Simmastia. Solo un difetto estetico e non funzionale?

Salve a tutti.
Sono una depressa cronica.Soffro enormemente fin da quando ero bambina.Ho tentato il suicidio più volte,finendo anche in ospedale.Non ho mai accettato la mia vita,piena di problemi familiari,né me stessa.Il mio riflesso nello specchio mi faceva schifo.Utilizzai dei soldi lasciatimi da mia nonna alla sua morte per sottopormi ad una mastoplastica additiva all'estero,in quanto economica.Il risultato è stato orribile.Essendo sotto assicurazione,mi rioperarono a spese loro,ma la situazione non è cambiata.Il chirurgo non sapeva neanche cosa avessi.Dopo 3 anni ho scoperto,grazie a continue ricerche,di avere un gravissimo caso di simmastia.Le due protesi convergono al centro,sono fastidiose,dolorose durante lo sport,i reggiseni non riescono a sostenermi le mammelle a causa della loro forma peculiare e queste,quindi,scendono di molto.Sono già troppo basse,in tutta la parte inferiore ho praticamente perso la sensibilità.Quando lavoravo e dovevo cambiarmi nello spogliatoio,ero sempre imbarazzata.D'estate è un incubo,devo sempre mettermi due magliette per coprire la scollatura.Non posso permettermi di avere una relazione,perché non voglio che qualcuno del quale io potrei innamorarmi,mi veda schifosa.Mi sono operata per potermi vedere bella,ma ora faccio più schifo di prima.Quest'estate ho contattato un bravo chirurgo ricostruttivo ma, alla seconda visita in ospedale,un medico della sua commissione ha detto che il mio era un problema "puramente estetico,non funzionale" e che non potevano operarmi in ospedale.Sono stata a letto per giorni dopo di ciò.Il chirurgo mi disse,dal momento che il suo collega mi negò l'operazione,che sarebbe stato disposto ad operarmi privatamente,ma che avrei dovuto pagare almeno 3 volte tanto il costo di una mastoplastica additiva.Sono disoccupata,nel conto ho 9€ e questi due seni attaccati,fastidiosi,mostruosi,scomodi,mi stanno distruggendo la vita.Partivo da una prima scarsissima,in quanto metto grasso solo nella parte inferiore del corpo, il mio petto è ossuto. Le protesi sono state messe in modalità dual plane.Mi è stato detto che erano troppo grandi,ma la loro grandezza è in armonia col resto del mio corpo.Io credo che protesi della stessa capienza ma più strette e,soprattutto,applicate più in alto (me le ha messe praticamente sullo stomaco) non avrebbero portato a questo.Ho bisogno di sapere se la mia simmastia,con i miei precedenti di grave depressione,possono portarmi ad essere operata a carico del SSN in qualsiasi struttura d'Italia.I soldi per viaggiare posso farmeli prestare,ma per operarmi non ci arriverò mai.Possibile che,per un errore chirurgico,io debba pagarne le conseguenze per sempre?Mi odio,non ce la faccio più.Per me è un problema funzionale.Come fa a rientrare nell'estetica se,per ovviare a questo problema,bisogna usare delle protesi di tessuti per ricostruire i miei lacerati?Se questo problema aggrava i miei disagi psicologici?La depressione è classificata come handicap..due pesi e due misure?
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Dr. Sabino Mauro De Nigris Chirurgo generale, Chirurgo plastico 26 3
Gentile signora, mi spiace doverle confermare quanto asserito dal collega che ha interpellato.
Io lavoro in Lombardia, dove dopo fatti specifici occorsi alcuni anni fa, è stata istituita una speciale "commissione per la chirurgia plastica" che ha stabilito i criteri per cui un intervento rientra nella rimborsabilità del SSN oppure no.
In assenza di fenomeni gravi locali, quali infezione, sieroma ecc, che mettono in pericolo la salute della paziente, TUTTI gli esiti di una mastoplastica additiva con finalità estetica sono a carico del paziente.
Non so come si comportino le altre regioni, ma lei ci ha già detto che in Lazio la situazione è analoga e in tempi di "tagli" come ora, dubito che le altre regioni facciano diversamente.
L'occorrenza dei problemi psicologici è stata molte volte utilizzata per ar pagare ai contribuenti interventi che avevano una sola valenza estetica, ecco perchè ora non è più ritenuta sufficiente.
Tra l'altro, avendo già trattato svariati casi analoghi, posso dirle che l'intervento (che poi spesso va effettuato in almeno 2 tempi chirurgici) è un intervento complesso e quindi la scelta del chirurgo è importantissima! Non basta trovarne uno "che lo fa con la mutua" bisogna prima di tutto trovarne uno che "lo sappia fare"!
Mi spiace non poterle dare buone notizie, sebbene abbia tutta la mia comprensione.

Dr. Sabino Mauro  de Nigris
Chirurgia Plastica ricostruttiva ed estetica

[#2]
Dr. Massimo Re Chirurgo plastico, Medico estetico 292 5 19
Mi dispiace signora e la capisco però, purtroppo, come le ha già detto il collega il SSN convenziona solo gli interventi per problemi funzionali e non estetici. La valutazione del chirurgo per qualsiasi tipo di intervento è importantissima, molte persone per risparmiare si affidano a dei chirurghi spesso incapaci ed i risultati sono disastrosi. Come è successo a lei, il prezzo che si paga alla fine è molto più alto in quanto bisogna rioperare. Inoltre la seconda/terza operazione è più complicata della precedente. La simmastia è una complicanza rara in seguito all'intervento di mastoplastica additiva e si può risolvere con una mastoplastica correttiva. Si dovranno rimuovere le protesi, suturare internamente le tasche mammarie, in modo da tenerle separate e, infine, sostituire le protesi. Ci sono chirurghi che danno la possibilità di finanziare l'intervento e forse, visto la sua situazione, saranno comprensivi e le faranno un prezzo più basso. Però ripeto: è fondamentale la scelta del chirurgo che deve essere specializzato in chirurgia plastica e di comprovata esperienza.
Distinti saluti,

Dr. Massimo Re
Specialista Chirurgia Plastica ed Estetica
info@massimore.com

Via Rasori 4 20144 - Milano
tel 338 8900926

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