Valutazione post prk

Gentili Dottori , il giorno 11/12/2012 mi sono sottoposto ad intervento di PRK in entrambi gli occhi per correggere difetti di refrazione così quantificabili : od sf. -5 ; cyl. -1,25 ed os sf.-6 ; cyl. -1,00 con pachimetria iniziale di 512 micron in OO e diametro pupillare in condizione scotopica pari a 6,30mm in OD e 6,41 mm in OS. Il laser utilizzato è stato il Carl Zeiss Mel 80. L'ultima visita di controllo , effettuata il 30/09/2013 , ha evidenziato un difetto refrattivo residuo pari a: OD cyl. -0.75 asse 180 ed OS cyl. -1.00 asse 165, con una pachimetria residua di 422 micron in OD e 409 micron in OS. Fino alla visita di Aprile ,in costanza di terapie antinfiammatorie, era stato rilevato un difetto refrattivo residuo pari a cyl. -0,50 in OS.
Comunque , ho provveduto a dotarmi degli occhiali prescrittimi che uso prevalentemente di sera , quando la visione diventa particolarmente difficile e gli occhi si stancano. Ma il problema principale che mi trovo ad affrontare al momento, consiste nella visione di leggeri aloni ed ampi raggi intorno alle fonti luminose in OO , accompagnati da un effetto di sdoppiamento e di sbaffatura verso sinistra in OS, non corregibili con mezzi ottici. Uso regolarmente ed in abbondanza sostituti lacrimali che, almeno per un po', migliorano leggermente la qualità visiva. Ora le mie domande sono : sarebbe possibile, con il residuo spessore corneale indicato ed il diametro pupillare dei miei occhi, effettuare un ritocco bilaterale capace di eliminare il difetto ? Per quale motivo , da Aprile ,e gradualmente sino ad oggi , l'astigmatismo è aumentato mentre la miopia è rimasta assente ? Nessuna forma di haze è stata riscontrata ad esame biomicroscopico. Soprattutto , la visione di aloni , di raggi e sbaffature , potrebbe essere risolta con un eventuale secondo intervento ? A chi posso rivolgermi ? Vi chiedo cio' perchè, in sede di visita, non mi sono state fornite risposte idonee alle mie domande e penso di dovermi sottoporre ad ulteriore visita entro un mese , magari munito di esame aberrometrico. Ringrazio Chiunque di Voi , abbia la pazienza e la cortesia di fornirmi adeguate motivazioni , tali da placare un forte senso di preoccupazione e sfiducia che sta sempre più permeando il mio stato d'animo. Non posso inserire topografia corneale perchè vietato dal regolamento ma dispongo del materiale da far visualizzare magari in altra sede. Un vivo ringraziamento a Voi tutti che fornite questo prezioso servizio. Andrea.
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Dr. Alex Bosone Oculista 85
Buongiorno,

I disturbi lamentati di notte sono in parte dovuti all'astigmatismo residuo, e in parte a verosimili aberrazioni ottiche indotte dal trattamento e che dovrebberro essere valutate con un esame aberrometrico.
Valuterei prima di tutto se il disturbo migliora significativamente con l'utilizzo della correzione ottica prescritta. Se il disturbo è lieve e non pregiudica la guida notturna, utilizzerei la correzione ottica in situazioni particolari (guida, cinema, teatro) e non eseguirei alcun ritrattamento. Lo spessore corneale è al limite per un intervento correttivo guidato da fronte d'onda (aberrometrico). Occorre valutare attentamente rischi (quello di essere ipercorretto con un trattamento di questo tipo) e benefici alla luce del disturbo riferito. Le ricordo che con un piccolo astigmatismo residuo come il suo, posticiperà di diversi anni l'insorgenza della presbiopia e quindi dell'occhiale per la lettura. Un ritrattamento aberrometrico probabilmente la porterebbe,se non subito, a distanza di pochi anni ad utilizzare un occhiale da lettura.

Cordiali saluti


Dr. Alex Bosone
it.linkedin.com/in/alexbosone/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dott. Bosone , La ringrazio infinitamente per la puntuale risposta . Con i mezzi correttivi , la situazione migliora abbastanza : l'acuità visiva è ottima . Riguardo alla qualità , permangono gli effetti stellati sulle luci artificiali ed un leggero sdoppiamento ed alonatura , soprattutto in os. Effettuerò , quanto prima , un esame aberrometrico ed intenderei procedere in questo modo : valutazione delle aberrazioni , del difetto residuo alla luce dello spessore corneale ed eventualmente , il prossimo anno, considerare una correzione delle stesse in rapporto alla qualità di vita consentita. Saprebbe dirmi approssimativamente , quanti micron potrebbero essere necessari per eliminare i difetti visivi ? Grazie e buona giornata .
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Dr. Alex Bosone Oculista 85
Il trattamento aberrometrico spesso utilizza una quantità di tessuto superiore a quello per la correzione visiva del solo difetto refrattivo. Pertanto non è detto che nel suo caso sia indicato, in particolare nell'occhio con 409 microns.
Ripeto, se il disturbo migliora molto con la sola correzione dell'astigmatismo non prenderei in considerazione, con una cornea così sottile e l'età prossima alla presbiopia, altro trattamento se non quello del difetto.
Non sempre le aberrazioni indotte sono "negative". Alcune volte le stesse aberrazioni permettono di migliorare la profondità di campo e permettere di avere ancora una discreta visione per vicino nonostante l'età. Le aberrazioni devono essere studiate attentamente da una persona esperta e la decisione se trattarle o meno dipende da molti fattori, e non solo dalla loro presenza.

Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio di nuovo per la professionalità e la gentilezza con le quali svolge questo servizio. Penso di poter convivere , abituandomi un pò , con le leggere aberrazioni : eventualmente , provvederò in seguito a sottopormi ad una visita specialistica al fine di valutare costi e benefici del solo trattamento astigmatico . Con la correzione del difetto refrattivo ed uso frequente di sostituti lacrimali , la situazione risulta accettabile. Un saluto e , di nuovo , grazie Dottore.
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