Tvp a 22 anni

Salve, sono una ragazza di 22 anni..il 13 dicembre scorso sono stata urgentemente ricoverata a causa di una TVP nella vena poplitea della gamba sinistra.
Ho fatto una terapia di eparina per 10 giorni circa e da una settimana assumo coumadin 5 mg.
Premetto che nel giugno '07 la proteina s funzionale era 42%, e dovrebbe essere da 50% a 130%.Inoltre nell'aprile '08 il valore del DRVVT era di 1.70 ratio e la proteina s libera di 69 %.
Tengo a precisare che non ho mai fatto uso di pillola, tra l'altro altamente sconsigliata in quanto nel '97 mi fu riscontrata una piastrinopenia autoimmune, con terapia deltacortene e da 3 anni ho la conta piastrinica nel limite della norma.
Aggiungo inoltre che sono un militare..potrebbe essere un trauma causato ad un eccessivo sforzo fisico o è una predisposizione? Come si previene la TVP?Come si cura il deficit DRVVT?
Sono troppo terrorizzata, sto vivendo con la paura che prima o poi mi venga riscontrata un'embolia polmonare..
in attesa di una sua risposta, la ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti, Tatiana
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Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
L'embolia polmonare consegue alla trombosi profonda se questa viene misconosciuta e trascurata, allora i frammenti di trombo fluttuante si staccano e finiscono nel polmone.

Con i suoi precedenti questa ipotesi sara' sempre la prima cosa che i curanti vorranno escludere. Nel frattempo si fa prevenzione, che funziona molto bene, con il coumadin. Normalmente si fa un periodo di sei mesi con l'anticoagulante e poi si valuta se sospenderlo.

I suoi valori bassi di PS (42%) suggeriscono una possibile carenza congenita, a quel punto bisognava fare tutto lo screening e cioe' non solo LAC ma anche antitrombina, proteina C, resistenza alla PC attivata e poi ricerca di antifosfolipidi e mutazioni del fattore V e II. Eventualmente anche omocisteina e MTHFR, che pero' incidono piu' sulle arterie.

Adesso i test genetici e la ricerca degli antifosfolipidi sono fattibili, mentre per avere valori attendibili degli altri parametri coagulativi occorrerebbe sospendere l'anticoagulante, cosa non consigliabile.

Sia una protratta immobilita' in condizioni di seduta costretta, sia un eccesso di sforzo fisico con compressione muscolare sui vasi, possono ostacolare il ritorno del sangue, e il sangue fermo e' un sangue che tende a coagulare.

L' allungavento del DRVVT (Anticoagulate lupico) va rivalutato per capire se si conferma, se e' isolato o se rientra in un piu' ampio quadro autoimmune tipo Lupus.


[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
La ringrazio per avermi risposto,
secondo lei dovrò vivere con il terrore o esistono dei controlli periodici affinchè si può dedurre la presenza di un trombo?Quanto è pericolosa questa patologia in gravidanza?Cosa può comportare?Esiste una terapia che possa stabilizzare la proteina s e DRVVT?
in attesa di una sua risposta, la ringrazio di cuore.
[#3]
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
Si' esiste un esame che quando e' negativo, esclude la presenza di embolia polmonare, si chiama dosaggio del D-Dimero.

Pero' non e' che uno fa abitualmente il D-Dimero tutti i mesi a scopo scaramantico, lo si fa in presenza di dispnea o altri sintomi.

Il rischio in gravidanza dipende dalla natura del suo problema trombofilico, magari il deficit e' lieve ed e' stato accentuato dal suo tipo di attivita', allora la gravidanza potrebbe andare via liscia, oppure lei ha una sindrome da antifosfolipidi e allora si dovra' fare prevenzione con eparina per evitare non tanto danni a lei mamma, quanto alla placenta (= aborti), cioe' dipende tutto dall'inquadramento del suo caso in un centro trombofilie.

In caso di deficit di proteina S non c'e' niente da fare, per il test DRVVT bisogna vedere se e' un anticoagulante circolante (magari si attenua da solo) o un deficit di fattore X, in generale comunque non ci sono cure, esiste la prevenzione per evitare che il problema (che molti hanno e non lo sanno) dia luogo a episodi di trombosi acuta.



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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Buonasera, la ringrazio di cuore per la sua disponibilità.
Quindi lei crede che la mia patologia non sia gravissima e con dei peridici controlli posso tornare a vivere tranquillamente giusto?
La TVP viene definita come malattia transitoria?
Nell'arco di quanto tempo la vena si può canalizzare a tutti gli effetti?
Potrò continuare a marciare e a fare attività fisica?
Gli anfibi sono sconsigliati?
In attesa di un suo consulto, la ringrazio infinitamente
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Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
1) in realta' non lo so com'e' la sua situazione perche' non ho il quadro completo degli altri fattori di rischio (PT, PTT, fibrinogeno, AT, APCR, mutazione V e II, aCL, ANA ecc.).

