Depressione e ansia per rottura sentimentale, cura adeguata?

Buongiorno, sono un ragazzo di 33 anni, vi racconto la mia storia.
Da circa 3 settimane sono stato lasciato dalla ragazza con cui mi stavo frequentando da 2 anni, un bel rapporto, fatto di alti e bassi ma molto coinvolgente per entrambi.
La rottura è arrivata quasi inattesa e mi ha fatto sprofondare in uno stato depressivo molto forte, ho perso l'interesse per qualsiasi cosa, non riesco più a concentrarmi sul lavoro (lei lavora nella mia stessa azienda), mangio pochissimo e con grosse difficoltà e ho perso 6 kg.
La mia mente è ossessionata dal pensiero di lei tutto il giorno, dalla mattina quando mi alzo alla sera quando vado a letto non riesco a distogliere la mente da quello che possiamo aver sbagliato, ho perso il sonno, mi sveglio fradicio di sudore tutte le notti e ho una paura terribile di non essere più in grado di prendere il controllo della mia vita. Ho un lavoro che mi ha sempre appassionato e che mi ha sempre dato soddisfazioni ma ora non riesco più a fare nulla.
Da 7 mesi per vicende sempre legate a una vecchia rottura sentimentale per la quale mi sto ancora portando dietro tutta una serie di sensi di colpa vado a parlare con uno psicoterapeuta che mi ha suggerito una visita da uno psichiatra, per farmi prescrivere dei farmaci per cercare di risolvere almeno in parte la mia situazione.
All'incontro dopo aver spiegato il mio stato il dottore mi ha prescritto Sereupin 20 (1/4 x 4 giorni, 1/2 per 10 giorni e poi 1 pastiglia intera), alla bisogna poi 15 gocce di Xanax e Sonilnox per dormire.
Ad oggi sono all'ottavo giorno di cura con il Sereupin e di solito prendo 5/6 gocce di Xanax al mattino e al pomeriggio, ho uno stato di ansia costante, forte sudorazione e battito cardiaco accelerato, lo psichiatra mi ha detto che sono degli effetti transitori e di calare di nuovo a 1/4 di pastiglia per 4 giorni per poi tornare a mezza.
Mi ha parlato di depressione reattiva, ma quello che mi preoccupa è che mentre per le altre rotture che ho attraversato non ho mai avuto bisogno di aiuti questa volta non riesco a uscirne e ogni giorno è peggio del precedente.
Vi chiedo quindi se la cura che mi è stata prescritta può essere coerente con la mia situazione , non voglio perdere la lucidità soprattutto per il lavoro che mi richiede quotidianamente uno sforzo creativo.
Quando assumo lo Xanax mi sento un po' intontito , mi calano le palpitazioni ma non mi sento completamente padrone di me.
So che la paroxetina impiega almeno 3 settimane a dare i primi risultati, ma questi risutati in cosa consistono? Io vorrei solo dimenticare tutto e ritrovare la voglia di vivere.
Infine vi chiedo un'ultima cosa, forse banale, ma gradirei avere una risposta in merito, la ragazza che mi ha lasciato da circa un anno è in cura con Effexor e lo psichiatra mi ha detto che in parte il farmaco potrebbe aver contribuito alla rottura perchè potrebbe rendere le persone più ciniche e decisioniste, è vero? Sarebbe una magra consolazione ma almeno non mi addosserei tante colpe.
Grazie
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.7k 52
Gentile utente,
in effetti il farmaco in questione può necessitare di alcuna settimane per conseguire i suoi obbiettivi terapeutici,sempre a partire dal momento in cui assume la dose terapeutica.Tenga conto che le è stato consigliato un approccio graduale per ovviare alla possibilità di effetti collaterali quali ad esempio un certo aumento di ansia,che si presentano particolarmente nei primi periodi di cura.
Essendo la dose terapeutica media quella di 20 milligrammi dovrà cominciare a contare il tempo di latenza da lì.
Per quanto concerne la sua ragazza è esperienza comune che gli antidepressivi possano dare una certa anestesia affettiva,ma quanto questa,se c'è stata,abbia influito sulle vostre vicende di coppia,o se vi siano state altre dinamiche che non cita è un
problema che probabilmente necessita un approfondimento a sè.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani

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