Operato di stenosi uretrale, dopo pochi mesi dolore persistente basso ventre

Buongiorno a tutti,
sono arrivato a chiedervi un consulto perché purtroppo il mio stato di salute, nonostante terapie e visite varie, persiste a non migliorare.

Dopo quasi un anno di cura sbagliata diagnosticata come "stress" in cura da urologi A, B, C e D, partendo con Urorec 4mg e finendo con 8mg, con continui dolori nel pene in fase di minzione, bruciore sulla punta del pene e dolore acuto nel retro-testicoli dopo rapporto, mi è stata diagnosticata da urologo E tramite ecografia e cistoscopia varicocele sx di 2 grado e stenosi-uretrale > 80%.

Operato con discreta urgenza a fine Luglio 2020 con TUIP e legatura del varicocele nella stessa operazione, ho avuto complessità in post operatorio andando in blocco vescicale con catetere causa sangue per due volte, con conseguente pulizia e aspirazione manuale senza anestesia l’esperienza più brutta della mia vita.
La convalescenza con catetere è stata buona e per i due mesi seguenti tutti i problemi che avevo avuto in fase urinaria sono risolti.

A Gennaio 2021 per controllo causa difficoltà minzionale, nuovo controllo con cistoscopia, senza trovare alcuna problematica.
Consigliata procedura della (chiedo scusa ma non so in che altro modo descriverla) chiusura forzata delle dita della punta del pene nel primo secondo di minzione così da causare pressione per riallenare la vescica.

Nel frattempo a Dicembre 2020 mi è stata diagnosticata da proctologo A emorroidi 2 livello + ragadi anali, causati da stress operatorio e sono stato in cura fino a giugno di quest’anno, per poi essermi diagnosticata da proctologo B emorroidi di 2 livello con contrattura del muscolo perianale. Da settembre sono in terapia per rinforzare il pavimento pelvico.

A febbraio 2021, qualche giorno dopo una visita proctologica, contraggo infezione testicolare con battere enteroccoccus faecalis.
Dolore alla vescica su scala dolore 10/10, ogni parte del basso ventre era infiammata e continua incontinenza urinaria.
Prima che passasse è stato un mese d’inferno, ma poi la terapia antibiotica (datami dal medico in ritardo) e integratori per la prostata hanno fatto il loro lavoro.

Aggiungo che ho avuto problemi di eiaculazione precoce fino a che non ho iniziato la terapia per rinforzare il pavimento pelvico.

Ad oggi è rimasto molto importante questo fastidio persistente nel basso ventre, come una sorta di tensione infiammatoria sulla vescica (simile all'eccitazione), non ho quasi mai la sensazione di svuotamento vescicale post minzione (nonostante abbia fatto un controllo con l’urologo E che confermi lo svuotamento) e mi capita che post minzione abbia delle perdite di urina quando mi muovo o mi siedo.

Ammetto che a livello psicologico continuare a gestire tutto questo sta iniziando a diventare pesante.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Ci permetta una breve premessa. Quando affrontando un problema con un medico o specialista non si ottiene subito un risultato positivo, a meno che sussistano gravi problemi di incompatibilità, è sempre opportuno continuare a far riferimento allo stesso sanitario. Noi medici non siamo dei maghi, molte situazioni non possono che essere trattate per tentativi successivi, graduando ulteriori accertamenti e cure in base alla risposta soggettiva del paziente. Mettersi sulla strada di un pellegrinaggio alla ricerca del migliore (A, B, C, D, E ...) è perlopiù frustrante e costoso. Questo ovviamente in linea di massima e da prendere come consiglio di carattere generale.
Per quanto riguarda il suo caso, a parte un approccio visibilmente ansioso ai problemi, ci sono alcuni aspetti poco chiari, ad esempio su quale sia stata veramente la diagnosi che l’ha portata all’intervento e quali siano le reali indicazioni a praticare una fisioterapia perineale, piuttosto dubbie quantomeno in un maschio giovane. D’altronde, la distanza ci impedisce di conoscere tutti i dettagli di un caso certamente complesso. Possiamo però certamente affermare che i suoi attuali sintomi siano causati dal problema anale, che come quasi sempre accade si riflette sulle basse vie urinarie, vista la assoluta contiguità anatomica. A queste patologie anali lei è evidentemente predisposto, ci viene molto difficile pensare che tutto sia stato scatenato dallo stress operatorio . Ovviamente non abbiamo indicazioni precise da darle, senz’altro l’unica possibilità di venire a capo di qualcosa è affrontare la situazione con calma cercando la sintonia tra gli specialisti proctologo ed urologo (auspicando che rimangano sempre gli stessi). Molto spesso è la parte intestinale che merita maggiore attenzione, perché su questa si riflettono più facilmente fattori legati allo stile di vita, in particolare l’alimentazione.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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