2) la TVP e' recente ma lei aveva gia' fatto esami relativi a questi problemi l'anno scorso e questa primavera. Come mai gia' allora aveva fatto tali esami non routinari? aveva gia' avuto altri episodi di trombosi?

3) una trombosi e' un episodio transitorio ma bisogna vedere se e' un fulmine a ciel sereno o se e' una puntata di una storia che va avanti.

4) ricanalizza in 2-3 mesi, e/o forma circoli collaterali.

5) se la TVP e' spiegata da circostanze eccezionali (immobilita' protratta, anfibi cosciali e fibbie varie tirate alla morte ecc., oppure al contrario, dopo uno sforzo estremo) allora forse ci si puo' convivere nonostante il suo mestiere e anzi una attivita' fisica regolare tiene in movimento il sangue ed e' giovevole.

6) Ma se questo episodio di TVP deriva da trombofilia ed e' insorta in benessere, oppure e' una recidiva, allora per profilassare embolie polmonari e trombosi cerebrali e' raccomandata una terapia anticoagulante orale a lungo termine, e ne' la trombofilia (lieve o meno lieve), ne' la terapia anticoagulante, vanno molto d'accordo con una persona professionalmente esposta a strapazzi fisici e rischio di ferite.


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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
La ringrazio per avermi risposto nuovamente.

Già avevo eseguito esami relativi a questo problema in passato,in quanto, avendo problemi di piastrinopenia autoimmune decisi di eseguire dei controlli generici.
Le premetto che non sono mai stata affetta da nessun tipo di trombosi.

Gli esami eseguiti sono:

27/06/07
PROTEINA C COAGULATIVA 85 %
PROTEINA S FUNZIONALE 42 %
FATTORE V 95 %

07/03/08 (ESAMI ESEGUITI DALLA MIA EMATOLOGA DOPO AVER NOTATO LA CARENZA DI PROTEINA S)
APTT 33.5 sec
APTT pl.es/cont. 1.12 RATIO
PT 10.7 sec
PT pl.es./contr 0.95 RATIO
PTT 149
+ emocromo completo nella norma tranne:
.MCHC 35.2 gr/dl

02/04/08 (ESAMI ESEGUITI DALLA MIA EMATOLOGA)
KCT 1.23 ratio
DRVVT 1.70 ratio
PROTEINA C 79 %
PROTEINA S LIBERA 69 %

15/11/08 (MENO DI UN MESE DALLA TROMBOSI)
tempo di protrombina 107,00 %
I.N.R. 0.96
a.P.T.T. 32 sec.
tempo di tromboplastina parziale attivata ratio/aptt 0.96
+ emocromo completo nella norma tranne
. MCH 32,0 pg
. RDW 11,1
.CREATINCHINASI 210 U/l

.Durante la degenza in ospedale il medico mi disse che l'unico valore al di sopra della norma era LAC
.Attualmente assumo soltanto 1/4 di coumadin

Per 13 anni sono stata affetta da piastrinopenia autoimmune, da pochissimo tempo ho la conta piastrinica nel limite della norma,qual'è il nesso tra 2 patologie opposte?
Come si può essere affette sia dall'una che dall'altra patologia anche se sono opposte?

In attesa di una sua risposta la ringrazio di cuore per la sua disponibilità, ma mi creda lei mi è di grande aiuto..
In fede, Tatiana
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Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
Io vedo piastrine a 149 che sono al limite inferiore della norma. Una piastrinopenia clinicamente interessante implica numeri nettamente inferiori. Se ha avuto per anni 120-150 mila piastrine e adesso le ha 150-180 non e' un gran cambiamento, mentre se fosse passata da 50.000 a 250.000 allora si' la "guarigione" indicherebbe che e' cambiato qualcosa (in meglio, almeno per questo parametro).

Anche se fosse una vera piastrinopenia, "piastrinopenia" non esclude "trombosi venosa" in quanto le piastrine influenzano soprattutto emorragie e trombosi arteriose mentre i problemi plasmatici operano soprattutto sulle vene.

Esiste una patologia che potrebbe spiegare sia le piastrine basse sia il LAC positivo = DRVVT allungato, ed e' il lupus, che per la diagnosi richiede la postivita' degli anticorpi antinucleo e altri fatti che qui mancano (anemia, VES stabilmente alta, artriti e/o vasculiti cutanee).

