Una ecografia addominale ho una piccola calcificazione alla prostata

Buongiorno sono un ragazzo di 23 anni monorchide.
Il testicolo sx mi è stato asportato in febbraio per mia scelta in quanto atrofico.
Ho inserito una protesi che poi è stata ogetto di una crisi di rigetto.
Ora sono in attesa di una nuova protesi.
Il mio problema non riguarda il sx, ma il dx (quello buono)..
Circa un mese fa dopo una giornata in moto da cross ho avvertito un dolore al test dx e non mi sono preoccupato, perchè credevo che il dolore fosse causato da una botta.
Il mio urologo mi visitò e mi disse che era solamente una botta, ma per sicurezza mi fece fare esame urine sangue e urinocultura questi risultarono tutti nella norma.
In circa una settimana o poco più il dolore svani.
Dopo una settimana dove non avvertivo dolori mi si ripresentano in maniera più intensa tanto da recarmi al pronto soccorso dove mi ricoverano in urologia senza una diagnosi ben precisa.
Mi fanno esami del sangue e urine e mi dimettono dopo 3 giorni dopo avermi dato fans e ciproxin per 3 gg.
Nella lettera di dimissione mi scrivono semplicemente "dolore tx dx in paziente monorchide", si consiglia fans per 10 gg e riposo.
Passati i 10 gg la sistuazione non è cambiata e allora torno al ps.
Dove vengo visitato da un urologo che mi visita dice che secondo lui il dolore è provocato da una infezione.
(Il mio dolore è costante, sopratutto nella zona dell'epididimo sia in testa e in coda).
Mi fa una ecografia (la terza ) e mi dice che il testicolo è a posto, nel referto però scrive: testicolo in sede lievemente dolente alla coda e testa epididimo che appare lievemente congesto. Non segni di torsione, Trattare con orudis supposte . Fare spermioculura.
Ultimamente mi accorgo che la quantità di sperma è leggermente dimunuita, in una ecografia addominale ho una piccola calcificazione alla prostata (reni ok,no calcoli) e dolori oltre al testicolo sono nell'inguine e nella parte posteriore a livello rene destro, non ho dolori nella mimizione e urino regolarmente)
Ora io sono in attesa di fare quell'esame, ma sono molto preoccupato per una mia fertilità futura, in febbraio ho fatto uno spermiogramma ed era ok...
Cosa posso fare ancora????
Non era il caso di prendere prima antibiotici in modo preventivo...
Non so più cosa pensare e non nascondo di essere molto preoccupato...



[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,
la cosa migliore da fare in questo momento è seguire l'indicazione dello specialista che la sta seguendo. E' meglio aspettare l'esito della spermiocoltura e poi valutare se è indicata una eventuale antibioticoterapia mirata. Per quanto riguarda la sua "fertilità" ,prima di una nuova valutazione ,tramite uno spermiogramma, può essere utile superare questo momento. Lei ha già preso antibiotici ed antinfiammatori che sono notoriamente sostanza che possono alterare alcuni parametri funzionali del liquido seminale.
Auguri ed un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Secondo lei, la calcificazione che ho notato nella prostata può essere trascurata o sono necessari esami anche su quella???
Per esempio devo richidere l'esame del liquido prostatico??
E cosa si intende per epididimo congesto????

Grazie anticipatamente per una sua risposta.
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,
le calcificazioni a livello prostatico generalmente indicano un problema infiammatorio della prostata già ormairisolto e non necessitano di nessuna terapia. La congestione epididimaria invece potrebbe far pensare ad un problema infiammatorio e relativa "congestione" in quella struttura anatomica.
Ancora un cordiale saluto.
[#4]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
quello che doveva fare ...l'ha fatto.
Attenda gli esami prescritti, compreso il prossimo controllo del liquido seminale.
Ma se me lo permette, vorrei sostenere la parte dell'antipatico...:o)
Io direi che per un soggetto monorchide, le attenzioni e precauzioni da dedicare al testicolo residuo devono essere particolari. Non parlo della vita routinaria...ma di certo evitare rischi e pericoli preventivabili dovrebbe essere tassativo più che per una persona che di testicoli ne ha due. Parlo sopratutto delle discipline sportive consigliabili. Passare un intera giornata su una moto da cross non è il massimo, nè per il Suo testicolo che per la Sua prostata. Cautela e ponderazione quindi.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

