Radioterapia surrogato dissezione ascellare

buonasera! Si tratta di questo, mia cugina fortemente cardiopatica da più di 30 anni, di anni ne ha 62, circa 2 mesi fa è stata operata per un tumore maligno alla mammella ds. I termini, so che era un cancro invasivo e onfiltrante scarsamente differenziati. non positivo agli ormoni. Mia cugina è stata malissimo sia durante l'intervento che dopo. Un balzo forte della pressione l'ha portata in terapia intensiva, che quasi ci lasciava le penne. Ritardo nella convalescenza, problemi seri inerenti alla sua cardiopatia. L'istologico: su 4 linfonodi tolti il primo è risultato metastasico, il secondo gonfio e gli altri due no. Inutile dire che la dissezione ascellare con tanto di anestesia è stata sconsigliata, dal suo cardiologo e dall'anestesista dell'ospedale, non può farla... So che è necessaria la dissezione.Le hanno detto che procederà con un ciclo lungo di radioterapia, in alternativa alla dissezione ascellare. Ma come alternativa alla dissezione è possibile che la radiazione possa distruggere le cellule maligne che albergano nei linfonodi? Mia cugina non sa nulla di quello che mi sto chiedendo io. Deve attenersi assolutamente alla decisione del suo cardiologo: cioè che se sostenesse un intervento e un'anestesia potrebbe avere seri problemi.E quanto la radioterapia potrebbe aiutarla?
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
La radioterapia riduce fino al 75 percento del rischio locale di recidiva, se il focolaio di malattia dopo l'intervento e' microscopico; sulla radioterapia sull'ascella, e' dibattuto che possa avere la stessa valenza della linfadenectomia. La procedura della linfadenectomia, in ogni caso, recentemente e' stata messa in discussione in alcuni studi che sostengono che la rimozione dei linfonodi in casi selezionati non cambi la prognosi. In questa fase si pensa pertanto alla radioterapia possa sostituire lo svuotamento linfonodale. Quindi nel vostro caso, in cui per motivi tecnici la chirurgia non può essere completata, la radioterapia potrebbe avere un razionale più forte.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
D'accordissimo con il collega Alongi tanto più che essendo interessato solo il primo linfonodo sentinella/4 è possibile, se non più probabile, che anche gli altri linfonodi possano risultare esenti da interessamento secondario.

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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