Problemi alla prostata

Buongiorno.
Ho 57 anni e dopo vari controlli per un bruciore alle vie urinarie che, a detta dello specialista, era causato da una non completa fuoriuscita di urina durante la minzione.
Constatato che il fastidio con la conseguente assunzione di antibiotici, incominciava a farsi sempre più frequente, ho deciso per l’intervento (sperando che si potesse arrivare ad un lieto fine).
In questo ultimo periodo però ho già subito DUE interventi chirurgici.
Il primo l'11 Aprile 2019
Diagnosi: IPERPLASIA ANDENOMIOMATOSA DELLA PROSTATA ASSOCIATA A FLOGOSI CRONICA.
Diagnosi principale di dimissione: IPERTOFIA BENIGNA CON OSTRUZIONE URINARIA ED ALTRI SINTOMI DELLE BAS
Intervento chirurgico principale: PROSTATECTOMIA TRANSURETRALE GUIDATA (CON ULTRASUONI) MEDIANTE LASER (TUIL)
All’inizio sembrava tutto ok, ma dopo un mese dal controllo specialistico il dott. non ha visto chiaro l’andamento del flusso.
Infatti mi si è ripresentato il bruciore e lascio a Voi immaginare la mia profonda delusione.
Si è deciso allora per un secondo intervento il 19 Giugno 2019 (ovvero dopo due mesi esatti).
Diagnosi: FIBROSCLEROSI DEL COLLO VESCICALE.
Diagnosi principale di dimissione: OSTRUZIONE DEL COLLO VESCICALE.
Intervento chirurgico principale: SFINTEROTOMIA VESCICALE.
Dopo 20gg. da questa seconda dimissione ho ripetuto le analisi delle urine e c’è ancora infezione con la conseguente assunzione di antibiotici.
Ad oggi è ancora vivo in me il brutto ricordo che possa ritornare il bruciore perché vedo ancora un sottile flusso non intenso anche se costante nonostante beva molto con una frequenza di espletare di circa 2h.
Devo ancora sperare in un lieto fine?? .
Cosa possono comportare questi interventi nel futuro??
Nell’attesa di un VS. riscontro porgo distinti saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
A distanza e con notizie così scarne a disposizione è ovviamente impossibile esprimere un giudizio esauriente. D'ogni modo, ci pare si tratti degli esiti di un intervento disostruttivo prostatico in un soggetto relativamente giovane, complicati da un precoce restringimento sclerotico del collo vescicale. Dopo qualsiasi intervento in zona vi sono comunque tempi di stabilizzazione intorno ai 40-60 giorni. Se trascorsi questi il flusso urinario è ancora defito come "esile", ovviamente la situazione merita ancora attenzione. In prima battuta cercheremmo di oggettivare questa "esilità" del flusso con una flussometria minzionale. Da lì in avanti potranno seguire, quaòora necessari, eventuali altri passi diagnostici e terapeutici.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Salve dott. Le ho descritto brevemente quanto riportato sulle cartelle cliniche. In effetti sono gli esiti di un intervento disostruttivo prostatico già effettuato per la seconda volta a distanza di 2 mesi.
E' normale che dopo 60gg.si ripresenti lo stesso problema con il blocco della minzione?? e poi a cosa è dovuto? Il dott. che mi segue dice che ognuno di noi cicatrizza in maniera diversa. A dir la verità dott. pensavo che operandomi avrei risolto il problema ma se l'avessi saputo mi sarei tenuto, sia pure con gli antibiotici le frequenti cistite. Grz. 1000 della disponibilità e buon ferragosto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
No, ovviamente non è normale. La cicatrizzazione esuberante con precoce recidiva dell'ostruzione è un fenomeno noto, anche se molto raro. Per il resto, già le abbiamo scritto quale sia secondo noi il primo passo da compiere.
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dopo
Utente
Utente
Salve dottore, per alleviare il bruciore durante la minzione, il mio Urologo in attesa di vederci, mi ha consigliato di prendere Urorec 8mg la sera e Tachipirina 1000 m/s.
Ostruzione permettendo, potrei mettere un catetere ipotizzando che ci sia ancora la possibilità?
Quali altre indagini mi consiglierebbe?
Prima degli interventi, ho sempre fatto solo il PSA e L'Uroflussimetria oltre allo Sperma e Urino-coltura, quest'ultima ancora con infezione dopo il secondo intervento del 19 Giugno.
Io sono Campano e mi dispiace per la distanza che ci separa.
La ringrazio per la disponibilità che mi ha potuto dedicare in questo periodo particolare e Le auguro buon ferragosto e buon lavoro.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Qualsiasi antidolorifico è in grado di alleviare il disturbo, così come il farmaco alfa litico può facilitare la minzione, anche se l'intervento è stato eseguito proprio per poterne fare a meno.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dott. proprio ieri sono stato a consulto da un suo collega conosciuto grz. alle positive recensioni lette su "MEDICITALIA".
Con mio stupore, le analisi delle urine non sono risultate infette per cui, assicura il dott., ll fastidioso bruciore avvertito in questi giorni di ferragosto con difficoltà nella minzione, era dovuto non ad una cistite, bensì all'infiammazione della prostata, dopo intervento in TURIS e TUIL, che è risultata congesta a mo' di ascesso.
Mi ha prescritto: ZETAMICIN 300mg. 1 fl al dì x 7 gg e ORUDIS supp. x 7 gg.
Purtroppo non è possibile + effettuare una SPERMIOCULTURA risultata infetta e sottovalutata prima dell'intervento.
1- Probabilmente se fosse stata curata meglio???
2- il secondo intervento avuto per ostruzione al collo vescicale si poteva evitare??.
3-Questo fastidioso bruciore con difficoltà nella minzione potrebbe ritornare???
Ho fiducia nel suo collega ma mi piacerebbe avere anche un suo parere.
Sempre GRZ infinite per la DISPONIBILITA' .
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
A distanza non potremmo mai dire di più di quanto fatto dal nostro Collega che ha avuto l’insostituibile vantaggio di valutarla direttamente.
Per quanto alle sue domande:
1) abbiamo molti dubbi sul fatto che una pregressa infezione possa essere causa degli esiti complicati degli interventi eseguiti;
2) ovviamente questo nessuno lo può affermare a posteriori, tantomeno a distanza;
3) questi esiti prolungati il più delle volte si risolvono prima o poi con una accettabile stabilizzazione
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dopo
Utente
Utente
ma di MIGLIORARE.
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