Depressione maggiore con sintomi psicotici


Gentili dottori,

cercherò di descrivere meglio possibile il mio problema:
sono una ragazza di 31 anni. Da aprile a settembre ho avuto problemi con il mio compagno (stiamo insieme da 13 anni e 2 di convivenza). Nel momento in cui abbiamo deciso di separarci io sono entrata in crisi. All'inizio non riuscivo a mangiare e non dormivo oggi invece mangio e dormo anche più del dovuto (ipersonnia). Premetto che sono sempre stata una ragazza solare, altruista spontanea, attiva, ottimista, entusiasta della vita, che ha sempre fronteggiato qualsiasi problema. (anche diversi lutti in famiglia)
Oggi non sono più la stessa!!
Sembra che abbia perso in parte la voglia di vivere, non ho più nessun interesse per le mie passioni, dei miei familiari con i quali avevo un rapporto splendido non m'interessa molto, dei miei amici altrettanto, faccio fatica a prendere decisioni (prima mai successo!), mi sento vuota e non sò più chi sono.

Ho paure che prima non mi facevano nè caldo nè freddo, spesso ho sensi di colpa per cose futili che però mi fanno star male. Mai e poi mai avrei pensato di cadere in questo "stato" e non riesco a capire cosa mi sia capitato.

Sembra che la mia vita si sia capovolta nel giro di qualche mese.
Sinceramente è vero che la causa scatenante sia stata di carattere affettivo ma non riesco a capire come possa aver sconvolto tutti i pensieri e i comportamenti positivi che avevo prima.

Mi sono recata da un neurologo dato che cominciavo a fare pensieri suicidari e mi è stata diagnosticata una depressione maggiore con sintomi psicotici da curare con Sulamid 50 mg al mattino e Cymbalta 60 mg a pranzo.

Non capisco davvero cosa mi sia successo e se effettivamente sia solo depressione o possa essere un disturbo mentale. (cosa quest'ultima che è stata esclusa dal dottore con il quale sono in cura)

Attualmente vivo ancora con il mio compagno in quanto ha deciso di starmi vicino in questo momento di forte difficoltà però io continuo a chiedermi se tornerò mai quella di prima e se questo "periodaccio" finirà.

Avete dei consigli o suggerimenti riguardo il mio caso ?

Grazie per l'attenzione e cordiali saluti
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gnetile ragazza, le risposte terapeutiche migliori per questo tipo di problema si ottengono dall'integrazione della terapia farmacologica con quella psicoterapica.
HA pensato di affrontare un lavoro psicoterapico?

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Utente
Utente
Grazie per la velocissima risposta. Sì, ho pensato a un lavoro psicoterapico anche se nel mio caso non credo possa servire a molto. Sono sempre stata una persona riflessiva e mi sono sempre interessata per diletto alla psicologia. E' la prima volta che mi capita di "cadere" in depressione in quanto in passato ho sempre affrontato e superato da sola qualsiasi problema senza bisogno di ricorrere a psicoterapie che se non erro servono per dare strategie x superare i problemi/fobie. Io non ho paura nè di rimanere sola nè sento colpe in merito a questa storia sentimentale è che non capisco cosa mi sia successo e se la cosa si risolverà. Grazie ancora
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

lo specialista medico più indicato per trattare casi come il suo è lo psichiatra e non il neurologo, poichè la depressione non è un disturbo neurologico, ma psichico.

La psicoterapia è lo strumento utile a curare qualunque genere di disturbo mentale e di psicopatologia, e nel contesto della terapia il paziente impara anche a gestire e affrontare diversamente dal passato i propri problemi e punti deboli (per quanto l'insegnamento e la discussione aperta di strategie nel senso che intende lei riguardi solo alcuni orientamenti psicoterapeutici).

Anche se lei è da sempre appassionata di psicologia questo non significa che non le serva un aiuto professionale esterno per capire cosa le sta succedendo, e per riuscire a gestire e superare il dolore per il lutto che sta vivendo e che ha scatenato in lei un profondo malessere.

Ci può spiegare come mai è finita la vostra storia?
E' stata lasciata da lui? C'è un'altra donna?

Vorrei inoltre chiederle cosa sostanzierebbe la qualità psicotica della sua forma depressiva.
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Utente
Utente
Gentile Dott.ssa,
Avrei voluto rivolgermi a uno psichiatra ma il neurologo che mi ha preso in cura mi ha detto che non c'è differenza fra le due figure per curare ciò che ho io.

La mia storia non è ancora finita in quanto conviviamo ancora dato il mio malessere. Non c'è mai stata un'altra donna. Avevamo qualche problema come tutti. Forse eravamo un po' stanchi e un giorno dopo un litigio per motivi futili abbiamo iniziato a non parlarci più. Per circa 3-4 mesi pur convivendo non ci siamo quasi mai parlati e poi io ho avuto questo crollo nel momento in cui lui ha deciso di separarci per un po' di tempo per ragionare sulla situazione. Poi effettivamente il distacco non c'è mai stato in quanto lui ha voluto starmi vicino in questo periodo. Quello che non capisco è come ho fatto ad arrivare a questo punto visto che sono sempre stata una persona diversa da quella che sono oggi e con un carattere abbastanza forte.


La qualità psicotica penso che sia dovuta al fatto che in questo momento ho paura un po' di tutto . Mi incolpo di tante cose successe in passato che a detta di tutti, anche dei miei familiari, sono cose normali e pensieri che hanno tutti. A volte penso di aver voluto solo il male del mio compagno anche se lui continua a ripetermi che non è possibile visto che i gesti hanno sempre mostrato tutt'altro. Spesso mi vedo come una persona cattiva anche se tutti mi dicono che la realtà è completamente diversa. Eppure io dentro sento parecchia sofferenza.

