Grasso viscerale, il più pericoloso di tutti: dove si deposita, quali rischi comporta e come ridurlo
Il grasso viscerale è tra i più pericolosi per cuore e metabolismo. Scopri dove si deposita, quali rischi comporta e le strategie più efficaci per ridurlo.
Quando si parla di “grasso in eccesso”, la mente corre subito alla pancia che sporge o ai fianchi che non vogliono saperne di rientrare nei jeans. Ma esiste un tipo di grasso, invisibile a occhio nudo e molto più insidioso: il grasso viscerale. È quello che si annida in profondità, circondando organi vitali come fegato, intestino e cuore.
A differenza del grasso sottocutaneo, quello che pizzichiamo con le dita, il grasso viscerale è metabolicamente attivo e può compromettere seriamente la salute.
La buona notizia? Si può ridurre con scelte mirate e costanti.
Grasso viscerale, dove si deposita e perché è pericoloso
Il grasso viscerale non si vede, ma c'è. Si accumula nella cavità addominale e avvolge gli organi interni, alterandone le funzioni. A differenza del grasso superficiale, è in grado di rilasciare sostanze infiammatorie e acidi grassi che mettono in moto un circolo vizioso: aumentano la glicemia, peggiorano il profilo lipidico e favoriscono la resistenza all'insulina e aterosclerosi.
In parole semplici, più grasso viscerale significa più rischio di diabete, ipertensione, infarto e ictus. E non è un problema che riguarda solo chi è in evidente sovrappeso. Anche persone magre, ma con un addome pronunciato, possono avere valori alti di grasso viscerale.
Il modo più semplice per avere un'indicazione è la misurazione della circonferenza vita:
- Oltre 94 cm negli uomini e 80 cm nelle donne = rischio aumentato.
- Oltre 102 cm negli uomini e 88 cm nelle donne = rischio elevato.

Oltre al metro da sarto, esistono esami più precisi come bioimpedenziometria, ecografia o DEXA, ma nella vita quotidiana bastano pochi centimetri di differenza per segnalare un campanello d'allarme.
Il primo passo è alleggerire il carico sul corpo.
Una dieta ricca di fibre, verdure e cereali integrali aiuta a stabilizzare la glicemia. È importante ridurre gli zuccheri semplici, i cibi ultraprocessati e alcolici, che alimentano l'accumulo di grasso viscerale. La dieta mediterranea, con olio extravergine, legumi e pesce, resta una delle più efficaci.
Non serve diventare maratoneti, ma il corpo ha bisogno di muoversi con regolarità. Camminata veloce, corsa leggera, nuoto o bici per almeno 150 minuti a settimana fanno la differenza.
Ancora meglio se si aggiungono esercizi di forza, come pesi o corpo libero, due volte a settimana: il mix brucia più grasso viscerale rispetto al solo cardio.
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Lo stress cronico e poche ore di sonno spingono il corpo a produrre cortisolo, l'ormone che favorisce proprio l'accumulo addominale. Creare routine di riposo, respirazione o meditazione può sembrare un dettaglio, ma ha un impatto reale sul metabolismo.
Quando il grasso viscerale è associato a patologie come diabete, steatosi epatica o colesterolo alto, il medico può valutare terapie dietetiche specifiche o, nei casi più gravi, farmaci dedicati. Non bisogna mai sottovalutare l'importanza di un controllo clinico.
Il grasso viscerale non è un semplice “difetto estetico” ma è un vero nemico silenzioso della salute. Con piccoli gesti quotidiani possiamo prenderci cura del nostro organismo e avere una buona salute generale.