[#5]
dopo
Utente
Utente
Gentile prof martino, adesso mi rendo perfettamente conto di quello che ho rischiato e stavo ancora rischiando nel praticare la mia attività sportiva preferita.
Ora come ora non avrei nessuna difficoltà nel abbandonare l'attività motociclistica , ho preso , e ho ancora molta paura di quello che potrebbe causarmi, e d'ora in avanti sono sicuro che la mia attenzione sarà tutta volta a quel problema.
Ora vorrei una informazione da lei,il fattore prostata è da prendere in considerazione anche ad una età come la mia???
Nel senso, le calcificazioni che si vedono dalla ecografia possono centrare nella mia situazione attuale o possono essere trascurate.
Mi spiego, il mio medico di base dice che le calcificazioni potrebbere fare pensare ad una prostatite cronica, ma io mi chiedo come è possibile che sia cronica se io non ho mai sofferto di alcun disturbo prima di un mese fa.
Nel caso di una prostatite che conseguenze potrei avere??
Ho letto molte cose sulla malattia tra le quali che si rischia l'inappetenza sessuale e la sterilita..

Matteo
[#6]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
ovviamente si, un soggetto della Sua età può essere affetto da prostatite acuta e/o cronica. Le basta leggere qualche intervento presente qui nel nostro Forum...per convincersene del tutto!
Vi sono casi di prostatite intercorsi con scarsa o nulla sintomatologia clinica ed altri che invece hanno mostrato un corteo sintomatologico imponente.
L'esame ecotolografico per via trans-rettale ha ormai messo in piena luce tutta una serie di quadri strumentali peculiari di queste affezioni. Fra questi, possono annoverarsi ache quelli che vengo definiti come semplici "esiti" di pregressi episodi acuti o sub-acuti, ormai definitivamente archiviati. Perchè non pensare a questa possibilità anche nel Suo caso?
Lei giustamente si e mi domanderà: ma come faccio ad esserene sicuro? Ed io Le risponderò: è un problema che riguarda non Lei ma il Suo specilaista di fiducia.
Stia devvero tranquillo da questo versante.
Ancora affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#7]
dopo
Utente
Utente
Salve dottore, la aggiorno della mia situazione.
Ho ritirato entrambi gli esami da me fatti, la spermiocoltura ha dato esito negativo, lo spermiogramma ha come conclusione NORMOSPERMIA ma ha evidenziato una forte presenza di leucociti.
Il professore che mi ha visitato oggi mi ha diagnosticato una prostatite e mi ha prescritto come farmaci permixon per 60 gg , to..(non si capisce, sulla calligrafia voi medici dovete migliorare :) ) supposte per 20 gg , ribotrex per 3 gg poi levoxacin per 9 gg e mi ha prescritto una dieta ferrea.
Ora le chiedo se condivide la cura, se è possibile che la prostatite si presenti solamente com dolenzia testicolare (epididimite) e (ultima cosa) se è il caso di effettuare una ecografia transrettale che fino a adesso non ho mai fatto( ho effettuato solo eco scrotali)..
[#8]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
ho capito di che farmaco si tratta, non sto qui a precisarlo per ovvii motivi di rispetto delle regole di mercato e pubblicitarie.
Detto questo, penso sia del tutto condivisibile l'atteggiamento terapeutico del Suo Medico di fiducia. Un pò meno quello diagnostico. Certo i dati clinici derivanti dall'esplorazione digitale della prostata sono insostituibili, ma è ovvio che un esame ecografico trans-rettale dell'organo può essere un indispensabile corollario per la diagnosi corretta.
Direi quindi di condividere la Sua proposta, che andrebbe però portata all'attenzione del Collega. Senza urtarne troppo la suscettibilità...ma anche senza titubanze che non hanno motivo di essere. Spero di essermi spiegato.
Affettuosi auguri per tutto e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#9]
dopo
Utente
Utente
Il professore in questione (molto stimato nella zona e docente di urologia a modena) ha fatto la sua diagnosi tramite colloquio, eco scrotale (negativa) e esplorazione rettale dove ha visto che al tatto la prostata era dolente.
Ha concluso la sua visita dicendomi che secondo lui non devo essere preoccupato visto che pur essendo monorchide ho un buon sperma e che la mia prostatite è curabile con la terapia seguita ma non mi ha escluso che ci potranno essere ricadute visto che tutte le prostatiti sono "bastarde". Credo che in base alla sua esperienza non avrà creduto che fosse indispensabile. Appena posso però gli rivolgerò sicuramente la domanda.
Grazie della sua collaborazione e se vuole la terrò informato su eventuali sviluppi futuri...

