Recidiva cisti pene (con referto risonanza e biopsia)

Nel Giugno 2016 l' urologo riportava: "Nodulo palpabile del glande parameatale a destra, da oltre due anni" (e tutto il resto nella norma, inclusa Psa e esami ematici).

La risonanza magnetica: "Attorno al meato uretrale esterno sfumata impregnazione lineare, in fase contrastografica, lungo l'interfaccia fra il glande e il prepuzio, senza franca evidenza di nodularità localmente, in quadro di aspecifico risentimento infiammatorio".

Rimozione chirurgica.
Biopsia: "Macroscopica: Frammento bioptico riferito al glande, dimensione massima 6mm.
Diagnosi: Frammento di tessuto erettile sormontato da epitelio squamoso stratificato con segni di ipercheratosi".

Dermatologo e urologo propendevano per una cisti congenita (embriologica).
Sintomatologicamente produceva periodicamente un pelo, essendo fistolizzata, mai pus.
Questo dettaglio del pelo, sebbene grottesco, non è irrilevante, non tanto perché sono stato già soggetto a due interventi per una pilonidale, ma perché controllando meglio la risonanza, era visibile anche una seconda cisti, non troppo distante dalla prima.
Anche da questa emergevano periodicamente peli finché, qualche settimana prima dell' intervento, tirando via un pelo è fuoriuscita da questa seconda cisti, a traino del pelo, un fuso di una dozzina circa di peli, saldati fra loro da una sostanza bianca gelatinosa.
Un referto surreale, ma avendolo estratto in sede domestica non ho potuto sottoporlo al medico.
Tuttavia quest' ultima cisti non venne né ripulita chirurgicamente né asportata eppure non si è mai più ripresentata né (almeno finora) ha mai ripreso a produrre peli nonostante l'area dove era allocata non sia stata bonificata chirurgicamente.

L'altra cisti invece, a cui fa riferimento la biopsia, venne asportata chirurgicamente.

A distanza di sei anni mi trovo in presenza di una recidiva della cisti asportata.
Localizzazione identica, palpabile al tatto, fistolizzata, approssimativamente sempre sui 6 o 7mm, praticamente una copia esatta della precedente, e presumo sia ragionevole immaginare che un riscontro bioptico darebbe un esito identico.

Se si tratta di una cisti congenita, non capisco come mai si è ripresentata sei anni dopo l' asportazione chirurgica.
Ad ogni modo la fistolizzazione fa pensare che vi sia una possibilità remota ma non inaudita che possa comportarsi come l'altra cisti non asportata, cioè che fuoriuscendo prima o poi del materiale possa autorisolversi.

La domanda che pongo ai gentili dottori è duplice:
1.
Eviterei l'intervento chirurgico (zona delicata), tanto più che (come visto) potrebbe non essere risolutivo.
VI chiedo: merita adottare la tattica attendista e vedere se alla fine fuoriesce tutta da sé dalla fistola, oppure esistono trattamenti alternativi alla rimozione chirurgica, magari la possibilità di aspirarla?
2.
Lasciandola dove sta che possibilità ci sono che possa degenerare?
Non so interpretare bene il referto bioptico né capisco come mai può produrre dei peli.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Evidentemente si tratta di una cisti dermoide , una malformazione congenita di cui a quanto ci riferisce ha già avuto altre manifestazioni anche altrove. Trattandosi di formazioni assolutamente benigne e mai destinate a degenerare, diremmo che l’asportazione sii ponga solo quando si presentino complicazioni, come la suppurazione, l’infiammazione e il fastidio locale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore, peraltro è la prima volta che viene dato un nome al referto, anche in biopsia non parlavano di una diagnosi specifica come cisti dermoide. Anche per noi pazienti dare un nome alle cose ha la sua importanza.
Gli unici dettagli che mi può interessare approfondire, se posso approfittare della sua cortesia (svolgete qui un servizio molto utile, specie per pazienti come me che dai medici ci vanno eccome ma come si vede anche qui ad esempio una diagnosi precisa non era stata fatta), sono i seguenti.

La cisti è una recidiva, quindi si è riformata: vanno incontro ad aumenti di volume o tendono a rimanere come sono (queste sembrano stabilizzarsi sui 6mm, sottocutanee)?

Soprattutto, non so come inquadrare la produzione di peli. Come avrà letto ve ne era una seconda nel 2016 che alla fine ha espulso un surreale fuso di peli avvolti da una sostanza gelatinosa e da allora non si è mai più riattivata anche in assenza di pulizia chirurgica. Le cisti dermoidi possono essere costituite da peli avvolti da una sostanza gelatinosa? Sa, essendosi autorisolta una delle due nel 2016 ho questa "speranza" che magari anche questa recidiva sulla cisti asportata possa prima o poi arrivare a una maturazione simile, ma non so se è irrealistico.

Comunque rimango un po' perplesso dai peli. Si immagini lei lo sconcerto nel vedere sbucare un fuso di peli da un distretto anatomico glabro! A rpensarci ancora non mi capacito. Quando un dermatologo di grande esperienza che lavora in un grande ospedale vide un pelo sbucare da questa piccolissima fistola mi disse "non avevo mai visto una cosa del genere", sebbene lo abbia detto senza per questo allarmarsi. Figuriamoci cosa avrebbe detto se avesse visto venir fuori quel referto gelatinoso.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Vi sono cisti dermoidi in cui sono contenuti degli abbozzi di denti! Questo per dire la varietà di manifestazioni che si possono rilevare. Stia sereno.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Va bene grazie dottore. Non so se queste cisti siano soggette a crescere di volume ma essendo questa fistolizzata (a malapena visibile a occhio nudo, ma la fistola c'è, e forse questo è "positivo") è possibile che prima o poi si svuoti del suo contenuto? Avrebbe senso attendere un esito del genere?

Se vorrà rispondere dopo la sua eventuale risposta possiamo chiudere il post. Vi ringrazio molto per questo servizio che, a patto che il paziente come ho fatto io effettivamente veda di persona dei medici, rimane un servizio utile per fornire alcune puntualizzazioni che magari al paziente vengono a mente in un secondo momento.
Grazie di nuovo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Come abbiamo già scritto in precedenza, finché questa formazione non dà fastidio (ingrossamento, infiammazione, ecc.), non riteniamo opportuno pensare ad una asportazione chirurgica, considerando anche la delicatezza della zona interessata.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it