Nmibc t1 g2/g3: quale strategia terapeutica?

Gentili dottori
a seguito di ematuria ho eseguito una cistoscopia e successivamente TURBT: sono state rimosse lesioni classificate come T1 G2/G3 (campione dotato di frammenti di muscolare indenne).
Questi gli altri elementi: multifocale, lesione maggiore = 1.4 cm, no Cis, infiltrazione linfovascolare non descritta.


Mi sono stati prospettati, da due distinti centri, due diversi regimi di trattamento:
1.
Immediata re-TURBT (a 6 settimane dalla prima), e successiva gestione terapeutica da stabilire in base al secondo istologico
2.
Induzione con BCG (ciclo di 6 settimane) e re-TURBT, a 3 mesi dalla prima.


Dopo essermi documentato sui NMIBC ad alto rischio, e le linee guida dell’EAU, non sono riuscito a capire se tra i due, vi sia uno schema preferibile per ridurre il rischio di recidiva ed evitare un understaging.

Di certo la re-TURBT è indicata, come entrambi gli specialisti suggeriscono, ma farla prima o dopo un'induzione con BCG fa differenza?

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Essendo stato riscontrato tessuto muscolare indenne già alla prima resezione, la scelta se eseguire comunque la revisione endoscopica dipende dal Collega o dal centro che ha in carico il caso. Abitualmente viene eseguita prima di proseguire con ulteriori terapie. Per quanto riguarda queste ultime, confermiamo che le instillazioni di BCG siano oggi la scelta più comune.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dr Piana
la sua pratica clinica è quindi, generalmente, di fare revisione TURBT in ogni T1 a prescindere dalla presenza di muscolare nel primo campione?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Personalmente per lungo tempo ci siamo accontentati di un un solo esame istologico se era rappresentato il tessuto muscolare indenne. Ora però la scuola di pensiero è cambiata e la rivalutazione a breve (second look) è diventato di moda ... In ogni caso, dal punto di vista terapeutico, al momento per queste situazioni (pT1) non vi sono evidenti alternative alle instillazioni di BCG

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dr Piana
le sottopongo un altro quesito. A seguito del primo ricovero per TURBT ho sviluppato un'urosepsi da Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi. Sono stato trattato con meropenem/vaborbactam per 10 giorni, con miglioramento clinico e dei parametri flogistici. Ho ripetuto a distanza di un mese l'urinocoltura, che dimostra persistenza dello stesso batterio nelle urine (600,000 UFC, medesimo profilo di resistenza) - preciso che non ho sintomi urinari di rilievo.
Cosa devo fare con questo batterio? L'eradicazione si prospetta difficile vista la sua sensibilità a un solo farmaco di tipo ospedaliero. È la sua presenza una controindicazione alla re-TURBT?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
L’infezione ci pare ancora significativa, benché asintomatica. Non pensiamo che sia il caso di eseguire in queste condizioni alcun intervento endoscopico, certamente utile, ma non indispensabile. Questo ovviamente considerando i precedenti. Per l’eventuale terapia in casi simili sentiamo sempre il parere di un infettivologo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it