Matteo
[#10]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile Signore,
vorrei dire "paziente" ma questo termine oggi è considerato un pò anacronistico e non politicamente corretto. Perchè spingersi in diagnostiche complicate e "costose" quando una valutazione tradizionale , con gli esami clinici già in suo possesso, e una semplice esplorazione rettale , permette già di fare una diagnosi ed impostare la terapia mirata. Lasci eventualmente questa decisione al collega di Modena che sicuramente ,avendo potuto valutare tutta la sua situazione clinica in modo diretto, ha ritenuto l'ecografia transrettale inutile, almeno in questo momento ,inutile soprattutto ad impostare una corretta terapia. Sia paziente e segua attentamente con un pò di fiducia ed "ottimismo" le successive indicazioni che le verranno date dal suo urologo. Questo atteggiamento in molti casi aiuta!
Ancora un cordiale saluto.
[#11]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
rimango della mia idea: oggi come oggi, non siamo nella preistoria, le valutazioni ed i dati che possono ottenersi con una ottima esplorazione rettale (e non dubito che la Sua lo sia stata visto l'Eminente esecutore), non sono nè sovrapponibili e nè identici a quelli che possono ottenersi con un esame ecotomografico condotto per via trans-rettale. Sono due esami diversi che mirano ad esplorare la prostata in maniera diversa e se vogliamo, complemetare. Danno informazioni diverse ed indispensabili. Sono quindi due momenti diversi della valutazione clinico-diagnostica. Senza parlare di altri accertamenti di laboratorio... E poi, tutto ciò è ancora più valido se i dati clinici impongono un trattamnto teraputico!
Chi al giorno d'oggi fa una diagnosi di gastropatia cronica senza aver sottoposto il paziente ad una esofagogastroduodenoscopia? Ma scherziamo?
Quindi resto della mia opinione. Personale quanto vuoLe.
Mi farà personalemnte piacere avere ulteriori notizie.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#12]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,
continuo a pensare che ,vista anche la sua giovane età, una ecografia transrettale può prescriverla solo il collega che ha potuto valutare direttamente la sua situazione clinica e non i sottoscritti attraverso un computer con una e-mail . Sarò un vecchio "androsauro" ma il buon senso clinico non l'ho ancora perso ,per il momento , e dovrebbe guidare sempre il medico diligente ed esperto.
Ancora un cordiale saluto.
[#13]
dopo
Utente
Utente
Ho prenotato l'ecografia prostatica, non tanto per sfiducia ma piuttosto perchè la sutuazione dopo 6 gg di antibiotici non è cambiata di una virgola e io non so più dove sbattere la testa (considerate il fatto che è dal 15 settembre che mi porto dietro il dolore)...
Sono molto preoccupato che questo fastidio mi duri per sempre e non potrei sopportarlo, ho gia sofferto abbastanza per l'altro..
Non sono molto convinto della diagnosi di prostatite visto la scarsa sintomatologia, ma se non è quello perchè mi fa male?????????
Ora vorrei da voi un cosiglio su come comportarmi, nel senso, cosa devo fare una volta fatta l'ecografia se il dolore continua???
Ho perso speranze nella guarigione e vorrei chiedere all'urologo mercoledì cosa ne pensa di una epididiectomia, visto che almeno sarebbe risolutrice. (naturalmente farei conservare lo sperma)
[#14]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
epididimectomia? Ma vogliamo scherzare. Allora chi soffre di colite che deve fare...farsi asportare l'intestino?
No, credo che questa Sua idea dipenda essenzialmente dallo stato di ansia e preoccupazione che sta attraversando. Ed è compensibile. Se però vuoLe un consiglio amichevole e spassionato: se la faccia passare ed al più presto.
Per il resto, una volta effettuato l'esame ecografico in questione, lo faccia visionare al Collega curante e vediamo che ne pensa. Se vuoLe poi ne possiamo riparlare.
Mi faccia sapere, ci tengo personalmente.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO

