Alopecia femminile

Alopecia anrogenetica femminile.

Circa 9 anni fa, all’età di 19 anni, in seguito ad un’abbondate caduta di capelli mi è stata diagnosticata una alopecia androgenetica, purtroppo, ereditata da mia nonna materna.

Ho effettuato analisi specifiche e non sono state riscontrate anomalie ormonali.

Da anni assumo minoxidil, prima Diane poi Belara, e integratori specifici.

Oggi i miei capelli sono estremamente migliorati, a dir poco rinati: più forti, folti, lucenti, dal diametro maggiore.

Però, essendomi sottoposta a numerose visite dermatologiche e avendo sentito pareri medici discordanti fra loro vorrei finalmente fare un po’ di chiarezza.

1) Un lavaggio frequente, fatto con shampoo delicati acquistati in farmacia, può danneggiare il capello?
2) Quali prodotti cosmetici sono indicati nel trattamento per la salute del capello? (es. oli al posto di shampoo).
3) Una maschera svolge realmente funzione protettiva?
4) Come devo comportarmi per proteggere i capelli dagli effetti negativi del sole nei mesi estivi?
5) Ci sono nuove terapie più indicate rispetto a quella che sto seguendo?
6) La lunghezza del capello influisce sulla sua salute?


Vi ringrazio molto.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
gentile utente,

La FPHL (Female Pattern Hair Loss): termine che ingloba ad oggi tutte le problematiche relative al capello ed al cuoio capelluto nella donna, non può essere relegata solo a semplici e generici consigli:

difatti, a differenza di quanto accade per l'uomo, la donna può avere problematiche molto più complesse e variegate in grado di indurre o peggiorare una situazione geneticamente determinata pertanto non sempre la FPHL è ascrivibile alle stesse cause;

le valga nell'occasione conoscere e rispondo brevemente ad alcune sue domande alcune cose fondamentali:

1) i lavaggi anche frequenti non rovinano i capelli
2) il taglio del capello non influisce sulla salute del capello
3) la scelta della forma farmaceutica (oli, detergenti et cetera) non può avere valenza senza aver diagnosticato la condizione associata e pertanto segue sempre e soltanto la visita diretta.

Le significo che ad oggi è possibile effettuare delle diagnosi e seguire l'andamento reale della terapia (miglioramento peggioramento rispetto al basale) mediante nuove tecniche di indagine digitali molto accurate e non invasive (come erano e sono il tricogramma ed il foto-tricogramma, che necessitano di strappi o rasature di piccole zone del capillizio) quali

- il calcolo del diametro del capello
- il calcolo dell'area locale

effettuabili anche durante la prima visita dallo specialsita dermatologo che effettua tale metodica.

tutto questo poichè è necessario, anche in base alle sempre crescenti aspettative dei pazienti , fornire delle risposte sempre più adeguate e più rapidi e concrete per chi soffre di un problema che anni fa veniva definito come "fato" e dichiarato come intrattabile.

Allo stesso modo e non mi stanco mai di affermarlo - diffidare sempre di chi prospetta da sedi non mediche rimedi miracolosi per i capelli..

Carissimi saluti
DOTT. LUIGI LAINO
SPECIALISTA DERMATOLOGO, ROMA

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

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