In generale i suoi dati non indicano carenze gravi, quindi mi sento di rassicurarla, ripetendo pero' che lo screening deve essere completo prima di poter fare affermazioni impegnative.

Il dosaggio di coumadin varia tantissimo da persona a persona, piu' che la dose importa guardare il risultato, che si misura con un esame del sangue chiamato INR.

Occorre regolare la dose affinche' l' INR risulti vicino al target desiderato, io nel suo caso mi accontenterei di valori di INR attorno a 2.

[#8]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Salve, intanto la ringrazio per aver rinnovato la sua risposta.

Circa 10 anni fa ho avuto un calo delle piastrine fino a 25 x10^3/ul. Nello stesso arco di tempo fece le analisi anche la mia famiglia e risultò che mia madre e mio fratello avevano piastrine leggermente basse, mio padre no.Attualmente mio fratello ha 120 X10^3/ul piastrine, mia madre non glielo sò dire in quanto è venuta a mancare.
Stamattina ho ripetuto l'emocromo che è nella norma tranne:
.RDW 10.7
.PIASTRINE 128;
e i valori della coagulazione, nella norma tranne:
.APTT 42
.TEMPO DI PROTROMBINA 30
.FIBRINOGENO 422.
Per questa settimana devo continuare ad assumere 1/4 di coumadin 5.
L'ematologo sostiene che la causa della TVP potrebbe essere un ipotetico calo della vitamina k e crede che il mio sia un problema fisiologico.
Come trova il mio quadro clinico?
Posso, con l'assunzione di coumadin 5, completare l'ultima dose del vaccino anti epatite b,(engerix)a febraio?
La ringrazio di cuore per la sua disponibilità non indifferente.
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Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
Assumendo coumadin e' normale che la protrombina si allunghi, ma non si guardano i secondi, si guarda l' INR, nel suo caso deve stare fra 2 e 3.

Il fibrinogeno e' irrilevante, il PTT puo' risentire della terapia cumarinica ma anche dipendere dalla presenza del LAC, va quindi giudicato lontano dalle terapie.

Le carenze di vitamina K riducono si' la sintesi di PC e PS ma anche dei fattori della coagulazione e in condizioni stabilizzate alla fine prevale la ipocoagulabilita' (come si osserva ad. es. nei gravi epatopatici).

Una giovane sana non ha motivo di essere carente di vit. K e se anche lo fosse, allora sanguinerebbe, non trombizzerebbe. Per converso un eccesso di vitamina K non promuove trombosi, perche' la vitamia K puo' limitare la sintesi dei fattori, ma non puo' accelerarla. Infine, consideri che con il Coumadin, noto anticoagulante, stiamo producendo proprio una "carenza artificiale" di vitamina kappa, con finalita' antitrombotiche.

Sulle piastrine stiamo a vedere, da un lato sono "materiale di consumo" (salgono e scendono) e dall'altro esiste un discreto grado di individualita' nel loro livello a riposo (c'e' chi di base le ha sempre a 150 e chi le ha sempre a 350).

Il coumadin non ostacola l'ultima dose di vaccino, l'ago e' molto sottile e la possibilita' di piccoli ematomi nel braccio e' remota. Schiacci bene il cotone dopo la puntura.


[#10]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Buon pomeriggio. La ringrazio per la sua notevole chiarezza.
Quindi posso tranquillamente completare il ciclo vaccinale anti epatite b?
Per quanto riguarda il mio attuale quadro clinico, l'ematologo intende continuare la terapia con coumadin 5 (facendo le analisi del sangue ogni settimana)minimo per tre mesi,quindi terminare la terapia solo dopo aver ottenuta la remissione della patologia. Terminata la terapia,nel caso in cui dovessi riscontrare di nuovo la TVP intende somministrare l'anticoagulante a vita. Secondo lei, terminata la terapia, posso rischiare che la TVP torni di nuovo? Nel caso recente nella sfortuna sono stata "fortunata" ad accorgemi in tempo della presenza della trombosi,ma se in futuro non sarà così?Se me ne accorgerò in presenza di embolia polmonare?Se dovessi riscontrare trombosi cerebrale??Posso secondo lei correre un rischio così elevato? Mi perdoni ma credo di essere nel limite della depressione..ho paura di morire così giovane..non riesco più a vedere un futuro.

In attesa di una sua risposta, la ringrazio anticipatamente,

CORDIALI SALUTI

[#11]
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
La terapia anticoagulate va mantenuta non solo tre ma anche per 6 mesi, in compenso non e' necessario controllarsi tutte le settimane, se l' INR va bene i controlli possono essere via via dilazionati (ogni 2, 3, 4 settimane).