[#15]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,
ma lei ha 23 anni! Che senso ha proporre al proprio specialista una epididimectomia ! Non drammatizzi in questo modo la sua situazione ed ascolti il suo urologo e le eventuali proposte terapeutiche che le farà .
Ancora un cordiale saluto.
[#16]
dopo
Utente
Utente
Salve dottore, credo di avere esagerato nella mia affermazione precedente..
Ieri ho fatto l'ecografia prostatica , ma non per via transrettale perchè l'urologo incaricato ha ritenuto non necessaria in quanto non avrebbe offerto informazioni in più di quelle che già erano in mio possesso.
Comunque l'ecografia ha rilevano una calcificazione (ma gia nota), prostata normoconforme e lievemente dolente durante esplorazione rettale nella parte sinistra.
Durante il colloquio mi ha ripetute che il mio testicolo è SANO e molto ben sviluppato in dimensioni e che non devo preoccuparmi per la mia fertilità.
Ha concluso dicendomi che secondo lui era meglio finire la cura in corso e poi effettuare un tampone uretrale.
IL TAMPONE DOVREI FARLO SPECIFICO PER QUALCOSA ???
DOVREI FARLO DOPO MASSAGGIO PROSTATICO????
[#17]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,
ha visto ,non drammatizzi troppo!.
Per quando riguarda il tampone uretrale di solito non è previsto un massaggio prostatico e la ricerca si focalizza , oltre che sui comuni microrganismi , anche sui micoplasmi , chlamidiae e trichomonas. Queste però sono indicazioni specifiche che vengono impartite generalmente dall'urologo che pone l'indicazione all'esame.
Ancora un cordiale saluto.
[#18]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
abbia pazienza, ma io non ho ancora capito cosa il Collega pensa che Lei abbia.
Davvero un grande in bocca al lupo.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#19]
dopo
Utente
Utente
L'urologo dove sono in cura sostiene che io abbia una prostatite..
Ma ora vorrei aggiornala-vi sulla mia situazione.
Il dolore al epididimo è quasi svanito (solamente al tatto si fa sentire, ieri però mi è capitata una cosa che vorrei riferile.
Mentre stavo camminado mi è preso un mal di pancia terrificante a livello dell'intestino e sono dovuto correre in bagno dove ho avuto 2 scariche di diarrea l'ultima con un po si sangue(nella parte finale) e oggi ho ancora un gran mal di pancia con i dolori che si irradiano anche nella schiena a livello del rene sx e alla pressione ho dolore nella parte dell'appendicite e in quella opposta.
Ora secondo lei è il caso che torni dal mio medico di base o dall'urologo??
Questi dolori possono essere causati da i 15 gg di antibiotici???
Possono essere correlati con la prostatite da cui sono affetto???
Per informarla avevo già fatto una eco all'addome 2 mesi fa e non si era evidenziato niente a parte la milza leggermente ingrossata (dicono per la mononucleosi che ho avuto 2 anni fa).
Mia madre dice che secondo lei dovrei fare una colonoscopia ma io non ci penso nemmeno.....

Cordiali Saluti
[#20]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
dall'Urologo per una diarrea? E allora per l'influenza si va dal Cardiochirurgo?
Attenzione a non perdere di vista la realtà delle cose. L'organismo umano è costituito da numerosi organi ed apparati e non solamente dall'apparato genitale. Cerchiamo di rimanere con i piedi ben saldi per terra.
Il consiglio di Sua madre non è nemmeno corretto, ma questo è logico, non essendo Sua mamma nè un Medico, nè un Gastroenterologo e nè un Endoscopista. Sarà ovviamente preoccupata per la Sua salute e per questo non sta li a guardare troppo per il sottile...è una mamma!
Lei invece ha avuto l'intuizione giusta e forse più vicina alla reale diagnsoi del Suo disturbo. E' molto probabile che la colite con diarrea di cui è affetto sua proprio dovuta alla pregressa assunzione di antibiotici, con relativa selezione e virulentazione della flora intestinale. Insomma un regolatore del transito e fermenti lattici...e tutto dovrebbe rientrare nella norma.
Colonscopia? No, nella maniera più assoluta.
Visita dal Suo Medico di base? Ovviamente si. Ma niente Specialisti in questo momento: lasciamoli lavorare per i casi realmente di loro pertinenza.
Affettuosi auguri, a Lei, alla Sua prostatite e alla Sua colite.
Cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

