Novità: consenso informato per cataratta con laser a femtosecondi

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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale

SCHEDA INFORMATIVA E MODULO DI CONSENSO INFORMATO PER INTERVENTO CHIRURGICO DI CATARATTA ASSISTITO CON LASER A FEMTOSECONDI (FEMTOCATARATTA)

Gentile Sig._____________ 

Lei soffre di una patologia oculare legata ad una opacizzazione o alterazione del cristallino comunemente conosciuta come CATARATTA, responsabile verosimilmente della diminuzione della sua vista e delle alterazioni qualitative della visione.

Questa scheda informativa contiene tutte le notizie sulla Sua malattia , sul trattamento chirurgico e Laser assistito che Le viene proposto, sui possibili risultati e sulle eventuali complicanze.

Il laser a Femtosecondi per la chirurgia della cataratta e' una importante novita’ nella microchirurgia della CATARATTA.

Il Laser a Femtosecondi per la Chirurgia della CATARATTA esegue in maniera rapida e precisa perfette capsulotomie anteriori, micro-frammentazioni lineari e cubiche del cristallino, incisioni corneali arcuate progettate dal Suo medico chirurgo oculista ed infine modella ingressi primari e di servizio sulla cornea con estrema precisione

Il Laser a Femto secondi ha reso piu’ sicuro l’intervento di cataratta e consente dapprima di eseguire il taglio corneale monitorando la sua estensione e profondità, permette di creare una perfetta capsulotomia anteriore (ove necessario anche posteriore) fino ad arrivare al nucleo duro della cataratta e infine frantuma la cataratta per la successiva necessaria aspirazione.

La fase della frantumazione con il laser a femtosecondi è vantaggiosa soprattutto nelle cataratte dure nelle quali la procedura di facoemulsificazione del cristallino con ultrasuoni è più impegnativa e può presentare maggiori rischi.

Il laser a femtosecondi focalizza in un punto l’energia e vaporizza una micro porzione di tessuto, con migliaia di microesplosioni di bolle d’aria, una vicino all’altra, si ottiene un taglio e la separazione di tessuto.

Il taglio per un intervento di cataratta richiede circa più di un milione di impulsi laser di circa 2-3 micron ciascuno; il tempo necessario per il taglio? Da 45 secondi a pochi minuti.

Il laser a femtosecondi utilizza una “tomografia a coerenza ottica“ od OCT, che esegue una sorta di scanner della forma e dimensioni delle strutture da operare, permettendo un controllo costante ed in tempo reale dell’azione del laser.

Con l’esame OCT dinamico misuriamo il diametro della pupilla, la profondità della camera anteriore, lo spessore della cataratta, la posizione della capsula anteriore del cristallino ed utilizziamo queste informazioni durante l’intervento consentendo la massima precisione di esecuzione.

Le incisioni del laser sulla cornea sono perfette al millesimo di millimetro, nette e facilmente programmabili e riducono il problema del possibile astigmatismo corneale indotto dall’operazione, con possibilità anche della correzione di quello preesistente.

I vantaggi del laser a femtosecondi sono sicuramente:

  • la precisione del taglio
  • la sua programmabilità e prevedibilità
  • la sua riproducibilità
  • la maggior possibilità di pianificazione

soprattutto in funzione dell’impianto di lenti (IOL) multifocali e accomodative.


Il laser a femtosecondi riduce gli eventuali microtraumi all’interno del bulbo:

per cui la cornea dopo l'intervento appare chiara e trasparente e con reazione edematosa molto minore.

La precisione del laser sostituisce e sempre più sostituirà nel prossimo futuro l’atto chirurgico attualmente fatto con i taglienti (aghi, bisturi, pinze).

Il laser a femtosecondi per la cataratta  è ora ufficialmente entrato nella chirurgia della cataratta: approvato nel 2010 dalla FDA (Food and Drug Administration) cioè dal massimo organo di controllo americano sulla salute e di recente ha ottenuto anche il marchio CE nel 2011 per l’utilizzo in Europa.

  

La sua patologia visiva si chiama . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Il trattamento che le viene proposto è . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  . . . . . . . . .

