Frenulo corto del pene

Il frenulo del pene: tutto quello che c'è da sapere

e.pescatori
Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo

Questo articolo tratta della problematica della brevità del frenulo: in cosa consiste, quando causa problemi, come eventualmente trattarla.

1. Che cos'è il frenulo del pene?

Il frenulo del pene è il sottile lembo di pelle che unisce inferiormente la punta del pene, cioè il “glande”, alla pelle che ricopre la punta del pene, cioè il “prepuzio”.

Frenulo del pene
Figura 1: la freccia indica il frenulo

Il frenulo ha un’ampia variabilità tra le persone sia nel senso di robustezza e spessore, che di livello di inserzione, cioè attaccatura, sul glande. In prossimità del frenulo vi è una elevata densità di ricettori che trasmettono la sensazione del piacere, similmente alla regione della corona del glande.

Per approfondire:Prepuzio: cos'è, a cosa serve e quali sono le sue patologie

2. Il frenulo breve o corto

Quando si è in presenza di una tensione/trazione del frenulo sul glande, o in flaccidità abbassando manualmente il prepuzio, come nella figura 2, o in erezione, come in figura 3, siamo in presenza della cosiddetta “brevità del frenulo”, o “frenulo breve” o "frenulo corto".

Frenulo corto in flaccidità
Figura 2: frenulo breve evidenziato in flaccidità

 

effetto del frenulo corto in erezione
Figura 3: frenulo breve evidenziato in erezione

 

3. Perché il frenulo può essere motivo di preoccupazione

3a - Lacerazione del frenulo durante attività sessuale

Quando si inizia ad avere attività sessuale il frenulo si rompe?

No, la lacerazione del frenulo ai primi rapporti sessuali o con masturbazione vigorosa non è assolutamente la regola; come sopra detto esiste un’ampia variabilità delle caratteristiche del frenulo tra le persone.

Le caratteristiche che rendono “a rischio” di lacerazione un frenulo sono principalmente la struttura sottile del frenulo, e una brevità tale da determinare la sensazione di trazione sul glande, in erezione.

Se il frenulo si rompe cosa succede? Cosa devo fare?

La lacerazione del frenulo determina dolore e sanguinamento di vario grado; lungo il frenulo passa infatti una piccola arteria. In questi casi: niente paura: l’atteggiamento immediato più corretto è tamponare la ferita, comprimendo il glande tra pollice e indice all’altezza della lacerazione.

Molte volte, aspettando un tempo variabile da caso a caso, questa manovra è sufficiente ad arrestare il sanguinamento. Se così non è o se la lacerazione risulta particolarmente estesa, si rende necessario rivolgersi ad un pronto soccorso, dove normalmente, dopo anestesia locale, viene regolarizzata la lacerazione e vengono dati dei punti di sutura.

Niente di tragico!

Dopo la lacerazione: che risultati della guarigione spontanea?

Se la lacerazione non causa sanguinamenti importanti non è necessario rivolgersi al pronto soccorso. In questi casi basta disinfettare la zona (io suggerisco Betadine pomata quotidianamente per una settimana), ed attendere pazientemente la guarigione spontanea, che di solito avviene in una decina di giorni.

Personalmente consiglio di non riprendere i rapporti prima di almeno 20 giorni dalla lacerazione, e di usare sia cautela che il preservativo le prime volte.

La lacerazione del frenulo può essere completa o parziale.

In caso di lacerazione completa, dopo guarigione il problema è risolto. Se la lacerazione è stata solo parziale e determina dolore a rapporti successivi si è a rischio di poter incorrere in ulteriore lacerazione o microlacerazioni.

A questo punto le opzioni a disposizione sono:

  • astinenza per un periodo di circa 20 giorni e valutazione di come vanno le cose successivamente (bassa probabilità di risoluzione del problema);
  • continuare ad avere rapporti con la possibilità di una successiva lacerazione completa che risolva "naturalmente" il problema (opzione possibile ma dolorosa);
  • correzione chirurgica ambulatoriale (cioè “frenuloplastica”), che consiglio, in quanto indolore e definitiva.

La lacerazione spontanea a guarigione avvenuta può lasciare come esiti dei minimi residui cutanei del frenulo originale; questi residui non sono assolutamente fastidiosi per i rapporti sessuali, ma per alcuni possono essere percepiti “poco estetici”. In questi casi è possibile la loro rimozione chirurgica ambulatoriale.

3b - Frenulo breve ed eiaculazione precoce

La brevità del frenulo è spesso messa in relazione a problematiche di eiaculazione precoce: un frenulo breve che va in trazione durante il rapporto sessuale teoricamente può determinare una iperstimolazione dei ricettori che trasmettono la sensazione del piacere, determinando una minor latenza eiaculatoria.

Ma non è necessariamente detto che il frenulo breve sia la causa di una eiaculazione precoce, così come non è detto che la correzione chirurgica della brevità del frenulo risolva un problema di eiaculazione precoce. Ad esempio quei casi di eiaculazione precoce che occorrono prima della penetrazione o comunque con la sola eccitazione mentale ma senza stimolo diretto sul pene non sono addebitabili ad una brevità del frenulo.

