Non riesco più a vivere

3 anni fa mi sono fidanzato con una ragazza. Mi sono reso conto che per me, l'unica ragione di vita era quella di avere una donna oppure quella di rincorrerla. Eppure prima di quest'ultima esperienza, ne ho avute altre negative con delle donne, ma sono sempre riuscito a superarle bene, uscendo, vedendo amici. Ora non funziona più. Finchè mi sentivo innamorato ero felice. Dopo 3 mesi mi lascia. Mi cadde il mondo addosso.
Ci siamo rimessi insieme.
Dopo un paio di mesi entro in depressione e non so ancora il motivo.
Tutto ad un tratto mi sembrava di non avere più sentimenti per la mia ragazza, questo mi buttò nel tunnel della depressione. Ma non so se sia veramente questo il motivo.
Fatto sta che dopo una serie di tira e molla ci lasciammo definitivamente.
A dicembre ci rimettemmo insieme, da li piano piano uscii dalla depressione. Per due anni tutto bene, anche se a volte avevo episodi di nervosismo ma sarà carattere mio. Ora lei mi ha lasciato. Non ho più una ragione di vivere. Non lavoro ancora. Sto cercando di diventare un fumettista ma non sono mai riuscito ad applicarmi con costanza. Ma senza lei adesso io non riesco più a dormire, a ridere. Non riesco a fare nulla. Mi sto facendo tante domane. Mi do la colpa per tutto. Dice che ero oppressivo, immaturo, non avevamo cose in comune. Dice che mancava anche l'attrazione sessuale già dall'inizio della storia. Ho colpa di tutto è ho perso l0unica donna che io ho mai amato e che mi ha mai voluto. Cosa faccio adesso? Non voglio più vivere e non so come uscirne. Vorrei tanto uscirne, non voglio più soffrire. Non voglio riprendere i psico-farmaci. A casa nessuno mi capisce. Mi dicono di reagire, di farmi forza ma io non ci riesco, non provo piacere neanche nel vedermi la roma, o fare altro che prima mi faceva stare bene. Come faccio perciò a distrarmi. Quando ero fidanzato lo sapevo, mi rendevo conto che la mia serenità era data solo dal fatto di essere fidanzato. Sapevo che tutto ciò che facevo nella mia vita era inutile. Giocare a pallone, uscire con gli amici andare al bar, tutte attività inutili, che mi davano soddisfazione solo perchè sapevo dentro di me, di avere la mia amata. Ora non c'è più e proprio come temevo adesso sono perso. Se ne può uscire? Aiuto per favore.La rivorrei con me, ma abbiamo fatto troppi tira e molla e non so se io voglia ricominciare da capo. Ma non coglio un altra donna, io voglio lei. Siamo fatti l'uno per l'altra. Se solo me la fossi tenuta più stretta.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazzo,
negli ultimi dieci giorni ci ha più volte riferito del suo malessere conseguente a questa separazione per Lei difficle da superare.
Il fatto è che a distanza si può fare ben poco per Lei e rischia così di perdere tempo prezioso, che avrebbe potuto impegare in modo più produttivo recandosi di persona da un collega della sua zona.
Potrebbe rivolgersi gratuitamente allo Spazio Giovani del Consultorio della sua ASL.
Cosa la frena dal farlo?


Saluti.


Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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[#2]
dopo
Utente
Utente
L'altra volta che andai dallo psicologo, avevo una speranza grande in fondo al cuore.
Avevo la mia donna. Non sapevo più se l'amavo o meno, ma volevo guarire dalla depressione per tornare felice con lei.
Ora so che lei non c'è più, perciò non ho uno scopo, una luce.
Poi quelli gratuiti non so se siano bravi.
Quelli bravi sono a pagamento e non so se posso permettermelo.
Perchè io a differenza degli altri non riesco a tenere a bada la mia ansia? Perchè? Non riesco a ripartire, a dormire.
Gli altri sempre tranquilli.
L'altra volta guarii grazie al ritorno della mia donna. Stavolta cosa farò?
Non fu lo psicologo ad aiutarmi un granchè
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<Ora so che lei non c'è più, perciò non ho uno scopo, una luce.
Poi quelli gratuiti non so se siano bravi.>>

Lo scopo, con o senza quella ragazza, dovrebbe essere quello di tornare a star meglio, superando la tristezza e l'ansia che ora occupano le sue giornate.
Naturalmente, come in ogni professione, ci saranno psicologi bravi e meno bravi sia nel servizio pubblico, sia privatamente: non si lasci influenzare da tale pregiudizio.


<<Perchè io a differenza degli altri non riesco a tenere a bada la mia ansia? Perchè? Non riesco a ripartire, a dormire.>>

Per questi disturbi potrebbe cominciare anche dal consulto con il suo medico di base, a cui potrebbe eventualmente chiedere consiglio su qualche nominativo di psicologi a cui potersi rivolgere.


Cordiali saluti.