Il responsabile del trattamento chirurgico è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Servizio Urgenze: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

 

 

La Cataratta

La cataratta è un processo di progressiva perdita di trasparenza del cristallino . Questo processo, legato a fenomeni di ossidazione delle proteine che costituiscono questa lente naturale intraoculare, è il risultato di un fenomeno biochimico che si verifica con l'avanzare dell'età. L'allungamento della vita media ha portato a un aumento del numero di casi, tanto che oggi l'intervento di asportazione del cristallino catarattoso è uno dei più eseguiti con successo in tutto il mondo.

Anche se si tratta di una patologia tipica della terza decade della vita , può interessare anche età meno avanzate : in questi casi si tratta spesso di cataratta legata a fattori secondari (diabete, infiammazioni croniche, esposizione eccessiva durante attivita’ lavorativa a radiazioni infrarosse, ultraviolette e blu, cause iatrogene o addirittura congenite)

  • La cataratta senile è la forma più comune, legata al rallentamento dei processi biochimici che mantengono la trasparenza del cristallino. Dopo i 65 anni è normale una leggera colorazione giallastra del nucleo del cristallino, che spesso non viene percepita soggettivamente; questa colorazione diventa sempre più intensa (cataratta nucleare) il che, nelle fasi iniziali, può determinare la comparsa di una refrazione miopica a causa dell'aumento dell'indice di refrazione del nucleo stesso. In altri casi appare una "smerigliatura" dello strato posteriore del cristallino (cataratta sotto capsulare posteriore) il che porta a un calo visivo che può, nel tempo, divenire totale.
  • La cataratta giovanile compare in età più precoce, di solito è legata a un problema di natura metabolica come il Diabete mellito o a malattie dermatologiche. Anche molte malattie di dell'occhio come le UVEITI ed il GLAUCOMA possono dare come conseguenza una cataratta .
  • La cataratta congenita o infantile è presente alla nascita o si sviluppa nei primissimi giorni di vita come conseguenza di malattie metaboliche come la GALATTOSEMIA o di natura reumatica giovanile. Queste cataratte interferiscono con lo sviluppo della funzione della vista, ancora immatura e l'eventuale impianto di un cristallino artificiale in un occhio ancora in crescita pone gravi problemi e comporta in ogni caso la perdita di visus

 

La cataratta e’ dunque una opacizzazione del cristallino,che è lalente situata all’interno dell’occhio. Il trattamento consiste nella rimozione chirurgica e laser del cristallino e nell’impianto di un cristallino artificiale.

  

L’intervento chirurgico di cataratta assistito dal laser a femtosecondi (FEMTOCATARATTA)

L’intervento viene dapprima effettuato mediante un laser a femtosecondi, a bulbo chiuso e senza utilizzo di lame o bisturi operatori. 

L’ aspirazione conclusiva dei residui del cristallino e l’inserzione della lente (IOL) avverranno in sala operatoria sterile con l’ausilio di un microscopio operatorio.

L’intervento si esegue in regime ambulatoriale e l’ospedalizzazione non è necessaria.

Non è strettamente necessario eseguire una lunga convalescenza, ma un minimo di riposo (6-7 giorni) è tuttavia preferibile.

Anestesia: il trattamento di scelta è topico ossia con sola instillazione di gocce di collirio anestetico, raramente si procede ad anestesia locale.

Tecnica di intervento: la rimozione del cristallino affetto da cataratta viene realizzata mediante il laser a femtosecondi che crea con la sua azione rime di microincisione e microfrattura quasi a la liquefare le fibre lenticolari del cristallino.

Questo tipo di trattamento chirurgico Laser assistito non necessita dell’ausilio di strumenti chirurgici taglienti e di bisturi e soprattutto permette l’esecuzione della procedura a bulbo chiuso (integro).

Il cristallino è avvolto da un involucro sottile (capsula) che lo sorregge. La capsula viene lasciata nella sua sede, poiché viene usata come contenitore per il nuovo cristallino artificiale (IOL) ed é utile separazione dall’umor Vitreo collocato nella parte posteriore dell’occhio (vitreo e retina sono strutture molto delicate ).

Alla rimozione del cristallino naturale segue l’impianto del cristallino artificiale (IOL o lente intra oculare). 

 

Scelta del cristallino artificiale

Il cristallino artificiale che viene impiantato solitamente è scelto per consentire la visione da lontano o da vicino, non può correggere entrambe e non può correggere l’astigmatismo.