Premesso che per un quadro di eiaculazione precoce con associata a brevità del frenulo è indicata una valutazione andrologica, una strategia spesso usata per indagare la responsabilità o meno del frenulo sulla precocità consiste nel desensibilizzare temporaneamente il frenulo mediante crema anestetica, e valutare se ciò migliora la latenza eiaculatoria.

In caso di risposta affermativa, questo dato suggerisce (ma NON ASSICURA) un ruolo causale della brevità del frenulo sull’eiaculazione precoce, rendendo più motivato un eventuale intervento di frenuloplastica, che comunque non darà garanzie ASSOLUTE di risoluzione del problema di precocità.

Per approfondire:Salute maschile: quali controlli fare?

3c - Frenulo breve e curvatura del pene

Va chiarito che un frenulo breve NON determina curvatura del pene; la brevità del frenulo può causare una trazione del solo glande verso il basso ma con asta del pene diritta (come da figure 2 e 3).

In casi di curvatura ventrale (cioè “verso il basso”) dell’asta, presente “da sempre” nel soggetto che ne è affetto, siamo invece quasi sempre in presenza di curvatura congenita del pene, determinata dia uno sviluppo anomalo dei rivestimenti del pene (tunica albuginea), con una lunghezza della parte dorsale (cioè verso l’alto) del pene maggiore di quella ventrale (figura 4).

Ne deriva pertanto che in questi casi una chirurgia del frenulo non ha alcuna possibilità di risolvere la curvatura dell’asta, che viene invece corretta con altri tipi di chirurgia.

curvatura congenita del pene
Figura 4: curvatura congenita ventrale del pene (immagine intraoperatoria)

Per approfondire:Quando il pene è curvo: come si valuta e che cosa si fa

4 - Trattamento del frenulo breve: la frenuloplastica

La correzione chirurgica della brevità del frenulo prende il nome di frenuloplastica. Consiste in un intervento che, mediante l’incisione del frenulo, ha come obiettivo il rilasciamento della tensione preesistente, presente in particolare in erezione.

La frenuloplastica non va confusa con la circoncisione, che consiste invece nell’asportazione della cute che ricopre il glande (o “prepuzio”), lasciando così il glande stesso scoperto. In corso di circoncisione si esegue solitamente anche l’incisione del frenulo.

In che casi è indicata la frenuloplastica?

Le principali indicazioni alla frenuloplastica sono:

  • frenulo che va in tensione durante l’erezione, determinando fastidio o vero e proprio dolore;
  • lacerazione incompleta del frenulo, che dopo la guarigione determina durante i rapporti fastidio/dolore, o microlacerazioni;
  • brevità del frenulo come (con-)causa di eiaculazione precoce.

L’ intervento di frenuloplastica

La frenuloplastica è un intervento chirurgico ambulatoriale che si svolge in anestesia locale (mediante infiltrazione sul frenulo, o con crema anestetica, come preferisco). La durata dell’intervento è di circa 20 minuti.

Esiste più di una tecnica (incisione di cuneo cutaneo di frenulo, incisione trasversale con sutura longitudinale, plastica di allungamento); la scelta di quale tecnica utilizzare dipende dalla preferenza del chirurgo e dalla specifica condizione in atto. La sutura cutanea viene effettuata con punti riassorbibili, che “cadono” in media dopo 10 giorni circa.

Dopo l’intervento è opportuno osservare una giornata di riposo ed eseguire medicazioni quotidiane per la prima settimana (io in genere raccomando Betadine pomata), fino cioè a chiusura completa dell’incisione cutanea.
È comune che nei primi giorni dall’intervento si avverta dolenzia/dolore nella zona operata, e vi sia un pò di edema (cioè rigonfiamento dei tessuti); ciò non richiede valutazione medica.

Si tenga conto che è corretto fare una valutazione conclusiva sull’esito dell’intervento non prima di un mese dallo stesso. Le situazioni che invece suggeriscono di farsi rivedere dal chirurgo sono: sanguinamento persistente, infezione della ferita, o punti che persistono dopo 3-4 settimane dall’intervento.

Quando e come riprendere l’attività sessuale dopo la frenuloplastica?

Di norma i rapporti sessuali possono essere ripresi dopo una ventina di giorni dall’ intervento. Vale comunque sempre il buon senso: se si ritiene che la ferita non sia ancora completamente guarita è utile attendere qualche giorno in più.

Alla ripresa dei rapporti è consigliabile un minimo di cautela, e l’uso del preservativo, per evitare che la frizione della penetrazione si ripercuota sul punto più debole: la zona della frenuloplastica. Di norma rapporti liberi, senza preservativo, possono essere ripresi dopo circa un mese dall’intervento.

Possibili complicanze della frenuloplastica

I problemi dopo frenuloplastica sono decisamente rari; segnalo peraltro la possibilità di diminuita sensibilità del glande, dolorabilità in sede di frenuloplastica, cicatrice esuberante (“cheloide”) in sede di incisione.

Guarda il video: Salute dell'uomo: quali sono le malattie più diffuse?

Data pubblicazione: 03 giugno 2011 Ultimo aggiornamento: 19 ottobre 2021

Autore

e.pescatori
Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1986 presso Padova.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Modena tesserino n° 5182.

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