Mania ossessiva compulsiva

Salve, avrei un problema che mi causa svariati disagi, che reputo una mania ossessiva compulsiva. In pratica sento la necessità di tagliare o rimuovere i peli del viso fuori posto (sopracciglia, barba), per far si che siano simmetrici e precisi, e tendo a dare troppa importanza alla cosa, e ignorare questa "necessità" è abbastanza difficile. Da cosa potrebbe dipendere, è c'è un modo per far si che l'importanza della cosa si ridimenzioni come dovrebbe essere?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Se si trattasse di una compulsione, non ci sarebbe da capire da cosa dipende, ci sarebbe da curarla e risolverla.

Si è già rivolto a uno psicologo prima d'ora, oppure si trova ancora nella fase in cui preferirebbe risolversi da sé il problema?

Ha anche altri tipi di comportamenti ritualizzati che le catturano tempo e attenzione come questo, o direbbe che si tratta dell'unico che ha?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Tempo fa avevo fatto una visita psicologica, e mi hanno detto che un simile comportamente compulsivo, può essere dovuto a stress (aggravato dall'attuale disoccupazione dovuta alla crisi, come sta capitando a molti in questo periodo, ed a una vita sentimentale abbastanza fallimentare) e alla mancanza di stimoli particolari, che non essendoci non concentrano l'attenzione su cose più importanti. In effetti io sono d'accordo su questa diagnosi, visto che quando mi capita un interesse specifico, il disturbo pare che ha una regressione, anche se non scompare. Un altra cosa che ho è forse un senso di inadeguadezza e poca determinazione, che non mi spinge ad affrontare le cose come vorrei, come in questo caso. Da quello che ho capito dal consulto, in pratica parrebbe che il mio problema sia psicologico non fisico. In ogni caso mi pare che lo stesso problema si mostri anche in altri modi, ad esempio mi capita a volte di leggere la prima pagina di un libro, o di vedere l'introduzione di un film, varie volte, perchè sento come di non averla recepita bene, poi mi capitano cose come del tipo ci sono delle caramelle ad esempio e di doverne mangiare in numero pari, in particolare 10, non so perchè.
Se può essere d'aiuto per capire posso anche descrivere un po' il carattere, in effetti sono un po' ansioso e gli impegni che possono essere un esame, ecc... Mi fanno sentire eccessivamente sotto pressione e stressato. Altra cosa che subisco è che se in un determinato compito (che può essere un lavoro o anche una banale partita di calcetto) sento il supporto di altri riesco a far bene, mentre se non percepisco questo supporto, mi va tutto a rotoli. Il mio carattere poi è abbastanza emotivo e irascibile, e tendo a vedere come se ci fosse sempre un destino avverso che ride alle mie spalle perchè mi sembra che la sfortuna si accanisca sempre senza tregua, e la cosa quando sento in un qualsiasi campo di aver ricevuto un torto dalla sfortuna o da qualcuno di fisico, mi procura anche scatti irosi (il che mi capita sia per cose importanti, che per cose stupide come quando gioco ad un videogioco). Il chè per altro è pesantemente contrario alla mia natura dato che ho una sensibilità a volte anche eccessiva e mi sento pesantemente in colpa perfino se per sbaglio uccido un insetto. Questa sensibilità però la provo molto dentro ma non riesca a trasparire all'esterno, dato che mi si crea una sorta di corazza inconsapeve che mi fa appare come insensibile, sarcastico e con uno humor un po' pesante, e tra l'altro è anche questo che mi manda in malora le relazioni sentimentali, perchè non riesco ad aprirmi come vorrei.

P.S. Mi scuso per il poema ma volevo essere più preciso possibile, per far capire meglio.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Le preoccupazioni eccessive, anche per la precisione di non essersi spiegati bene, più il resto delle circostanze che descrive, possono essere sintomi d'ossessività.

Sarebbe perciò opportuno, se le sue "manie" la infastidiscono e se le sente come intrusive e disturbanti, che si facesse vedere da uno psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia.