Se dopo sospeso il coumadin, la TVP recidiva, eh beh allora si' la terapia va ripresa e mantenuta a vita. Pero' diventa una abitudine, uno non ci fa piu' caso. Per valutare le probabilita' che recidivi o meno, ripeto (e poi smetto) che occorre una profilatura di tutti i fattori di rischio in un centro trombosi o analogo.

Infine: la TVP fa male, gonfia, non passa inosservata. L'embolia polmonare e' possibile se uno sottovaluta i sintomi (dolore, gonfiore) e lascia passare i giorni e lascia crescere il trombo e il trombo si stacca. Se uno lo sa, va subito in PS, eparina, e l'embolia polmonare resta lontana.

La trombosi cerebrale e' tutt'un'altra cosa (nel cervello degli anziani si occludono le arterie) e a lei non le viene.

Su con la vita! Se tutti quelli con un episodio di trombosi alle gambe dovessero deprimersi, riaprirebbero tutti i manicomi, e non basterebbe ancora :-)










[#12]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Buonasera,
la ringrazio per la sua disponibilità.
Prenderò in considerazione tutti i suoi consigli che per me sono preziosi. Le farò sapere come si evolverà il mio quadro clinico nei prossimi controlli.
Grazie infinite,

CORDIALI SALUTI
[#13]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Buonasera,
finalmente posso dirle la mia dagnosi finale in quanto ho consultato direttamente la mia ematologa che mi segue da 13 anni.
Dal 1995 sono affetta da piastrinopenia autoimmune,ora la conta piastrinica è nel limite della norma.
Nel marzo 2008 mi è stata riscontrata una omozigosi per la Metilentetraidrofolato reduttasi (MTHFR C677T) ed una sindrome da anticorpi antifosfolipidi.E' opportuno un attento monitoraggio del livello sierico dell'omocisteina al fine di instaurare, se necessario,un trattamento con acido folico, piridossina cloridrato e cianocobalamina.
La dott.ssa mi ha dato adirittura il modulo per l'esenzione del ticket.
Sarebbe così gentile da dirmi quanto è alto il rischio di riscontrare di nuovo una trombosi?
Secondo lei potrei assumere un anticoagulante a vita?
E' una patologia irreversibile?
Posso rischiare di riscontrare di nuovo una TVP?
Non potrei prendere un anticoagulante a vita?
E se dovesse essere cerebrale?O se non mi dovessi accorgere in tempo e mi dovessero riscontrare un'embolia polmonare?
E'molto grave?Addirittura la mia ematologa l'ha definita rara..
la prego mi aiuti..non so più che pensare..
In attesa di una sua risposta la ringrazio di cuore
[#14]
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
Il rischio di trombosi e' certamente superiore a quello della popolazione generale, dato che un episodio c'e' gia' stato. Ma e' un rischio probabilistico (nel suo sacchetto, su 100 biglie, quelle nere non sono una o due ma tre o quattro. Lei ogni anno ne estrae una. Quante probabilita' ha di estrarre la biglia nera?) e sul caso singolo non si possono chiedere profezie.

La sindome da antifosfolipidi, se accertata, suggerisce di effettuare la profilassi anticoagulante contro le recidive (coumadin) a tempo indeterminato.

Senza fare prima una trombosi (e la trombosi viene prevenuta dal Coumadin)l'embolia polmonare non viene. La trombosi al cervello -repetita juvant- e' diversa, e' arteriosa, viene agli anziani e comunque viene prevenuta sia dalla terapia con coumadin sia dalle medicine che le hanno indicato (folati ecc. per abbassare l'omocisteina, se l'omocisteina fosse alta: la mutazione e' comune e non porta automaticamente a conseguenze).



[#15]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
La ringrazio per avermi risposto,
come mai la sindrome da fosfolipidi consiglia di fare una terapia anticoagulante a vita?
Teoricamente sarei affetta da due diversi deficit?
In 22 anni ho sempre rischiato di avere una tvp(nel senso ci si nasce con questi deficit)o possono nascere nel tempo?
L'ematologa mi ha detto che le piastrinopenie autoimmune vanno seguite nel tempo(anche se risolte)perchè potrebbero essere la causa della tvp, in un certo senso è come se già sapeva che avrei riscontrato questi deficit anche se a distanza di 13 anni.
E' possibile che in futuro sia la sindrome da fosfolipidi che la Metilentetraidrofolato reduttasi (MTHFR C677T)tornino nella norma?

La ringrazio per la sua disponibilità
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