Turp complicata

Ho sofferto di disturbi urinari dall'età di 36anni. Ogni visita urologica (ecografie, uroflusso, e PSA) ha sempre accertato una IPB. I farmaci non hanno funzionato. Con gli anni i disturbi sono andati aumentando. Circa 2 anni fa (ne avevo 50), ho pensato che l'intervento no fosse rimandabile a lungo e sono andato da un noto urologo, primario in un ospedale pubblico. Mi ha ordinato una cistografia retrograda x valutare la funzionalità del collo vescicale e x escludere una eventuale stenosi uretrale. Si è rilevato che il canale uretrale prostatico era ridottissimo e che il collo apriva poco. Il mio ristagno dopo minzione negli ultimi tempi era arrivato a 400cc. Tuttavia il medico ha ritenuto di procrastinare l'intervento tenuto conto della mia giovane età. Sono tornato dallo stesso chirurgo l'anno doppo con disturbi e qualità di vita peggiorata. Ne abbiamo parlato e mi ha spiegato che stante l'età dovendo intervenire avrebbe fatto una TUIP, sezionando prostata e collo, ma che suggeriva cmq. di rimandare. Ha aggiunto che l'intervento non è privo di complicanze dovute a problemi CICATRIZIALI e che in tal caso andavo incontro a problemi difficili da risolvere.(aggiungendo che ciò però dipendeva molto dalla mano del chirurgo) Comunque ha insistito di rimandare. Ho sentito altri due pareri entrambi i quali hanno invece suggerito di intervenire presto stante l'elevato ristagno. Nello scorso dicembre ho rivalutato il quadro con uno di questi ultimi medici e mi sono sottoposto ad una HOLEP (TURP con laser).
L'intervento è durato 2ore ca. Un vaso non è stato chiuso bene per cui ho iniziato a sanguinare 2 ore dopo l'intervento. Per evitare di reintervenire sono stati eseguiti diverse manovre (sono stato messo in trazione, lavaggi con emostatici, ecc) dopo circa 36 ore il sangue sembrava fermatosi ed è stato tolto il catetere. La stessa sera lo hanno dovuto rimettere perche di nuovo sanguinavo. Al 4° giorno sono rientrato in sala per coagulare il vaso (e x svuotare la capsula prostatica che si era completamente riempita di un unico enorme coagulo). Sono tornato a casa il 6° giorno. La sera stesa sono andato in p.s. perche si era nuovamente tappato (non per coaguli ma per infiamazione); catetere e antinflamatorio per altri 7 giorni.
45 giorni dopo ho fatto urinocoltura (positiva) e uroflusso (insufficiente), quindi antibiotici per 10giorni e ci vediamo dopo 4 mesi. Nel frattempo ho avuto 4 episodi di piccole (e non) incontinenze sotto sforzo. L'infezione si è risolta ma l'ultima uroflusso è molto peggiorata, cosa che avevo già avvertito senza bisogno del test. Il medico mi ha ordinato una cistografia per poi valutare come e quando intervenire. Si presumono cicatrici nel collo !!
Anche se peggiorato negli ultimi mesi, è innegabile il beneficio avuto dall’intervento. Tuttavia, leggendo il consenso firmato prima dell'intervento, rilevo che tutto cio che poteva andare male è andato male. Mi sugerite di sentire un altro medico prima di reintervenire? Grazie
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Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86 1
Credo che una seconda operazione porebbe essere utile e nessuno le vieta di sentire una seconda opinione.

Distinti saluti.

Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi

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