I consulti psicologici

Non so se posso parlare di ossessione. Ho 35 anni. Da quando avevo 13 anni sono stata con la stessa persona che a 28 anni ho sposato. Uomo perfetto, e per quanto cerchi di ricordarmi dei difetti, non ne trovo. Buono, umile anche se ricchissimo, tanti amici, rispettato da tutti, non mi ha mai tradita o umiliata. Ho vissuto alla sua ombra vedendolo avere successo in tutto cio' che faceva e godendo dei suoi successi. Ero la bimba di tutti, da sempre, quella fragile, come diceva lui, da accudire. Due anni fa, dopo due anni di tentativi falliti per un figlio, compare nella mia vita un uomo che mi getta in confusione. Apprezza me prima di mio marito, mi vede forte, interessante...si dichiara. Questo mi confonde tantissimo, ne parlo con mio marito che vede la cosa come una follia di una adolescente.Aspetta che questa follia rientri mentre l'altra persona comincia un bombardamento psicologico che non so arginare. Non accade nulla di fisico, mio marito e' al corrente, ma mi guarda come fossi impazzita. Nel frattempo io piombo in una depressione fortissima, non capisco cosa sta accadendo. Sto male e vado dai miei. Mio marito vive la cosa come un abbandono, dopo un anno di confusione. Si allontana sempre di piu' , mi consiglia di prendermi una casa per me per ritrovare un mio equilibrio. Io non capisco, ma di lui mi sono sempre fidata. Credo lo faccia per me. Dopo mesi scopro per caso che ha un'altra. L'altra persona si rifa' avanti. Io non avevo piu' nulla. Nessun amico (mai avuti, erano tutti di mio marit e tutti dalla sua parte), la famiglia contro (mi vedeva resposabile dell'accaduto), paese nuovo, dovevo arrangiarmi. Mi sono gettata fra le braccia di questo corteggiatore rmantico, viaggiatore, due lauree, mille amici, vagabondo, affascinante ma che dopo avermi avuta e' cambiato dal giorno alla notte. Ero diventata una sua proprieta'. E se non facevo cio' che voleva erano scenate che rasentavano la violenza (non so se uno sputo si puo' chiamare violenza). La depressione aumenta e per un anno arrivo ad avere la febbre anche solo in sua presenza. Ma per lui ho fatto saltare un matrimonio fantastico. Non puo' andare male! Alla fine mi lascia lui. Dopo 6 mesi da quel momento sto malissimo. Ogni attimo della giornata penso a mio marito, al mio matrimonio, a quello che ho perso. Mio marito non mi ha mai cercata e le volte che l'ho sentito non fa che dirmi che soffre ma che ormai convive con questa persona e che, come ha sempre fatto con me, le deve rispetto. Dice che non amera' pienamente mai piu' ma che il destino ha scelto per lui e ora cerca di vivere al massimo con quello che ha. Da mesi e Mesi penso al mio matrimonio perduto, ogni minuto di ogni giorno. E' ossessione?un anno fa ho fatto una cura leggera con zoloft e mi sono appoggiata ad uno psicologo. Non aveva sortito molto effetto. Ho ripreso da poco i consulti psicologici e mi e' stato prescritto dal mio medico solo xanax al bisogno. Dopo 3 anni ho speranze di stare meglio? Voglio tornare a vivere
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Signora,

mi permette di sottolineare qualche difettuccio di quest'uomo "senza difetti" che ancora rimpiange?

1- Incapacità di avere un rapporto di coppia paritario e di considerarla una moglie e non una bambina, riducendo la sua vita ad una presenza inglobata nel proprio mondo e non consentendole nè suggerendole di crearsi anche una propria vita (tanto che allontanandosi da lui ha scoperto di non avere nemmeno un amico, nè probabilmente degli interessi suoi).

2- Tendenza a non prenderla sul serio, ma a considerarla una bambina capricciosa, con qualche grillo di troppo per la testa, che si è resa più evidente quando è comparso sulla scena un altro uomo che dimostrava di apprezzarla fornendole quella gratificazione e quel riconoscimento che suo marito non le ha mai rivolto (altro difetto).

3- Incapacità di prendersi delle responsabilità, tanto che ora addebita al Destino (?) la situazione di convivenza che ha intrapreso con un'altra donna e la sua inscindibilità.

Essendo stata con lui dai 13 anni in poi è normale che lei non abbia ha ben chiaro come dovrebbe essere un rapporto di coppia: oltre che sull'amore, dovrebbe essere basato sulla parità, sulla stima reciproca, sull'assunzione di responsabilità per il proprio ruolo e le proprie azioni.
Tutte cose che da parte di suo marito sono mancate.

Non avendo lei altre esperienze sa probabilmente assumere solo il ruolo di bambina da accudire che le è stato cucito addosso e al quale non ha potuto nè voluto sottrarsi: il risultato è che anche il secondo uomo ha instaurato una situazione di possesso e controllo sulla sua persona, esattamente come aveva fatto suo marito.

