Timori anestesia generale

Egr.gi Dottori,

Vi scrivo per avere delucidazioni in merito ai miei timori e dubbi sull'anestesia totale.
Fra 2 settimane dovrò sottopormi alla rimozione della colecisti causa adenomi e fango biliare che mi provocano dolori e difficoltà digestive.

Ho eseguito in vita mia un solo intervento in anestesia totale per appendicite ma era l'89, avevo 6 anni e non ricordo gran che di quel giorno.

Ho già eseguito le visite pre-anestesiologiche di routine (esami del sangue ed ecografia del torace). Ho anche eseguito la visita con l'anestesista che però non mi ha del tutto convinto.
Non so se i miei timori siano piu o meno fondati ma il medico che mi ha visitato non mi ha chiesto grandi cose e mi ha lasciato con parecchi dubbi.
Essendo ansioso ed ipocondriaco fin da piccolo assumo quotidianamente xanax 0,50 3 / 4 volte al giorno da circa 15 anni. Per sole 2 volte ho interrotto l'assunzione per qualche mese.

Fumo circa 2 pacchetti di sigarette al giorno (philip morris one) quindi molto leggere ma pur sempre sigarette.

negli ultimi 2 anni ho avuto molti episodi di fascicolazioni e mioclonie diffuse con vari sospetti di malattie neuromuscolari tutt'ora mai confermate.

Inutile dirVi che sono in cura da un neurologo che ad oggi sostiene che tutto ciò sia dovuto ad uno squilibrio elettrolitico.

Non ho mai capito se per ansia o altro ho spesso giramenti di testa oggettivi e soggettivi e la pressione tende, nell'arco delle giornate, ad essere alle volte bassina 120 - 60 o circa, alle volte alta (150 - 85) o simile.

Spesso se mi alzo dal letto velocemente o dal divano avverto forti giramenti di testa e questo mi capita da tantissimi anni.

Praticavo sport, prima di quest'anno, abbastanza frequentemente. Principalmente calcio ma spesso andavo a correre e/o in bici.
Ultimamente (per farvi un esempio pratico) ad ogni allenamento o partita, dopo uno sforzo, la testa cominciava a girare e tutt'ora se capita di giocare a calcetto con amici, spesso, durante la partita capitano situazioni in cui la testa gira abbastanza veementemente.

Alla luce di tutto questo sono terrorizzato dalla anestesia totale. Ho paura che il mio fisico non regga i tanti farmaci che si usano per questa pratica. Temo per la pressione e per il cuore pur ammettendo che non conosco minimamente gli effetti e i metodi di tale pratica.
L'anestesista, che non sarà lo stesso del giorno dell'operazione, mi ha classificato ASA I ed il mio piu grande timore è proprio quello di non essere proprio esente da rischi anestesiologici. So perfettamente che il rischio 0 non esiste ma secondo voi la mia situazione potrebbe causare degli imprevisti durante l'induzione dell'anestesia o durante l'intervento stesso?
Mi scuso per il post molto lungo ed articolato in maniera un po confusa ma ho mille dubbi e timori.

Vi auguro una buona serata, cordiali saluti.
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Dr. Anna Maria Martin Anestesista 2k 68 3
Gentile utente buon giorno, i limiti della medicina telematica impediscono di valutare il rischio anestesiologico a distanza, ma ritengo che possa stare ragionevolmente tranquillo se il collega le ha assegnato un bel ASA I, in quanto trattasi del livello più basso di rischio anestesiologico, ossia quello in cui il paziente non soffre di alcuna patologia al di fuori di quella per cui si deve operare. Evidentemente tutto il resto, nonostante le crei disagi non è stato giudicato rilevante e noi non abbiamo gli elementi per dissentire.
Inutile negare che si possano verificare "imprevisti" di varia entità (è per questo che il rischio non è mai 0), ma in mani esperte ed in ambiente attrezzato affrontabili e risolvibili.
Spero di essere stata esauriente, cordiali saluti.

La consulenza e' prestata a titolo
puramente gratuito secondo lo stile MedicItalia
Dottoressa Anna Maria Martin

[#2]
dopo
Utente
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Grazie mille della tempestiva ed esauriente risposta.
Cercherò di restare piu tranquillo possibile anche se la vedo estremamente dura :) .

Cordiali saluti e grazie ancora.

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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