"Dipende dallo stress" non mi pare una diagnosi precisa né valida, dovrebbe ricevere una valutazione accurata.
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Utente
Utente
Il problema è che come ho detto sono disoccupato ora e tiro a campare, anche il ticket delle visite mi è pesante, con tutte le spese che ci sono ogni mese da sostenere. Andare a pagamento poi proprio non posso permettermelo ora come ora, poi c'è anche il problema che quando prenoti una visita, spesso non ritrovi mai lo stesso medico e devi ricominciare la storia da capo, vedrò se riesco a fare un altra visita.
Da quello che ho scritto, in base a questi dati, che idea si è fatto? L'ossessività, è possibile risolverla o almeno conviverci meglio? Insomma io non mi sento folle, o altro e sono consapevole che questi problemi sono privi di importanza, eppure finisco per farmi condizionare, e provare ad ignorarli mi da un senso come di un animale che mi rosicchia il cervello per farmi fare queste cose. Come è possibile che una cosa che riconosco priva di importanza riesca lo stesso a condizionarmi? In attea di un altra visita, lei che consiglio mi darebbe, che mi può essere di qualche aiuto?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> sono consapevole che questi problemi sono privi di importanza, eppure finisco per farmi condizionare, e provare ad ignorarli mi da un senso come di un animale che mi rosicchia il cervello per farmi fare queste cose. Come è possibile che una cosa che riconosco priva di importanza riesca lo stesso a condizionarmi?
>>>

Perché le ossessioni consistono proprio in questo: pensieri intrusivi e disturbanti contro la volontà del soggetto e che resistono al tentativo di scacciarli. Anzi, più ci si prova, più le ossessioni crescono.

Nessun "consiglio" è possibile da qui. Un semplice consulto online non può essere in sostitutivo di colloqui e visite di persona.

L'ossessività si batte non a colpi di "consigli", ma curandosi nel modo corretto, ossia con psicoterapia e/o farmaci.

Mi sembra strano che il semplice ticket le sia pesante, anche se comprendo che i problemi economici possano essere più pressanti oggi che un tempo. Ad esempio qui in Toscana si pagano circa 18 € per un pacchetto di 8 sedute psicodiagnostiche o psicoterapia. Meno di così è difficile in qualunque altra parte del mondo.

Ad ogni modo solo lei può decidere se siano soldi ben spesi, per la sua salute.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le utente,
dallo storico delle sue richieste di consulto risulta che già due anni fa ci ha scritto cercando aiuto per questo disagio, come ha potuto verificare di persona il tempo da solo non è sufficiente ad affrontare la situazione. E' fondamentale che prenda coscienza di questa situazione e della resistenza a rivolgersi ad uno Psicologo, c'è un aspetto in particolare che le rende difficile questa scelta, a parte il condizionamento economico?
A Roma oltre alle ASL ci sono servizi offerti dai singoli Municipi per maggiori informazioni può consultare questo link:
http://www.laquartaonline.it/index.php?option=com_content&view=article&id=680:istituito-il-servizio-qti-ascoltoq-sportello-di-ascolto-psicologico-alle-problematiche-sociali&catid=52:dal-municipio&Itemid=64

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Utente
Utente
Beh c'è anche il fatto che non è che mi fa proprio piacere parlare di queste cose, ma alla fine una visita l'avevo fatta, anche se non ho risolto nulla. A me il medico aveva detto che non c'è un farmaco stile bacchetta magica che fa sparire all'istante queste cose, comunque mi aveva prescritto un ansiolotico, che l'unica cosa in cui mi ha dato è stanchezza.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
La terapia farmacologica andrebbe monitorata e valutata dallo specialista che l'ha prescritta.
Il colloquio con uno Psicologo-Psicoterapeuta non è una visita medica ma l'inizio di un eventuale percorso terapeutico che può partire affrontando eventuali perplessità o resistenze che lei può esprimere liberamente.
In ogni caso l'integrazione di terapia farmacologica e psicoterapia è consigliabile se indicata dai rispettivi specialisti.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
L'ossessività può portare alla sensazione che i problemi vadano in ogni caso risolti da soli:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html

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Utente
Utente
Ma per sua esperienza è una cosa curabile questo tipo di ossessioni? Nel senso seguendo una determinata terapia è possibile che questa sia rimossa completamente dalla mente?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Lei mi chiede di esprimermi su un caso (il suo) che non conosco, pertanto ogni parere che si può darle è solo ipotetico.

In generale è possibile uscire completamente dalle ossessioni, curandosi, ma per sapere se nel suo caso è possibile deve farsi vedere.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
La psicoterapia non rimuove nulla, al contrario migliora la consapevolezza e facilita l'accesso alle risorse personali, avviando un processo di cambiamento.
I pensieri ossessivi possono avere per ogni persona una diversa funzione quindi non c'è un iter terapeutico prestabilito, si tratta sempre di un intervento individualizzato