Prostatite e sintomi atipici

Buongiorno,

Ho 36 anni e combatto con una prostatite provocata da stafilococco aureo ormai da 5 anni.


I sintomi residui sono:
- bassa libido
- fastidio zona perineo in caso di eiaculazione entro le 24 ore
- dolore in zona perineo in caso di eiaculazione oltre le 24 ore
- deficit erettile

Se utilizzo la moto:
- formicolio: mi si "addormenta" la zona del perineo in 1.30 ore
- in caso di viaggio prolungato difficoltà a minzionare (minzione solo da seduto).


Quattro anni or sono i sintomi erano ancor peggiori ma si sono stabilizzati come sopra dopo una cura con il rifadin.


Preciso che ad oggi la prostata è di dimensioni "normali".


Avrei 5 domande da sottoporvi:

1.
In fase acuta avevo avuto inizialmente un DE totale e due giorni, il terzo giorno ho sentito come un'enorme castagna in zona ano perineo, non riuscivo neanche a camminare per via delle grandi dimensioni, ed è comparsa anche la difficoltà ad urinare.
La mia domanda è la seguente: è possibile che un tale ingrossamento abbia potuto lacerare o danneggiare in qualche modo il nervo pudendo o altri apparati circostanti?


2.
Ho una grossa calcificazione nella prostata, è possibile che il ridadin non sia penetrato a fondo?
Avrebbe senso una seconda cura con lo stesso farmaco?
Preciso che ad oggi dagli esami non risulta nessuna infezione batterica.


3.
È possibile che lo stafilococco aureo abbia sviluppato una resistenza a metà del trattamento?
Esistono farmaci alternativi?


4.
Come mai il mio fastidio al perineo varia in funzione dell'eiaculazione?


5.
Esiste un centro specializzato dove poter trascorrere le mie prossime vacanze estive e farmi curare?
Va bene anche a livello europeo non solo italiano.


Grazie molte delle eventuali risposte.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
1. No

2. La calcificazione è la traccia della precedente infiammazione guarita. Nulla la può modificare, tantomeno gli antibiotici.

4. L'eiaculazione in qualche modo stressa le vie seminali e la prostata, è normale che in condizioni predisponenti possa generare od accentuare dei disturbi.

3. E' molto difficile, se non impossibile, che a distanza di così tanto tempo vi sia ancora una infezione attiva. Tanto più se, come ci riferisce, gli esami batteriologici sono negativi.

5. I disturbi irritativi cronici della prostata sono la croce di tutti gli urologi. In assenza di terapie sicuramente efficaci, non vi sono realisticamente Colleghi o centri di cura che possano vantare a ragione competenze specifiche particolari.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
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Grazie per risposte.
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