[#21]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,
le ripeto l'invito a non drammatizzare troppo la sua situazione . Senta o risenta ancora il suo medico di medicina generale.
Ancora un cordiale saluto.
[#22]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
capisco il Suo stato di ansia e preoccupazione, magari uno potesse auto-tranquillizzarsi come per magia. Una patologia non è mai sempre la stessa proprio perche si va ad innescare ed integrare con una personalità, un carattere, una psicologia e una "vita vissuta" sempre assolutamente diversa. So per esperienza che più si dice ad alcuni malati di stare tranquilli e più si innescano meccanismi ansiogeni.
Coraggio, risolviamo un problema alla volta.
:o)
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#23]
dopo
Utente
Utente
Egregi dottori nel ringraziarvi per avermi ascoltato e chiarito i miei molti dubbi colgo l'occasione per aggiornarvi sulla mia situazione.
Ho finito la terapia antibiotica da un paio di gg e sto continuando a prendere topster supposte e permixon, ma mi rimane un continuo fastidio alla testa dell'eipididimo e alla pressione è dolente.
La situazione dall'inizio della terapia è sicuramente migliorata ma non è risolta, ora vi chiedo se è il caso di tornare dall'urologo per aggiornarlo???
Durante la visita mi aveva detto che avrei dovuto aspettare almeno un mese al termine della terapia in quanto il dolore poteva rimanere anche a guarigione avvenuta.
Vorrei sapere se il dolore è normale che permanga per così tanto tempo..
Cosa ne pensate???

Ultima cosa sono in attesa di fare vari tampone uretrali possono essere utili?
[#24]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
occorre costanza e tanta pazienza: in effetti le terapie in questione sono lunghe e complesse. Io direi di rispettare i tempi proposti dal Suo Specilaista di fiducia. Se posso darLe un consiglio, NON si sottoponga nel frattempo ad esami inutili, costosi e motivo solo di ulteriore confusione diagnostica. Attenda la prossima scadenza con relativo ottimismo.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
[#25]
Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Lei ha una infezione latente della prostata, il trauma leggero, ma continua della moto, ha messo alla luce questa infiammazione.
La chlamidia, ureaplasma urealitica, mycoplasmi, ed i virus, sono tutti intracellulari, per cui non passano nei secreti, quindi un tampone può risultare negativo. Sono tutti di difficile ricognizione.
Occorre una metodica che rilevi la presenza reale di questi agenti patogeni e approntare una terapia adeguata, intervenendo sul sistema immunitario, che è l’unico che possa arrivare così lontano.
Gli antibiotici non arrivano dove vorrebbe il medico, non hanno azione sui virus, la stragrande maggioranza di questi sono resistenti agli antibiotici. Gli agenti patogeni sono molto più furbi dei medici. Pertanto occorrono strategie che li possano individuare facilmente e eradicarli; tutto questo mi è fornito dalla medicina biologica, che oltre ad esemi strumentali convenzionali, da cui far partire il ragionamento, mi fornisce molte metodiche per individuare esattamente la presenza degli agenti patogeni, l’organo che stanno attaccando, la terapia adeguata per eradicarli. Il sistema immunitario, con tutti i suoi componenti, arriva molto più lontano rispetto alle sostanze chimiche, agire su questo, significa avere maggiori possibilità di giungere ad una soluzione positiva.
La progressione di malattia è avvenuta nel tempo, lei ha contratto un agente patogeno, che ha infettato la prostata e l’apparato urogenitale, ma in maniera subclinica, senza sintomi apparenti, per questo apparato, ma con altri sintomi generali vaghi e aspecifici, che ben interpretati, avrebbero condotto alla applicazione di esami strumentali particolari, che identificando le zone di infiammazione silente, avrebbero sicuramente indirizzato tutto il ragionamento verso la identificazione dell’organo infiammato ed una terapia adeguata, impedendo tutto il susseguirsi delle manifestazioni patologiche, che ha subito, con grandi difficoltà diagnostiche, ma l’applicazione di un ragionamento adeguato sui sintomi anche strani, l’utilizzo di esami strumentali, le avrebbero evitato tutta la trafila sintomatologia e molte preoccupazioni. Tutto questo si chiama prevenzione, che la medicina biologica mi fornisce la possibilità applicativa, e sempre l’attribuzione di un ragionamento messo in pratica di integrazione.
Pertanto è possibile non solo individuare l’agente o gli agenti patogeni responsabili, ma anche eradicarli sfruttando le possibilità del sistema immunitario.
La protesi, non la metta, serve solo per andare a stimolare un'altra infezione.
Saluti
moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it


