Psa totale alto e rapporto libero

buongiorno, mio papa, 71 anni, leggermente sovrappeso, dopo le ultime analisi riporta un psa totale di 4. 87 dove il limite è indicato a 4 e un rapporto libero dell' 11% dove è indicato come valore normale 10-15% e un psa libero di 0. 54

per completezza riporto il risultato di altre analisi che ha fatto
-ottobre/novembre 2018 ha avuto una forte cistite, con febbre, dolore a urinare e sangue, in seguito agli esami è risultato un psa totale di 6. 38 e urocultura<10000 negativo, qui il dottore ha prescritto l'avodart
-febbraio 2019 psa totale di 7. 58
-aprile 2019 psa totale 4. 10
-agosto 2019 psa totale 3. 60 (se non sbaglio dopo queste analisi il dottore ha fatto smettere con l'avodart)
-novembre 2019 psa totale 4. 15
-luglio 2020 psa totale 10. 18 (qui il dottore ha fatto riprendere con l'avodart)
-gennaio 2021 psa totale 4. 87 psa libero 0. 54 totale libero 11%

all'inizio parlava di una iperplasia, però ora ha consigliato una visita urologica, vedendo su internet i dati delle ultime analisi devo dire che sono molto preoccupato, perchè riportano una elevata probabilità di tumore, con qesti dati sapreste darmi un quadro più completo? tenendo conto che a parte gli esiti di questo test mio papà non ha nessun sintomo e gode di buona salute
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Se l'ultimo dosaggio del PSA è stato effettuato con la dutasteride in corso, diremmo che la valutazione specialistica urologica sia indispensabile, poiché i reali valori dovrebbero essere circa il doppio. Molto probabilmente il Collega proporrà comunque l'esecuzione di una risonanza magnetica multiparametrica della prostata.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Attivo dal 2018 al 2021
Ex utente
buonasera, grazie della risposta dottore, quindi il rischio di tumore è veramente elevato?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Non è detto, in particolare se si tratta di una prostata voluminosa, ma riteniamo che accertare meglio sia assai opportuno.
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dopo
Attivo dal 2018 al 2021
Ex utente
ed è possibile che il rapporto fra libero e totale sia sotto i livelli di guardia anche in caso di una "semplice" prostata ingrossata? poi in alcuni siti vedo indicato 10% come soglia di rischio, altri 15%
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Si tratta di un indice derivato, non è molto affidabile in linea di massima specie per valori intermedi.
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dopo
Attivo dal 2018 al 2021
Ex utente
Scusi dottore ma ho altri dubbi, ho visto che su diversi consulti che se il psa totale, durante un periodo di cura con dutasteride, scende del 50% in circa 6 mesi, il rischio di tumore è basso perché in qiesro caso si avrebbe un abbassamento più lento, è vera questa cosa? Poi un altro dubbio è il fatto che venga usato come semaforo d'allarme la velocità con cui cresce il psa, volevo sapere se questo parametro però ha senso se miairato in un paziente in cura con l'avodart e che smette di prenderlo, o se entrambe le misurazioni vanno prese senza cura o durante la cura? Perché mi verrebbe da pensare che se un paziente ha una prostata ingrossata che porta ad un aumento del psa, se questo smette di prenderlo, cisara un incremento naturale del psa, anche piuttosto veloce o mi sbaglio?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Oggigiorno in genere non si impone più di sospendere finasteride o dutasteride per eseguire il dosaggio. Semplicemente si prende come riferimento il cosiddetto "nadir", ovvero il valore del PSA totale rilevato dopo 6-8 mesi e ci si regola su quello per apprezzare eventuali variazioni future.
L'indicazione all'uso di questi farmaci è il controllo a lungo termine dell'ingrossamento benigno della prostata. Gli effetti sulla Somministrarli solo per il "piacere" di vedere valori più bassi di PSA ha una valenza solo "psicologica" alla quale siamo sempre stati contrari.
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dopo
Attivo dal 2018 al 2021
Ex utente
buonasera dottore, la disturbo un'ultima volta, preoccupati abbiamo chiamto il nostro medico in quanto la visita urologica non siamo riusciti a prenotarla prima del 3 febbraio, lui ci ha detto di stare calmi in quanto molto probabilmente il primo episodio è stato una prostatite acuta e non una cistite, hce in seguito ad avodart e antibiotici si è normalizzata, poi una volta raggiunto un valore sotto al 4 del psa ha fatto smettere la cura in quanto pensava che fosse rientrato, e secondo lui il sucessivo riaumento in assenza di avodart è da attribuirsi a una prostatite asintomatica, che però mantiene sempre un processo infiammatorio ai danni della prostata, e questo secondo lui è suffragato dal fatto che cmq in 6 mesi il livello del psa si abbassa di oltre il 50% mentre questo non avverrebbe in presenza di tumore.
Secondo lei può essere un punto di vista esatto o dobbiamo cercare di anticipare la visita?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Poche settimane di attesa non possono fare alcuna differenza. Queste situazioni sono di spiccata competenza specialistica, ipotesi e deduzioni, con tutto il rispetto, non possono essere lasciate al medico curante. Nella sua storia non ravvediamo nulle di particolarmente sospetto, sarebbe comunque il caso di fare un po' di ordine,
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dopo
Attivo dal 2018 al 2021
Ex utente
Grazie mille dottore, scusi l'ansia ma ho già perso persone importanti per me per varie patologie e questo mi ha reso ansioso ai limiti della sopportabilita
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dopo
Attivo dal 2018 al 2021
Ex utente
Buonasera dottore, in seguito ala visita le riporto quanto "credo" ci sia scritto perché la scrittura è molto complessa:
Prostata di 45cc ( mi sembra ci sia scritto così, comunque il 45 o 4,5 è sicuro)
Poi riporta consistenza aumentata del lobo dx.
Il dottore non ha voluto dirci niente prima di avere il risultato della risonanza, secondo voi si tratta di una situazione compatibile con un tumore o c'è la possibilità che sia qualcosa di più lieve?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Abbiamo scritto della necessità imprescindibile della risonanza magnetica già nella nostra prima risposta, fare oggi delle ipotesi in attesa dell'esito ci pare poco utile e forse fuorviante.
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