La prostatectomia radicale perineale eseguita l' 11 luglio 2008

Gentili Dottori,
Vi invio questo scritto per illustrarVi la mia situazione relativamente ad un episodio di adenocarcinoma prostatico, con preghiera di esprimermi un Vostro parere in merito:

Sono un paziente di 64 anni che da oltre 10 anni puntualmente mi sottopongo annualmente ad una visita urologica preventiva, pur non evidenziando problemi di sorta. PSA oscillante fra 1,29 e 1,91 nell’ottobre 2007;

Purtroppo nel corso di una recente visita urologica mi è stato riscontrato un adenocarcinoma del lobo destro della prostata. Vi trascrivo testualmente il referto medico:

• DIAGNOSI:
Adenocarcinoma della prostata
Rene a ferro di cavallo
Ipertensione arteriosa
• ANAMNESI:
Il paziente si presenta nell’ambito di un esame urologico di prevenzione.
All’anamnesi risulta una minzione lievemente ostruttiva con frequenza notturna aumentata fino a 3 volte.
• VISITA CLINICA:
24.4.2008: All’esplorazione rettale la prostata non risulta ingrossata, per la prima volta si nota una indurazione sospetta del lobo dx, perciò indicazione per una biopsia ecoguidata transrettalmente.
• ECOGRAFIA:
All’ecografia renale presenza di rene a ferro di cavallo, vescica bene distesa con regolari profili parietali e senza evidenti processi espansivi endoluminali ne ispessimenti parietali focali.
La prostata esaminata per via transpubica non risulta ingrossata con un volume di ca. 23 ml con ecomorfologia regolare.
Nell’ecografia prostatica transrettale la prostata presenta una forma regolare, la porzione periferica si presenta ben delimitata ed ubiquitariamente omogenea.
• PSA:
L’esame del PSA risulta con 1,74 ng/ml in relazione al volume della prostata relativamente aumentato, coefficiente del PSA: 18,96 %.
• ESAME ISTOLOGICO (DA REFERTO ORIGINALE):
14.5.2008: PRELIEVO PER BIOPSIA PROSTATICA - A) Lobo destro - B) Lobo sinistro:
16.5.2008: CONCLUSIONI:
A) Otto frustoli agobioptici del lobo destro, in tre presenza di adenocarcinoma moderatamente differenziato G2, con interessamento meno del 5% del volume complessivo. Gleason score 6=3+3.
B) Quattro frustoli agobioptici del lobo sinistro con fibrosi dello stroma e singoli corpora amilacea nelle ghiandole. Non evidenza di carcinoma.

• PROCEDERE:
Dai parametri finora ottenuti risulta una formazione neoplastica organolimitata; perciò consiglio una prostatectomia radicale perineale oppure retro pubica.

Esaminate le varie opzioni, in accordo con l’urologo ho optato per la prostatectomia radicale perineale eseguita l’ 11 luglio 2008. Il decorso post-operatorio è stato definito eccellente.

Trascrivo di seguito il referto istologico degli esami eseguiti dopo l’intervento:

MATERIALE IN ESAME:
A) Prostata: margini di resezione in estemporanea
B) Biopsia collo vescicale ore 6 estemporanea
C) Biopsia collo vescicale ore 12 estemporanea
D) Biopsia collo vescicale ore 7 estemporanea

NOTIZIE CLINICHE:
Npl. Prostata.

REPERTO MACROSCOPICO:
A) Prostata delle dimensioni di cm 3,5x4,5x3,8 e del peso di gr. 44 con le vescichette seminali di destra e sinistra di rispettivi cm 3,3 e 2,5 di lunghezza, nonché i dotti deferenti di destra e di sinistra delle rispettive lunghezze di cm 4,5 e 4,3.

A1) apice dx (congelatore), A2) apice sx (congelatore), A3), vescichetta e deferente dx, A4) vescichetta e deferente sx, A5) dx, A6-A8) dx ventrale, A9-A11) dorsale dx, A12) sx, A13-A15 sx ventrale, A16-A18) dorsale sx, A19) collo dx, A20) collo sx, A21) basolaterale dx, A22) tessuto centrale dx, A23-A26) base dx, A27) basolaterale sx, A28-A30 b ase sx, A31) tessuto centrale sx, A32) tessuto para apicale sx.

B) In toto per l’esame al congelatore.

C) In toto per l’esame al congelatore.

D) In toto per l’esame al congelatore.