[#26]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori la sintomatologia al testicolo è quasi risolta ma sono insorti altri sintomi che secondo me sono collegati.
Sono andato dall'urologo 7gg fa e mi ha cambiato la terapia con 3gg di trozocina poi 3gg di diflucan poi 3 gg di iosalide.
Negli ultimi 2 gg però avverto a volte un senso di pesantezza all'ano e senso di bruiciore alla punta del pene...
Questi sintomi significano che la terapia non ha eradicato i batteri ma semplicemente attenuato l'infiammazione????
Devo referirlo di nuovo all'urologo???

Non ne posso veramente più di questa situazione e vi chiedo se è normale che i tempi di guarigione siano così lunghi....
[#27]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
credo che il Collega Le abbia di certo fissato un calendario di controlli clinici: se Lei lo ritiene opportuno potrebbe anticipare il prossimo.
I Medici non sono furbi? Potrebbe essere. Ma in qualche caso spero che più furbi siano i pazienti. Non so se mi spiego...
Cari saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#28]
dopo
Utente
Utente
Credo che non si sia spiegato bene, non riesco a capire...
Il professore che mi ha in cura mi ha detto di tornare da lui tra un mese con un nuova spermiocoltura effetuata in un altro laboratorio.
Non capisco se tutto quello che mi sta succedendo sia normale..
Ora vorrei che mi rispondesse sinceramente questa patologia prostatica è guaribile o mi devo rassegnare a conviverci??
Io non mi arrendo a costo di girare tutta l'italia.
[#29]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
girare l'Italia? E per quale motivo? Lei vive in una città ed una regione che hanno non solo delle Strutture Universitarie ed Ospedaliere, ma anche dei Professionisti di primo ordine.
Lei è in trattamento teraputico con uno Specialista di fiducia, che mi sembra ottimamente orientato. Non deve fare altro che seguirne le indicazioni ed i suggerimenti e presentarsi agli opportuni controlli clinici che Le sono stati programmati. Se intervengono fatti nuovi od ulteriori dubbi, questi controlli possono sempre essere riprogrammati e/o anticipati. La terapia della prostatite cronica è spesso lunga e diversificata. Occorre tanta ma tanta pazienza, sia da parte del medico che del paziente...
Qualche volta il paziente deve diventare furbo per districarsi nel mare delle offerte e lusinghe teraputiche di cui potrebbe essere fatto oggetto o bersaglio, faccia Lei.
Affettuosi auguri.
Prof. Giovanni MARTINO
[#30]
Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali

Le prostatiti, e non solo, come le dicevo, sono provocate non solo da batteri extracellulari, che possono passare nei secreti, ma anche da batteri e da virus che sono intracellulari e che difficilmente passano nei secreti. Questo è il motivo per cui non vengono trovati, ma non vuol dire che non esistono.
Lei ha cercato sempre l’origine della sua infiammazione,nei secreti, mai a livello cellulare, capisco che è estremamente difficile eseguire esami che lo possano rilevare, ma molti sono gli esami che possono essere eseguiti sia in medicina convenzionale che biologica, adatti per eseguire quelle diagnosi, che lei però non ha effettuato.
Pertanto sarebbe bene che procedesse ad eseguirli. Senza ricorrere alla medicina biologica, che da quanto ho capito, i colleghi non apprezzano, può eseguire quelli che offre la medicina convenzionale, indagando non sui secreti.
In medicina biologica, sono molto più rapido, perché in tempo reale ho la possibilità di seguire il ragionamento diagnostico e terapeutico, giungendo in una-due ore alla conclusione.
La medicina biologica mi offre molte più soluzioni, rispetto alla medicina convenzionale, quindi offrire soluzioni maggiori alla persona in esame. Non considerarle, può condurre ad una situazione cronica ed irrisolvibile, poiché l’infiammazione creata dai virus non può essere risolta, gli antibiotici non hanno nessun effetto, mentre la medicina biologica ha molte armi per la loro eradicazione. Inoltre questi virus, mantengono la presenza dei batteri superficiali, che sono la punta dell’iceberg, mentre i virus, sono tutta la parte immersa, che è la parte maggiore.
Saluti
moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it



