Congiuntivite allergica disperato!!!

Sono un ragazzo di 34 anni con alle spalle anni di congiuntivite allergica (graminacee, parietaria, cane, gatto, polvere e alternaria).
Per anni ho usato colliri antistaminici nei mesi che ne avevo più bisogno con risultati più o meno accettabili.
Da luglio 2011 nn avendo avuto nessuna miglioria con gli antistaminici mi sono rivolto ad uno specilista il quale mi ha prescritto terapia con betabioptal 2gg x oo 3 volte die poi 2gg x oo 2 volte die e infine 10 gg con 2 gg x oo 1volta die.
Durante questa terapia i risultati dal punto di vista allergico sono migliorati, il fatto è ke io sono un soggetto cortison responder, quindi ho avuto un attocco di glaucoma acuto curato in ps.
Dopo aver sospeso il cortisone immediatamnte, per circa 20gg ho monitorato il tono oculare ed ho fatto tutti gli accertamenti per il glaucoma (studio dell'angolo, pachimetria, goniometria, oct, campovisivo ecc ecc), x mia fortuna nn è uscito niente di particolare ( solo una cornea un po + spessa del normale 640 mcn) la pressione si è normalizzata però mi è ritornata la congiuntivite.
Ritornato dallo specialista mi ha dato una miriade di colliri per curare questa brutta cherato-congiuntivite con risultati negativi.
la terapia è la seguene
-visuglican coll 1gg x oo 4 volte die
-lotemax coll 1gg x oo 4 volte die
-opatanol coll1gg x oo 3 volte die
-voltaren coll 1gg x oo 3 volte die
-vigamox coll 1gg x oo 4 volte die x 1 settimana
- lacrime artificiali da usare + volte al dì.
- antistaminico x os.
Dopo 10 giorni di terapia i risultati sono pessimi anzì sono disperato xkè continuo ad avere sempre congiuntiva iperemica, prurito, senzazione di corpo estraneo ed ora ho anche la blefarite palpebrale.
L'oculista nn sà + cosa fare come ultima piaggia mi vuol rimettere il betabioptal e associare il timololo.
Io ho paura ke combimìniamo qualke casino con la pressione oculare VI ricordo ke durante l'attacco acuto di glaucoma la pressione misurata era in oo dx 48 mmhg e in oo sx 46 mmhg.
Vi prego datemi qualche consiglio su questo caso così diperato.
grazie
[#1]
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
mio caro amico
lei ha verosimilmente una congiuntivite primaverile di tipo giganto papillare.
bisogna affrontare questa patologia di concerto con un buon allergologo
io in genere prescrivo il cortisone solo per brevi oeriodi
naturalmente in casi come il suo ci vuole una valutazione clinica
a presto

le allego in copia il lavoro del collega ENRICO ROTONDO, che peraltro esercita dalle Sue parti

Con il termine congiuntivite si intende un processo infiammatorio a carico della congiuntiva, sottile membrana mucosa che riveste la parte anteriore del bulbo oculare (quella più esposta agli agenti esterni) e la superficie interna delle palpebre (congiuntiva tarsale).

La congiuntiva svolge una funzione protettiva nei confronti dell’occhio e insieme al film lacrimale consente lo scivolamento delle palpebre sulla superficie anteriore del globo oculare.

Anatomicamente, quando le palpebre sono aperte, la congiuntiva è a diretto contatto con l’ambiente esterno e, pertanto, può essere esposta facilmente a traumi, infezioni, stimoli irritativi che possono determinare l’insorgenza di un processo infiammatorio, la congiuntivite, che si manifesta con vari sintomi e segni, soprattutto lacrimazione, bruciore, prurito, sensazione di corpo estraneo, irritazione, arrossamento, secrezione, edema palpebrale.

Dal punto di vista clinico le congiuntiviti si distinguono in:

catarrali
sierose
purulente
membranose
secche
Dal punto di vista eziologico le congiuntiviti si possono classificare in:

Infettive ( virus, batteri, miceti)
Non infettive (reattive, traumatiche, allergiche)


La congiuntivite allergica
In particolare, le congiuntiviti allergiche sono condizioni frequenti (25-35% della popolazione) ricorrenti, talvolta occasionali, conseguenti ad una reazione ad allergeni stagionali o perenne.

Le congiuntiviti allergiche stagionali (SAC) rappresentano più del 50% delle congiuntiviti allergiche, sono provocate da allergeni stagionali, presenti cioè nell’aria quali pollini delle graminacee, della parietaria e di piante arboree. Molto spesso si associano a rinite allergica ed asma.

Queste sostanze entrano nell’organismo attraverso la pelle e le mucose e vengono in contatto con il sistema immunitario di una persona. Chi non ha problemi di allergia non è soggetto a nessuna reazione.

La SAC è una classica reazione di ipersensibilita di tipo I (IgE mediata) dove gli allergeni si legano con IgE specifiche presenti sulla superficie dei mastociti localizzati al livello congiuntivale, innescando un meccanismo che porta all’attivazione (degranulazione) delle mastocellule, con il conseguente rilascio dei mediatori vasoattivi in esse contenuti, ed allo scatenarsi della reazione allergica. Studi hanno dimostrato un aumento di IgE nelle lacrime e nel sangue ed un aumento degli infiltrati eosinofili a livello congiuntivale.



Sintomi
I pazienti lamentano: prurito oculare e perioculare, lacrimazione, fastidio alla luce (fotofobia), bruciore, sensazione di corpo estraneo, associati a segni caratteristici quali: edema palpebrale, chemosi, iperemia congiuntivale, ipertrofia papillare a livello della congiuntiva palpebrale, secrezione inizialmente chiaro/trasparente (fase acuta) e successivamente denso/fibroso (fase cronica).

Le congiuntiviti allergiche sono perenni quando sono legate all’ipersensibilità di una persona nei confronti degli acari della polvere o dell’epitelio di animali domestici (per esempio i gatti),o muffe. La sintomatologia delle forme perenni è meno pronunciata rispetto alle stagionali ma sempre caratterizzata da prurito, lieve iperemia congiuntivale, bruciore, sensazione di corpo estraneo.



Diagnosi
La diagnosi si basa sull’anamnesi del paziente (diatesi allergica, contesto abitativo e lavorativo) e sull’evidenza clinica (presenza di sintomi e segni tipici delle congiuntiviti allergiche). Utile per la diagnosi risulta l’esecuzione di taluni test di laboratorio:

Il Prick test che consiste nell’iniezione superficiale cutanea di una piccola quantita’ di allergeni sospetti: il test risulta positivo se compare una reazione cutanea con arrossamento.
I test di provocazione congiuntivale che si effettuano ponendo a contatto della congiuntiva una piccola quantita’ dell’ allergene sospetto: se si tratta di quella giusta, l’arrossamento e il bruciore ricompaiono o si riacutizzano.
L’esame del liquido lacrimale che permette di individuare la presenza delle IgE specifiche dirette contro un particolare allergene.


Trattamento
Il trattamento consiste nella rimozione dell’ allergene responsabile e nell’uso topico di farmaci corticosteroidi, decongestionanti/antistaminici H1, stabilizzatori dei mastociti (sodio cromoglicato, nedocromile, lodoxamide), FANS e Lacrime artificiali.

Talvolta al trattamento locale può rendersi necessario associare una terapia sistemica con farmaci antistaminici o corticosteroidi.


LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

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