Forse anche il fatto di non capire da dove deriva questa depressione mi crea insicurezze e paure che prima nn avevo.

Grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Con tutto il rispetto per il suo neurologo, che non è specializzato nella cura dei disturbi mentali ma delle patologie del sistema nervoso centrale e periferico, di solito un quadro è considerato psicotico se sono presenti sintomi come deliri, allucinazioni, appiattimento totale dell'affettività con ripiegamento catatonico, disturbi formali del pensiero (illogicità, incomunicabilità).

E' il suo caso?

Da quanto ci riferisce non mi sembra proprio, perciò le consiglio caldamente di rivolgersi per un secondo parere diagnostico ad un medico psichiatra o ad uno psicologo, giusto per evitare di considerarsi più grave di quanto non sia in realtà (sofferenza soggettiva e gravità di un disturbo sono due cose diverse).

E' normale reagire male, anche molto male, alla possibile fine di un fidanzamento che dura dai 18 anni ai 31 e che si incrina poco dopo l'inizio della convivenza e quindi del passaggio che porta naturalmente a fare anche altri progetti per il futuro (eventuale matrimonio e nascita di figli).

Non trova?
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Utente
Utente
Buongiorno, vorrei chiedere un ulteriore parere. La depressione è acqua passata per fortuna. A ottobre 2013 ho sospeso l'assunzione di cymbalta e ho iniziato a prendere olanzapina 5mg una compressa la sera in quanto mi è stata diagnosticata una reazione psicogena. Ad oggi, quindi dopo 2 mesi di assunzione, ho preso 6 Kg e da circa 10 gg ho dolori allo stomaco che si irradiano anche alla schiena. Le mie domande sono:
1) è normale un aumento di peso così forte in soli due mesi pur non avendo aumentato l'apporto calorico?
2) Una reazione psicogena per quanto tempo deve essere curata? E' una dosa elevata 5mg? Io ho un controllo tra circa 2 mesi ma vorrei sapere se dopo questo periodo l'olanzapina si potrà sospendere da un giorno all'altro oppure bisognerà sospendere gradatamente.
3) l'olanzapina può causare forte mal di stomaco?

Grazie anticipatamente per la vostra attenzione. Cordiali saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

il suo quadro non è particolarmente chiaro e senza conoscere di persona la sua situazione è davvero impossibile aiutarla.

Tenga comunque presente che l'olanzapina è un farmaco antipsicotico e che quindi lei è attualmente in cura per un disturbo di questo tipo: non penso che la definizione di "reazione psicogena", qualunque cosa lei intenda dire con questa espressione, inquadri al meglio quanto sta accadendo.

Se ha iniziato ad assumere un antipsicotico e ha un controllo fra ben 2 mesi non penso che sia realistico aspettarsi che la terapia sarà breve, ma è necessario che si confronti con i medici che l'hanno in cura per chiarire ogni dubbio e per capire prima di tutto quale sia di preciso la sua situazione, perchè da quanto ci dice forse l'aspetto della diagnosi non è stato discusso approfonditamente con lei.

Anche per quanto riguarda gli effetti collaterali che ci segnala (aumento di peso, mal di stomaco) deve confrontarsi con un medico, in maniera tale da ottenere una risposta che si basi sulla valutazione del suo quadro individuale ed eventualmente un aggiustamento della posologia, se questo si rendesse necessario.
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dopo
Utente
Utente
Grazie per il suo parere. La diagnosi "reazione psicogena" mi è stata data dal medico che mi ha in cura. Io le posso solo dire che da ottobre 2012 a settembre 2013 ero in cura con antidepressivo e da ottobre 2013 ad oggi sono in cura solo con olanzapina 5 mg al giorno. Io penso che serva come stabilizzatore dell'umore anche se non so se sia una dose forte o meno. Cmq vedrò di approfondire meglio con il mio medico curante perché come dice lei la diagnosi non è stata discussa troppo con me. Cmq l'olanzapina nelle dosi sopra indicate può causare aumenti di peso?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
La "reazione psicogena" non è una diagnosi, non significa nulla se non "reazione che nasce dalla psiche/di natura psichica".
Le consiglio sicuramente di farsi seguire da un medico psichiatra e non da un neurologo perchè è lo psichiatra lo specialista che si occupa di patologie psichiche e che può effettuare e comiunicarle una diagnosi precisa e fondata.

Le suggerisco anche la psicoterapia, perchè qualunque sia la sua situazione non potrebbe che trarne beneficio.

Riguardo all'aumento di peso, molti psicofarmaci lo provocano in particolare perchè aumentano l'appetito di chi li assume e possono anche incrementarne la sedentarietà (se si tratta di farmaci ad effetto sedativo), ma deve parlarne con un medico per avere una risposta più precisa.
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dopo
Utente
Utente
Grazie dottoressa. Vedrò di approfondire con il mio medico curante. Sinceramente prima di cambiare medico preferirei provare a chiarire i miei dubbi con chi mi ha in cura da diverso tempo e che comunque ha curato in modo positivo la depressione.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Certo, deve fare quello che sente.
Chiarisca con lui i suoi dubbi e ci faccia sapere!
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dopo
Utente
Utente
ok, grazie. Ma qui, visto che lei mi consiglia la figura di una psichiatra, non c'è qualcuno che magari può rispondere alle mie domande.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Sì, ma deve scrivere nella sezione di Psichiatria del sito.