Esistono tuttavia anche altri tipi di cristallino artificiale ( IOL ad alta tecnologia) che consentono la visione sia per lontano sia per vicino. Altre IOL (toriche) invece possono   consentire la correzione anche dell’astigmatismo.

Il Suo chirurgo oculista in base alle sue necessita’ lavorative, di vita sociale o per la sua attivita’ sportiva od Hobbies sapra’ dopo approfondito colloquio con Lei , consigliarLa al meglio.

E’ necessario ricordare che l'intervento di cataratta anche se femtoassistito e perfettamente condotto in tutte le fasi, non è un intervento a scopo rifrattivo (gli interventi di chirurgia rifrattiva sono quelli elettivamente indicati per la correzione dei difetti visivi).

A volte infatti potrebbe residuare dopo l'intervento di cataratta un lieve difetto visivo (miopia, ipermetropia, astigmatismo) per errori intrinseci dovuti alla Sue peculiari capacita’ di cicatrizzazione e da alterazioni strutturali del Suo occhio tali da ingannare le corrette tecniche di misurazione ( Biometria ad ultrasuoni, ottica, o a contatto) . Tale difetto residuo potrà , se Lei desidera, successivamente opportunamente corretto utilizzando il LASER ad ECCIMERI o altre tecniche di Chirurgia refrattiva.

 

Decorso postoperatorio

Prima di lasciare il nostro Centro Chirurgico Lei ricevera’ un foglio nel quale sono indicate le istruzioni postoperatorie , con norme di igiene generali e specifiche per il post intervento chirurgico ed una ricetta con i farmaci da utilizzare.

Lei dovra’ iniziare da subito la TERAPIA medica prescritta , entro poche ore dall’intervento chirurgico di cataratta . Lei non dovra’ mai sospendere le cure (colliri o compresse) di propria iniziativa. I farmaci prescritti servono alla Sua completa guarigione ed a prevenire eventuali o possibili complicazioni. In qualsiasi caso ( dubbi o incertezze sulla comprensione della corretta posologia o modalita’ di somministrazione di un farmaco) durante qualsiasi momento del suo decorso postoperatorio, non esiti a contattarci : uno dei medici della nostra equipe chirurgica sara’ sempre a Sua completa disposizione (trovera’ il suo numero segnalato nel servizio urgenze).

Dopo l’intervento chirurgico di cataratta femtoassistita Lei potrà avere sensazione di corpo estraneo, bruciore, fastidio, lacrimazione, fotofobia, annebbiamento della vista e talvolta cefalea. La visione potrà essere poco nitida con macchie rossastre dovute all'abbagliamento della luce utilizzata durante l'intervento.

Successivamente all'intervento potrà rendersi necessaria l'asportazione dei punti di sutura (se applicati).

La vista migliorerà progressivamente in funzione della Sua situazione clinica preoperatoria. Se necessario, già dopo qualche giorno potrà essere prescritta una correzione con occhiali provvisori.

L’attività professionale, l’uso di macchine o di strumenti pericolosi, la guida dell’auto sono sconsigliati per un periodo di tempo variabile che sarà definito dal Suo chirurgo oculista.

Mesi o anni dopo l’intervento si puo’ verificare un fenomeno para-fisiologico: l'opacizzazione della capsula posteriore su cui poggia il cristallino artificiale (IOL). Tale situazione si definisce “CATARATTA SECONDARIA” e puo’ causare una nuova riduzione della Sua capacita’ visiva. Il trattamento consisterà nel realizzare una CAPSULOTOMIA (una apertura della capsula posteriore) tramite un Nd YAG LASER.

  

Complicanze

La tecnica di chirurgia della cataratta assistita con laser a Femtosecondi riduce drammaticamente le possibilita’ di complicanze.

La quasi totalità della procedura chirurgica della cataratta è eseguita a bulbo chiuso, cosa che scongiura la totalità delle complicanze della faco - emulsificazione classica eseguita con ultrasuoni.

Sono rarissimi, seppur possibili piccoli eventi avversi legati alla possibili e momentanea perdita di suzione per movimenti inconsulti del paziente o per eventuali non prevedibile anomalie transitorie del sistema DOCKING.

Le complicanze possono essere pre - operatorie, intra- operatorie e post-operatorie; queste a loro volta possono essere gravi e meno gravi.

 

Complicanze pre-operatorie

Possono essere correlate ad Sua peculiare reattivita’ sino ad una vera e propria allergia ai collirio utilizzati per la midriasi o per l’anestesia topica.