DIAGNOSI:

A) Adenocarcinoma intraprostatico bilaterale, moderatamente differenziato (G2, Gleason score 6=3+3). I margini di resezione decorrono in tessuto sano, a livello dell’apice e collo vescicale di destra il margine di sicurezza in tessuto sano è meno di 0,1 cm. Le vescichette seminali sono libere da infiltrazione neoplastica.

B) Anche dopo inclusione in paraffina:
Biopsia del collo vescicale (ore 6) libero da infiltrazione neoplastica.
Su sezioni più profonde focale presenza in tessuto prostatico.

C) Anche dopo inclusione in paraffina:
Biopsia del collo vescicale (ore 12) libero da infiltrazione neoplastica.
focale presenza di tessuto prostatico.

D) Anche dopo inclusione in paraffina:
Biopsia del collo vescicale (ore 7) libero da infiltrazione neoplastica.
Non evidenza di tessuto prostatico.

ESAME: pT2c Nx Mx G2 R0 V0 L0

nonchè il certificato di dimissioni avvenuta il 18.7.2008:

DIAGNOSI:
Npl. Prostata (PSA 1,74ng/ml, 30g)
IA
Rene a ferro di cavallo
e.d. CHE 2006
e.d. orchidopessi dx
e.d. OP per idrocele sx

TERAPIA:
11.7.2008 Prostatectomia radicale perineale con NS bilat. (pT2cNxMxG2R0V0L0);
Gleason Score 6 (3+3))

DECORSO: Regolare
17.7.08: cistografia: non spandimento.

PROCEDERE:
Continua la terapia in atto come prima del ricovero
Aspirin rimane sospeso per 14 giorni. Nel frattempo Seleparina 0,4 s.c. 0-0-1.
Suprax 400mg 0-1-0 per 5 giorni.

Visita urologica di controllo con PSA il 13.8.2008 ore 10.
Visite dalle stoma terapiste secondo schema per la ginnastica del piano pelvico.
Visita Androcheck in reparto il 21.8.2008 ore 13,29.
Cialis 20mg 1-2 x settimana per la riabilitazione della funzione erettile.

Preciso inoltre che dopo l’intervento ho avuto lievissimi problemi di incontinenza classificati più lievi della norma; non così per quanto riguarda l’erezione che a tutt’oggi è assolutamente inesistente malgrado abbia già assunto 3 scatole di “CIALIS 20mg“.

Dopo questa lunga premessa (della quale mi scuso ma credo sia importante), veniamo ai quesiti:

Gradirei sapere:
- se ritenete che la malattia sia stata totalmente eliminata e se quindi, con gli opportuni periodici controlli, posso ragionevolmente ritenermi “guarito“. Vi preciso che all’11.8.2008 (un mese dopo l’intervento) il PSA ha registrto < 0,03 ng/ml) ;
- se ritenete che possa in un futuro più o meno prossimo recuperare la funzione erettile la cui assenza, viste le mie buone condizioni generali di salute, comincia a pesarmi.
Preciso che non posso ne negarVi ne affermarVi di essere stato operato con il sistema “nerve-sparing“ del quale nessuno me ne ha mai parlato esplicitamente ma che conosco solo leggendo le Vostre risposte ai vari quesiti inviatiVi da altri.

Vi ringrazio dell’attenzione, mi scuso nuovamente della lungaggine e Vi ringrazio anticipatamente dei consigli che vorrete inviarmi.
[#1]
Dr. Giuseppe Dachille Urologo, Andrologo 421 10
da quanto dice sembra essere la sua una malttia confinata alla prostata e quindi ci sono buone possibilità che il tutto possa essere stato porrtato via, comunque i controlli li deve sempre eseguire.per la sua funzione sessuale dipende dalla tecnica operatoria e come è stato eseguito l'intervento e quindi questo lo deve chiedere al suo chirurgo.

Giuseppe Dachille

[#2]
Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Tantissimi auguri anzitutto caro signore. Mi pare che il tutto sia stato fatto con precisione e competenza e che se Dio vuole non dovrebbe essere necessario null'altro se non i "classici" controlli del PSA e delle periodiche ecografie alternate alla TC addome e pelvi e alla scintigrafia ossea total body. Certamente l'urologo che la segue avrà pianificato una "scaletta" di tali controli. Dunque ancora complimenti ed in bocca al lupo per il futuro!

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille, mi avete aiutato ad essere tranquillo per il decorso della malattia. Per quanto riguarda la funzione erettile, stò cercando di mettermi in contatto con il chirurgo per accertarmi della tecnica di intervento utilizzata.
Grazie nuovamente.
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