[#31]
dopo
Utente
Utente
Voglio aggiornarvi sulla mia situazione attuale...

Dopo varie altre visite sia cliniche che esami di laboratorio la situazione non è mai cambiata, o perlomeno non è risolta.

Ad oggi il testicolo non mi fa male (in qualunque punto posso toccarlo che andiamo bene) ma rimane (e sembra che non se ne volgia andare) un grosso fastidio all'inguine, all'altezza dell'ingresso del dotto deferente&company nell'inguine...
Mi sento come se l'inguine tirasse dentro e a volte continua il senso di peso al testicolo ( che credetemi è la cosa più fastidiosa.
Credetemi che non so veramente più cosa fare...
L'urologo ha cocluso che secondo lui la mia è una orchialgia e l'unico modo per curarla è aulin o similari ..
Di urologi ne ho visti tanti e tutti a dirmi: mah potrebbe essere, forse è, provi cosi, ne ho piene le scatole.
L'unica cosa certa è che la prostata ad oggi ( e da un paio di mesi ) sta bene, all'espolorazione rettale non sento niente ( mentre all'inizio del calvario era molto dolente).
Ho provato anche a cambiare centro universitario , a bologna il primario prof martorana , ha decretato che il mio è un problema più pscilogico che fisico e se ho male di prendere aulin..

Ora vi chiedo , ma è possibile che un ragazzi di 23 anni passi tutto questo calvario senza che nessuno sappia dirgli cosa ha e come si cura ...
Nonostante tutto la mia vita continua serenamente e ad oggi riesco a sopportare (cosa che prima non mi riusciva) il dolore..

Secondo voi c'è un modo per curare questa "non so, potrebbe essere" e a parte le battute quali devono essere i passi da adesso in avanti, nel senso sopportare o pereseverare...???


[#32]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
direi che comunque le cose vanno almeno un pò meglio. Non ci si deve accontentare. Ma di certo Lei è stato sottoposto alle indagini più idonee, sia di laboratorio che strumentali. In effetti la sintomatologia residua mal si accorda con i referto dei suddetti esami. Ed è questo punto che probabilmente sconcerta i Colelghi che, con tanto impegno, La stanno seguendo. Le assicuro che non è semplice fare diagnosi senza supporto clinico e strumentale. Insomma mancano dati obbiettivi che confermnino la Sua indiscutibile sintomatologia riferita. Che fare allora? Beh io direi che la cosa migliore sia di rimanere in contatto con uno, e dico solo uno, Specialista di fiducia, tenedolo al corrente di ogni variazione dei segno e dei sintomi clinici. L'ipotesi del Collega MARTORANA va senz'altro tenuta in debita considerazione.
So che non è questa la risposta che magari si attendeva, ma davvero, così a distanza, è impossibile fare di più, a meno che non si esca dal terreno della professionalità.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#33]
dopo
Utente
Utente
Ha ragione, ora sto meglio , ma sa meglio di me che una persona vorrebbe realmente sentirsi guarito e non solo parzialmente...
Ora lei pensa che il dolore residuo possa essere dovuto a cause extra urologiche-andrologiche, considerato che gli esami di laboratorio non hanno evidenziato nulla di anormale...
Il mio medico curante vuole farmi fare una tac addominale..
In precendeza mi ero dimenticato di aggiungere che il dolore è presente un tutta la gamba destra ed in particolar modo sotto la pianta del piede destro..
Cosa ne pensa della tac addominale potrebbe darmi utili indicazioni???
Oppure nel caso ha cosigli diagnostici da intraprendere (chiaramente in accordo con il medico di base)???