 

Complicanze intra-operatorie:

Possono essere solo in relazione alle Sue condizioni sistemiche o del Suo bulbo oculare , sono generalmente molto rare   e sono in ordine di gravità:

  • emorragia intraoperatoria profonda: può essere anche molto grave e portare alla perdita della vista, se   non addirittura alla perdita dell’occhio
  • rottura della capsula senza caduta di materiale lenticolare nel vitreo: può richiedere l’asportazione di una parte di umor vitreo e di un piccolo frammento di iride
  • rottura della capsula con caduta di materiale lenticolare nel vitreo: la rimozione di materiale lenticolare dal vitreo, a giudizio del chirurgo, può essere trattata immediatamente con una modifica della procedura chirurgica oppure può essere rinviata ad un secondo intervento
  • causticazione della ferita chirurgicaa volte quando la cataratta è davvero molto dura possono necessarie energie elevate per frantumare il cristallino, questo solo nel caso vi sia la necessita’ di procedere dopo la chirurgia con laser a femtosecondi ad una tradizionale faco-emulsificazione
  • estrazione incompleta del cristallino: raramente possono rimanere piccoli frammenti di cataratta , celati dietro l'iride , che si rendono visibili solo nei giorni successivi; di solito si riassorbono spontaneamente, in alcuni casi può essere necessario aspirarli e rimuoverli chirurgicamente
  • incorretto posizionamento del cristallino artificiale
  • mancato impianto del cristallino artificiale: talvolta, anche nel caso sia già stato programmato l’impianto di una lente intraoculare, si possono verificare condizioni intraoperatorie avverse, che rendono più opportuno non effettuare o rinviare l’impianto della nuova lente artificiale IOL ad un altro momento chirurgico od ad altro successivo intervento; altre volte, invece, è necessario posizionare il cristallino artificiale in una sede diversa dal sacco capsulare, nel solco o in camera anteriore sull’iride (davanti al foro pupillare ). Queste soluzioni e decisioni verranno prese dal Suo chirurgo oculista qualora durante la corretta esecuzione dell’intervento si venissero a creare delle improvvise ed anomale condizioni avverse.
  • In caso di mancato impianto, il paziente potra’ costretto ad utilizzare una correzione ottica importante , con occhiali o con lenti a contatto, o a risolvere , ove possibile con la Chirurgia rifrattiva.

 

Complicanze postoperatorie

Alcune di queste sono prevedibili e sempre controllabili con le adeguate terapie mediche, altre possono invece raramente possono causare modificazioni permanenti tali da rendere necessari successivi interventi chirurgici.

Sono in ordine di gravità:

  • infezione endoculare (ENDOFTALMITE): può essere trattata con terapia medica o chirurgica; in casi particolarmente gravi, si può arrivare alla drammatica riduzione o perdita della funzione visiva sino addirittura alla perdita anatomica dell’occhio.
  • distacco di retina: più frequente in caso di rottura della capsula posteriore , può richiedere altri interventi per sanare la situazione
  • danni maculari da radiazioni luminose: estremamente rare legati alla illuminazione del microscopio operatorio
  • edema maculare: una succulenza maculare sino ad un vero e proprio Edema (imbibizione dei tessuti) può causare una riduzione temporanea o permanente della vista
  • chiusura imperfetta della ferita chirurgica: solo nella rara causticazione della ferita legata all’uso del faco - emulsificatore , può causare riduzione o abolizione dello spazio tra iride e cornea, incarceramento dell’iride nella ferita, puo’ richiedere un ulteriore intervento per sigillare la ferita
  • emorragia retinica: legata a problemi di carattere generale (ad esempio ipertensione arteriosa)
  • aggravamento di eventuali danni retinici preesistenti
  • alterazioni dell’endotelio corneale: prima dell’intervento siamo soliti eseguire un esame: la biomicropia con conta cellule endoteliali , indipendentemente da cio’ per sistuazioni legate alla Sua anatomia oculare e corneale si possono verificare alterazioni significative dell’Endotelio corneale. Molto raramente se la terapia medica non e’ sufficiente , vi puo’ essere la necessita’ di procedere ad una successiva cheratoplastica (trapianto di cornea).
  • abbassamento della palpebra superiore (Blefarocalasi)
  • alterazioni della motilita’ oculare con deficit della muscolatura oculare estrinseca e diplopia
  • emorragia della congiuntiva
  • aumentata sensibilità alla luce (fotofobia) e percezione di “mosche volanti” (miodesopsie)
  • infiammazioni delle strutture oculari ( blefariti, congiuntiviti, uveiti…)
  • aumento transitorio della pressione intraoculare (tono oculare o IOP) sino ad un vero e proprio “glaucoma”
  • deformazione della curvatura della cornea (astigmatismo corneale secondario)
  • spostamento o dislocazione del cristallino artificiale (IOL)
  •  errore del Biometro nel calcolo del potere del cristallino artificiale legato alle sue peculiari condizioni anatomiche: raramente si potrà verificare la necessita’di un secondo intervento chirurgico per la sostituzione del cristallino artificiale gia’ impiantato oppure un intervento piccolo intervento di chirurgia rifrattiva per correggere il difetto visivo residuo. Alcune alterazioni corneali ( gerontoxon , edema , distrofie , pterigio corneo- congiuntivale , leucomi, nubecole ed altre cicatrici corneali , pregressi interventi di chirurgia rifrattiva) rendono a volte particolarmente difficile il giusto calcolo del cristallino artificiale
  • necessità di riposizionare, rimuovere o sostituire il cristallino artificiale

