Possibile sieroconversione

gentili dottori,
vi scrivo perchè ho fatto un'autentica cavolata che sono consapevole quanto potrebbe costarmi, ma sorpatutto perchè ho strane sensazioni a livello fisico. Mercoledì scorso (8 giorni fa) ho avuto due rapporti anali consecutivi da attivo NON PROTETTI con una transessuale che si prostituisce da anni e della quale non conosco lo stato sierologico (i rapporti sono avvenuti "privatamente", non nell'ambito della sua "professione"...ma questo cambia poco la sostanza). Non mi pare che vi sia stata perdita di sangue e non ho notato particolari segni sul mio glande (tranne un leggerissimo bruciore che temo essere riconducibile ad una microlesione?)... io ho eiaculato entrambe le volte all'interno del suo ano... scusate la dovizia di particolari ma ripenso in continuazione a questa idiozia. Non so dirvi come ho ragionato in quel frangente, non sono mai stato così stupido MAI... e ora ho paura di aver rovinato tutto. Nei giorni successivi, vista la grande ansia, ho provato a chiedere a lei se dovessi preoccuparmi ma ho ricevuto solo risposte scortesi e mai nel merito, tra l'altro il fatto che non avessi chiesto protezioni e che lei non me l'abbia nemmno proposte mi da da pensare amaramente. Adesso devo aspettare un mese per il test, giusto? come posso vivere un mese con questa angoscia?
Premesso che sono una persona razionale e non certo ipocondriaca... è dal terzo giorno giorno successivo al rapporto ad oggi (8° giorno) che non mi sento mai al 100% (ma nemmeno male... solo "strano", ecco) : ho la sensazione di avere i linfonodi gonfi (al punto che il collo mi duole quasi), sensazione di febbricola e leggero accaldamento (temperatura che oscilla tra i 36,9-37,2) ed anche un leggero prurito sotto le ascelle e sulle gambe, anche in zona inguinale. IEri avevo un pò di amaro in bocca e la lingua bianca, ma non veniva via nulla...quindi francamente non so dire se si trattasse di mughetto o di appesantimento digestivo. Il sintomo piu fastidioso tuttavia è la sensazione di collo taurino, quella è persistente, oltre che indolenzimento muscolare, sopratutto all'altezza delle spalle. So già che tutti questi sintomi posso essere rincondotti a mille cause e che posso essere frutto di suggestione, ma io mi domando "ma se non l'ho avute finora in 28 anni, perchè adesso?".
Grazie a tutti quelli che mi risponderanno, sopratutto per affrontare queste 3 settimane che mi separano dal test che tanto temo, sopratutto per i segnali che mi manda il mio corpo
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile utente

Purtoppo non possiamo aiutarla poiché i rapporti da lei descritti sono ad altissimo rischio.
Utile nel frattempo valutare assieme al Venereologo (lo specialista delle MST per info generali e personali www.venereologo.it ) il da farsi rispetto al dato clinico e la scelta del test più rapido nel caso specifico.

Cari saluti

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dr. Luigi Laino, grazie per la sua risposta. Capisco che l'HIV è una malattia terribile, contro la quale non bisogna mai e dico mai abbassare la guardia, però le confesso che mi sarei aspettato una maggiore vicinanza, se non altro umana. D'altronde mi assumo pienamente le responsabilità del rischio che ho corso e sono io l'unico colpevole del pericolo folle che ho corso.

Tanto premesso (e senza polemica)... il test di IV generazione, effettuato a 37 giorni dall'evento a rischio, è risultato NEGATIVO.
Ho solo un piccolo dubbio, ossia mi hanno tirato il sangue il giorno 13, è stato analizzato e refertato il giorno 14... è normale? questo giorno di attesa non può aver inficiato il risultato del test?
Nel frattempo annoto che persiste da oltre un mese una mialgia non poco fastidiosa, in punto "speculari" del corpo quali trapezio, braccia, cosce, collo (di qui la probabile "sensazione" di linfonodi gonfi)... con un test a 37 giorni posso stare sereno o è solo una indicazione di massima???
Nel frattempo porgo cordiali saluti, davvero questo sito è un utile riferimento (non disconescendo l'importanza del rapporto diretto con il medico) per tanta gente come me
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