Bruciore vulvare persistente

Gentili dottori, vi scrivo per cercare una possibile soluzione ad un problema che mi porto dietro ormai da quasi 5 anni e di cui non si è ancora capita la causa. E' iniziato tutto ad agosto 2012 con delle cistiti ricorrenti, sempre abatteriche. L'ultima cistite della serie, a marzo 2013, è stata l'unica di tipo batterico, provocata da un'infezione da proteus mirabilis. Una volta curata con antibiotici, le cistiti non si sono ripresentate per più di un anno. Nel frattempo però, a dicembre 2013, sono iniziate le infezioni vaginali, prevalentemente candida e gardnerella. Ad agosto 2015, in una delle fasi più acute delle infezioni vaginali, si ripresenta anche la cistite. Dopo 4 mesi, a dicembre 2015, un'altra cistite abatterica. A gennaio 2015 inizio una cura con un ginecologo che va avanti fino a settembre dello stesso anno. I fastidi diminuiscono, ma sono sempre presenti e in più, ad agosto 2016, torna anche la cistite, un attacco fortissimo. Dopo la cura antibiotica ricompare la candida. Curiamo la candida ma ancora i fastidi ci sono. A novembre, dopo l'ennesima visita in cui non rileva nulla di anomalo, il ginecologo mi suggerisce di consultare un dermatologo, dato che continuo a riferire bruciore vulvare, localizzato soprattutto nella zona del meato uretrale. La dermatologa ipotizza che io possa soffrire di lichen scleratrofico, e mi suggerisce una cura a base di una pomata cortisonica. I miei bruciori si fanno più intensi e comincio ad averli anche durante i rapporti. La dermatologa pensa ad una possibile candidosi e mi consiglia diflucan 150, una sola somministrazione. La candida non si risolve. A gennaio di quest'anno consulto allora un'altra dermatologa, che che per prima cosa mi fa fare un tampone vaginale, che risulta positivo a candida, gardnerella e proteus mirabilis. Curiamo le infezioni, la cura per la candida la fa anche mio marito seppure asintomatico e negativo al tampone uretrale. Dopo la cura e dopo l'applicazione di prodotti topici specifici (sempre consigliatimi dalla dermatologa) la situazione migliora, ma continuo ad avvertire questo costante bruciore, localizzato spesso nella zona del meato uretrale. L'intensità non è sempre la stessa, ho notato che è maggiore in fase premestruale. Scusatemi per la lunghezza del messaggio, ma volevo spiegare la cosa nel modo più esauriente possibile. Grazie infinite per la disponibilità. Saluti, C.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Il tipo e l'andamento dei suoi disturbi ci fa pensare che alla base ci sia un problema di alterato equilibrio ormonale, che rende i tessuti dell'apparato urogenitale più suscettibili ad irritazioni ed infezioni. Talora l'applicazione locale di una crema contenente progesterone può dare qualche risultato. Ne parli con il suo ginecologo comunque.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Urologo, Microbiologo, Andrologo attivo dal 2017 al 2022
Urologo, Microbiologo, Andrologo
Salve,
allora dopo la cura delle infezioni riscontrate la situazione e'comunque migliorata.Giusto?Quindi la componente microbica in senso lato e'sicuramente importante oltre alle ipotesi dermatologiche.
Quindi siamo sufficientemente SICURI di aver debellato le componenti microbiologiche patogene?Inoltre e'stato fatto un minimo di studio sulla flora batterica vaginale UTILE (bacilli di Doderlain e similari) che ritengo molto importanti per un corretto equilibrio batterico?Potrebbe essere utile risentire in tal senso la Ginecologa.Ricordo un semplice accorgimento ,conosciuto da tempo,di applicare localmente Yogurt intero bianco per reintegrare i lattobacilli.
Buona serata.
Dr.gabriele fontana.
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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori, innanzi tutto grazie per le pronte risposte. Riguardo all'ipotesi del dott. Piana di equilibrio ormonale alterato, devo dire che circa 3 anni fa e fino all'estate scorsa ho avuto un problema di iperprolattinemia seguito e curato da un endocrinologo che sembrerebbe risolto..nn so se possa essere correlato. In ogni caso, pensa che possa chiedere al mio ginecologo, oltre che della crema al progesterone, se sia il caso di fare eventuali dosaggi ormonali? Per quanto riguarda lo studio sulla flora lattobacillare che suggeriva il dott. Fontana, posso dire che ho usato degli ovuli durante la cura fatta l'anno scorso e anche ora. Dagli ultimi tamponi sembrava tutto ok, sia per le infezioni che per la flora utile.
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Urologo, Microbiologo, Andrologo attivo dal 2017 al 2022
Urologo, Microbiologo, Andrologo
Salve,
sicuramente senta il Ginecologo per eventuali dosaggi ormonali;le flore batteriche di sostituzione si possono continuare.
Ora una ECOGRAFIA UROGINECOLOGICA e'mai stata eseguita nell'iter diagnostico?In caso negativo e'utile comunque eseguirla per un minimo di diagnostica per immagini.
Buona serata.
Dr.gabriele fontana.
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dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Fontana ho eseguito varie ecografie transvaginali in cui é stata osservata anche la vescica...non so se sia quello a cui si riferiva lei... Saluti
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Urologo, Microbiologo, Andrologo attivo dal 2017 al 2022
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Meglio di nulla
Io mi riferivo ad una visione anche dei reni e dell'apparato urinario con studio dello svuotamento vescicale
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dopo
Utente
Utente
Nell'ultima eco il ginecologo ha visionato anche i reni e non ha rilevato nulla di anomalo; però non ho effettuato mai controlli sullo svuotamento vescicale. Grazie per il consiglio! Saluti
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Urologo, Microbiologo, Andrologo attivo dal 2017 al 2022
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Saluti anche a Lei
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