  

Casi di particolare difficoltà

Esistono condizioni sistemiche ed oculari che rendono l’intervento di chirurgia della cataratta particolarmente complesso con conseguente aumento del rischio di comparsa di complicanze (CATARATTA COMPLICATA).

 

Condizioni sistemiche

Ipertensione arteriosa, alterazioni della coagulazione ematica, diabete, depressione del sistema immunitario, patologie neurologiche che possono ridurre la serenita’ e la collaborazione del paziente, patologie dell’apparato scheletrico ed obesità che possono rendere difficoltoso il posizionamento del paziente sul lettino , morbo di Parkinson, dispnea.

 

Condizioni oculari

Occhio particolarmente infossato, opacità della cornea, cornea guttata, camera anteriore bassa, scarsa midriasi, IFIS (sindrome dell’iride a bandiera causata da farmaci per la cura dell’ipertrofia prostatica – è sempre di fondamentale importanza informare il Suo chirurgo oculista su tutti i farmaci che si assumono in particolare quelli per la cura dell’ipertrofia prostatica o per la disfunzione erettile), sindrome pseudo-esfoliativa, cataratta molto avanzata con assenza di possibilita’ di percepire da parte del suo chirurgo oculista la visione del riflesso rosso del fondo, sublussazione del cristallino, esiti di precedenti procedure chirurgiche o laser, esiti di traumi oculari, anamnesi positiva per traumi oculari anche senza evidenti alterazioni della statica lenticolare, glaucoma anche in fase di compenso pressorio, miopia elevata, ipermetropia elevata.

 

Eventuali ulteriori complicanze che potrebbero verificarsi più facilmente nel Suo specifico caso:

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 

 

E’ certamente obbligatorio per il Suo medico chirurgo oculista fornirLe tutte le informazioni sul trattamento chirurgico e laser che Le viene proposto, sui possibili risultati attesi e sugli eventuali rischi connessi a qualsiasi procedura chirurgica o laser e nella fattispecie proprio al Suo Intervento di cataratta eseguito con tecnica assistita da laser a femtosecondi (FEMTOCATARATTA).

La Sua firma apposta in calce a questo MODULO di CONSENSO all’INTERVENTO CHIRURGICO DI CATARATTA ASSISTITA DA FEMTOSECONDI sarà la conferma per il Suo medico chirurgo oculista di essere riuscito ad illustrarLe dettagliatamente la patologia da cui Lei e’ affetto , la tecnica chirurgica e parachirurgica laser, le eventuali complicanze , di averLe fornito tutte queste informazioni in maniera che Lei ritiene sufficiente, adeguata e comprensibile e di aver soddisfatto ogni Sua ulteriore domanda.

La firma di questo Modulo di consenso naturalmente non solleva il Suo medico chirurgo oculista dall’obbligo deonologico e professionale di diligenza, perizia e prudenza.

