Psa lievemente alto e prostatite

Ho 41 anni e ad agosto il medico di base mi ha prescritto PSA per la prima volta, solo come controllo, è risultato 2, 41 con ratio 40% e il laboratorio di analisi fissava 2 come limite. Dopo visita urologica con esplorazione rettale la prostata è risultata liscia e dimensionalmente nella norma. L'urologo mi ha prescritto bactrim 10 gg per sospetta lieve infiammazione. Al termine del ciclo la situazione è precipitata: bruciore e urgenze a far pipì, febbre a 38 e brividi, il tutto durato 2-3 giorni. L'urologo mi ha cambiato antibiotico e ho preso levofloxacina per 12gg (sono allergico alla penicilina). La sintomatologia è regredita e a metà ottobre ho rifatto il PSA che è risultato 2, 488 con ratio 35%. Ora ho solo qualche lieve fastidio isolato e sto prendendo permixon per 4 mesi e a metà aprile dovrò rifare il PSA. Faccio presente che l'esame di agosto era solo controllo di routine, pensavo di non aver mai avuto alcun sintomo che faceva ricondurre alla prostata, ma dopo che ho avuto la fase acuta seguente al bactrim ho realizzato di aver avuto in passato episodi isolati analoghi (da almeno un paio di anni ma si tratterà di una decina di volte, non di più), mi succedeva soprattutto la sera, brividi in zona perineale con minzione molto frequente, tipo ogni 15 secondi avvertivo la necessità (ma senza bruciore), ma il fastidio si risolveva nel giro di 10-15 minuti. Tutto ciò è compatibile con una prostatite (magari cronica) congetturata?
[#1]
Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60 25
Buongiorno, il quadro clinico è compatibile con la presenza di una infiammazione della ghiandola prostatica. Questo si evince dalla sintomatologia che lei ha bene descritto.La diagnosi di prostatite cronica si avvale sulla sua sintomatologia nel caso in cui i fenomeni infiammatori a carico del basso tratto urinario si siano ripetuti nel tempo . La diagnosi si avvale sul
Riscontro di calcificazioni all'interno della ghiandola prostatica . Tali calcificazioni possono essere identificate con una ecografia prostatica. Rimango a disposizione. Cordiali saluti

Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta, l'unico fatto che mi sembrava illogico era proprio la fase acuta che ho avuto al termine del primo ciclo di antibiotico, forse a questo punto dovuta ad un antibiotico inefficace.
Tumore alla prostata

Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.

Leggi tutto