Referto istologico prostatectomia radicale robotica

Buongiorno, sono stato operato di Prostatectomia radicale robotica con asportazione anche delle vescicole seminali e di 3 linfonodi.

Prima dell'intervento PSA 5, 6 e biopsia con Gleason score combinato 7 (4+3, gruppo prognostico grado 3)
Dopo l'intervento il referto istologico riporta:

Istotipo: carcinoma prostatico invasivo
Gleason score: 4+4= 8 anche con differenziazione cribiforme
Invasione perineurale dei tronchi nervosi di piccolo/medio calibro spiccata
Estensione extraprostatica: non evidente
Invasione vescicole seminali: non presente
Dotti deferenti: indenni
Margine uretrale: indenne
Stato dei margini:
Infiltrati: carcinoma invasivo è presente sul bordo di escissione laterale (chinato) nella sezione LD! $
Restante parenchinma prostatico
Stato dei linfonodi
- Numero linfonodi esaminati: 3
- Numero dei linfonodi positivi: 1 Linfonodo è sede di metastasi diffusa anche con invasione extracapsulare
Stato patologico (AJCC VIII ed) pT2 N1 R1
L'urologo consultato mi dice di attendere 3 mesi dall'intervevento per dosare il PSA e valutare in caso di PSA diverso da 0 eventuale radioterapia e di stare tranquillo che è una situazione che si fronteggia.

Vi sarei grato se mi potestte dare un vostro parere su quanto riferitomi.

Inoltre, la circostanza della presenza del carcinoma sul bordo di escissione laterale significa che parte del tumore è restato e quindi non è stato totalmente eliminato?
E questa è una situazione pericolosa?

Così pure il linfonodo asportato e con metastasi diffusa è pericoloso per il futuro?

L'urologo mi dice di stare tranquillo che è una situazione che si fronteggia, ma io non mi sento affatto tranquillo, mi sembra un esame istologico alquanto pesante e che non fa presagire nulla di buono.

Mi date qualche indicazione?

Grazie a tutti.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Bisogna distiguere tra la posititità del margine di dissezione chirurgica (R1) con l'invasione vera e propria del tessuto attorno alla prostata, che posrterebbe ad una stadiazione pT3, che invece non è stata espressa. Dal punto di vista prognostico è certamente più significativa la positività del linfonodo (N1). L'atteggiamento del suo urologo di riferimento è certamente condivisibile. Lasciare un contenuto periodo di attesa non preclude nulla, tutto dipende dall'evoluzione del PSA nei prossimi 4-8 mesi. Si sarà sempre in tempo, se necessario, di instaurare una terapia adiuvante, in particolare di tipo radiante.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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