 

Il sottoscritto signor/signora . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . con l’apposizione della sua seguente firma che riconosce autografa, conferma di aver ricevuto il presente modulo di consenso e documento informativo, di aver ricevuto tutte le spiegazioni richieste al Suo medico chirurgo oculista ed al suo team chirurgico nella data riportata in calce

 

 

Data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

 

Firma. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

  

Firma e timbro dell’oculista che ha fornito le informazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

 

 

ATTO DI CONSENSO 

 

Il sottoscritto Signor/ signora . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

CF: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Documento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . N°  . . . . . . . . . . . . . . .

Rilasciato da . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . il . . . . . . . . . . . . . . . 

Affetto da opacizzazione o alterazione del cristallino   ( C A T A R A T T A )

 

OCCHIO DESTRO                                                                OCCHIO SINISTRO 

. . . . . . . . .                                                                            . . . . . . . . .               

 

dichiara in piena coscienza 

- di aver fornito ai sanitari tutte le informazioni relative allo Suo stato di salute oculare e generale attuale e pregresso, nonché tutte le informazioni sulle terapie oculari e generali in corso e pregresse

- di essere stato informato sulla dotazione tecnico-professionale della struttura sanitaria dove sarà sottoposto ad intervento chirurgico operato e che, se in corso d’intervento si realizzasse una delle rarissime complicanze autorizza ed acconsente sin d’ora al ricorso ad altro tipo di anestesia ( locale o generale), e se l’anestesia generale questa non fosse eseguibile presso la struttura sanitaria dove verra’ effettuato l’intervento chirurgico di cataratta assistita da laser a femtosecondi, anche diventasse necessario disporre il trasferimento in ambiente Ospedaliero mediante ambulanza

- di aver ricevuto una completa spiegazione verbale e per imaging del modulo di informazione e consenso a questa procedura chirurgica di femto- cataratta sulle finalita’ terapeutiche , lo scopo e sulla natura dell’intervento dicataratta assistita con laser a femtosecondi.

- di aver pienamente compreso tutte le informazioni che Le sono state fornite sulla evoluzione naturale della Sua malattia, sulle conseguenze, sui rischi e sulle possibili alternative terapeutiche e di condividere i possibili vantaggi e gli eventuali rischi o svantaggi derivanti dal trattamento

- di aver ricevuto dal Suo medico chirurgo oculista responsabile del trattamento chirurgico e para-chirurgico laser ulteriori chiarimenti sui seguenti punti:

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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- di essere informato sull’obbligo di osservare le prescrizioni postoperatorie e sulle conseguenze derivanti dalla Sua negligenza nell’osservanza di dette prescrizioni

- di essere stato correttamente informato sul Suo obbligo di sottoporsi ai regolari controlli postoperatori programmati e sulle conseguenze derivanti dal mancato rispetto del calendario le visite oculistiche di controllo programmate

- di aver letto e compreso perfettamente tutto ciò che le è stato a lungo e dettagliatamente spiegato ed illustrato

- di aver ricevuto il modulo di Consensi e tutte le informazioni relative al suo intervento Chirurgico sin dalla data. . . . . . . . . . . . . . .  e di aver avuto tutto il tempo che Lei abbia ritenuto sufficiente necessario per comprendere, riflettere e pertanto 

concede liberamente ed in pieno possesso delle Sue capacita’ mentali il Suo atto di CONSENSO all’intervento di cataratta assistito con laser a femtosecondi  (F E M T O C A T A R A T T A ) in 

 

OCCHIO DESTRO                                   OCCHIO SINISTRO

. . . . . . . .                                           . . . . . . . . .

   

e autorizza il Suo Medico Chirurgo Oculista . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . e la sua l’equipe chirurgica

  • alla eventuale conversione dall’anestesia topica alla locale sino alla anestesia generale e, se necessario, anche il trasferimento ad altra struttura OSPEDALIERA adeguatamente attrezzata con ambulanza
  • ad effettuare tutte le ulteriori terapie che si rendessero necessarie durante o a seguito dell’intervento
  • ad effettuare durante l’intervento chirurgico tutte le variazioni necessarie, anche in riferimento a tutti i materiali utilizzati inclusi quelli “impiantabili”  

 

 

Data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

 

Firma del paziente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

 

Firma leggibile di chi riceve il presente documento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

  a cura di LUIGI MARINO MD PhD

Consigliere Nazionale Associazione Italiana Medici Oculisti

Data pubblicazione: 27 giugno 2014 Ultimo aggiornamento: 03 luglio 2014

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