Più che desiderare di riavere suo marito penso che l'obiettivo che si potrebbe porre sia quello di ripartire da sè stessa.
Lei chi è?
Cosa desidera dalla vita?
Cosa le piace fare?
Cosa vuole per sè stessa, al di là del rapporto di coppia?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. Sono stupita perche' pensare a "difetti" in mio marito mi viene difficile eppure lei dottoressa ha estrapolato informazioni da quello che ho scritto che solo rileggendo risultano evidenti anche a me. In effetti non so rispondere a nessuna delle sue domande. Sapevo che mi sarei sposata a 28 anni, che avrei viaggiato, che avrei fatto un figlio a 33, che avrei cambiato casa a 40. I miei suoceri sognavano un nipote maschio, che sarebbe diventato ingegnere continuando la "stirpe". Sapevo esattamente dove stavo andando e il non essere riuscita ad avere un bambino e' stato il primo segnale di un mio disagio. Ora mi ritrovo a non saper dare risposte su di me. Non so nulla di me. Nemmeno cosa mi piace. Spero che il supporto che ho chiesto sia piu' efficace del precedente. Vorrei solo capire come si puo' liberare la mente da costanti pensieri.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Sapevo che mi sarei sposata a 28 anni, che avrei viaggiato, che avrei fatto un figlio a 33, che avrei cambiato casa a 40."

In che modo lo "sapeva"?

"non essere riuscita ad avere un bambino e' stato il primo segnale di un mio disagio"

Sono d'accordo: molte volte la causa della sterilità/ipofertilità è psichica e relazionale, ma lei è ancora in tempo per rifarsi una vita e avere dei figli con qualcuno che la consideri una persona e non una proprietà o una bambina.

Scacciare i pensieri dipende sia dal lavoro che farà con lo psicologo, sia più concretamente dal suo stile di vita e da quanto tempo ha per pensare.
Come trascorre la giornata?
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Utente
Utente
Lo sapevo perche' avevamo avuto 20 anni per "programmare" il nostro futuro. Mio marito si definiva un coccdrillo, con i piedi ben piantati per terra. Sapeva sempre cosa fare e cosa avrebbe fatto. Definiva me un palloncino, sognatrice incallita da tenere con i piedi per terra. Gli piacevano certi miei estri, ma ad un certo punto ammetto anche io che erano diventati esagerati. Con il fallimento del bambino avevo comiciato a rompere tutti gli schemi. Basta cene con i suoi il martedi' e con i miei il venerdi: era un'abitudine ventennale e senza apparente motivo non mi andava piu' bene. Basta 20 persone a cena ogni domenica a casa nostra. Cercavo amici nuovi, hobby nuovi (i miei hobby sono sempre stati nostri, forse meglio dire suoi). Chiedevo davvero cose strampalate (dal prendere e andare via un paio di mesi, al comprare qualcosa di nostro, a non accettare la "mancetta" settimanale dei suoceri milionari) e di questo me ne rammarico. Fino solo ad un anno prima ringraziavo il cielo della fortuna che avevo, poi facevo i capricci per tutto. Insegno a scuola, unico posto in cui mi sento forte. Amo il mio lavoro e credo di farlo bene. Voglio bene ai miei ragazzi e loro sento che ricambiano. Ma se prima il pomeriggio lo dedicavo tanto ai libri ora faccio piu' fatica. Con i quaderni davanti mi ritrovo a rimuginare e mentalmente sono spesso stanca, anzi stanchissima. Purtroppo ho hobby che per abitudine ho mantenuto, ma che sono miei solo perche' appartenuti aa mio marito o alla persona che e' seguita. E' incredibile: mi sento una tabula rasa, come se fossi nata ora...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Il suo ex marito-alligatore l'ha evidentemente tenuta in scacco fino a quando lei ha reagito in maniera scomposta, cercando di cambiare la propria situazione personale.

Mi può spiegare cosa ci sarebbe di "strampalato" in queste richieste?

- prendere e andare via un paio di mesi
- comprare qualcosa di nostro
- non accettare la "mancetta" settimanale dei suoceri milionari


"mi sento una tabula rasa, come se fossi nata ora... "

Si sente così perchè, dopo una lunghissima "parentesi" durata dai 13 ai 33 anni, sta finalmente uscendo dal bozzolo e iniziando a percepirsi come individuo con dei diritti e dei desideri, che prima non le era riconosciuto di avere.
Questa è una grandissima opportunità che forse la spaventa e la spinge a cercare rifugio nel passato, pur sapendo bene che non potrà trovarlo non tanto perchè il coccodrillo ha una nuova compagna, ma perchè la sua vita precedente non era davvero così felice come all'epoca pensava che fosse.