[#34]
dopo
Utente
Utente
Ha ragione, ora sto meglio , ma sa meglio di me che una persona vorrebbe realmente sentirsi guarito e non solo parzialmente...
Ora lei pensa che il dolore residuo possa essere dovuto a cause extra urologiche-andrologiche, considerato che gli esami di laboratorio non hanno evidenziato nulla di anormale...
Il mio medico curante vuole farmi fare una tac addominale..
In precendeza mi ero dimenticato di aggiungere che il dolore è presente un tutta la gamba destra ed in particolar modo sotto la pianta del piede destro..
Cosa ne pensa della tac addominale potrebbe darmi utili indicazioni???
Oppure nel caso ha cosigli diagnostici da intraprendere (chiaramente in accordo con il medico di base)???

[#35]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
alla luce del nuovo sintomo che descrive, se proprio vuoLe il mio parere, al posto della TC addominale io proporrei una risonanza del tratto lombo-sacrale del rachide! Sia chiaro è un mio parere.
Mi faccia sapere cosa ne pensa il Suo Medico di fiducia, al quale è bene che Lei descriva NEL DETTAGLIO E COMPLETAMENTE TUTTA LA SINTOMATOLOGIA.
Mi faccia sapere l'evoluzione della storia clinica.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#36]
dopo
Utente
Utente
AGGIORNAMENTO


Ad un anno dall'inzio del problema tantissime cose sono cambiate.
Purtroppo però non del tutto risolte, sento ancora un lieve fastidio al dotto deferente e ai tubicini annessi. Il fastidio non è continuo, quando cammino tanto sembra andare via, poi se passo anche un solo giorno completamente a sedere ritorna e per andare via ci vuole almeno un paio di giorni.
Il mio urologo (io credo) non sa più cosa fare.. All 'ultimo controllo ha notato la prostata ancora lievemente dolente e mi ha dato Teraprost per 3 mesi.. Mi ha fatto fare anche un altra ecografia genitale (dopo 6 mesi dall'ultima)che vi riporto il risultato:

Indagine ecografica in pz monorchide evidenzia tx dx senza alterazioni ecostruttutali. Modesta dilatazione dei plessi pampiformi, che presentano pareti inspessite. No reflusso al Valsava.
Modesto aumento di volume della vesciola seminale dx che presenta area disomogeneamente iper esogena nel suo contesto , verosimilmente riferibile a "fibrosi reattiva a pregressi fatti flogistici".
Prosta nei limiti di norma, con piccola calcificazione para uretrale.

L'ecografista mi ha detto che il dolore residuo POTREBBE anche essere dato dai problemi fibrotici delle "vene" mi ha fatto l'esempio di una flebite..

Voi cosa ne pensate...?????

Che fare???? cambiare urologo??????
[#37]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
no non direi sia una buona idea. Mi sembra che un miglioramento obbiettivo ci sia.
Affettuosi auguri per la definitiva risoluzione del problema
Cordialissimi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
[#38]
dopo
Utente
Utente
Egregio dott martino, cosa ne pensa della ecografia appena fatta???

Secondo lei è il caso che rifaccia gli esami colturali delle urine e dello sperma???

Una vesciola seminale leggermente gonfia è dovuta a infezione ancora in corso??
[#39]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
a quanto posso capire leggendo il referto ecografico che Lei ci propone, il fatto flogistico sembrerebbe pregresso, ed infatti se ne apprezzano gli esiti fisbrosclerotici. In assenza di dati anamnestici e/o obbiettivi clinici non vedo la necessità di procedere con esami colturali.
In definitva sono l'anamnesi e i reperti clinici, cioè quelli desumibili dalla visita, che dovrebbero guidare il Collega nel proporre ulteriori indagini o provvedimenti terapeutici.
In ultimo una raccomandazione: ricordi sempre che Lei è un monorchide. Pertanto deve porre la massima attenzione nello stile di vita e in particolare nella scelta e nella pratica di alcuni sports. Ovviamente il motocross non è certo fra quelli consigliabili. In ogni caso deve procurarsi le idonee protezioni.
Affettuosi saluti ed auguri per tutto.
Prof. Giovanni MARTINO
Prostata

La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.

Leggi tutto