Dolore del pene

Salve, è da 4 mesi che soffro (mai sofferto prima) di dolore all'asta del pene (attacco ed a volta punta). Il dolore sparisce per una qualche giorno poi ricompare per 3/4 giorni (ormai vado avanti cosi).
Premetto che, non ho perdite di sangue, non ho dolori durante la minizione.
3 anni fa fui operato di varicocele SX. Mi sono rivolto al medico che mi operò e mi ha fatto ripetere tutti gli esami ovvero:
- Analisi Sangue/Urina/Urinocultura: Negativo
- Ecocolordoppler tesicolare: Negativo
- Spermiogramma e Spermiocultora: Negativo (Spermiogramma perfetto)
- Eco Prostata + (dopo) Transettale Prostatica: esame Ok tranne una leggera ipertrofia delle zone transizionali (mi ha dato una pillola).
- 4 Tamponi uretrali: Negativi
Un'altro sintomo...a volte il pene mi vibra come se fosse un muscolo irregolare (come a volte capita per i muscoli delle braccia o gambe)
Essendo che il dolore continua, il medico mi ha prescritto anche una risonanza magnetica lombo sacrale (per escludere ernie).
Qualora anche questo esame dovesse risultare negativo (alla base di quanto sopra illustrato), cosa potrebbe secondo voi essere? Mi consigliate qualche fare qualche altro esame?
Ho anche delle emmorroidi di 3° grado (le sto alleviando grazie ad una dieta vegetale...diciamo che ora non ho più problemi) il mio urologo mi disse che il dolore al pene poteva dipendere anche dalle emmorroidi.... solo che l'altro medico (colui che mi ha fatto la colonscopia) esclude la teoria del collega urologo (a sto punto essendo ignorante in materia...non so a chi credere).
Il mio stile di vita è abbastanza normale, forse il mio lavoro di ufficio mi rende molto sedentario e poco sportivo.
In attesa di un vostro riscontro, colgo l'occasione per porverVi i miei più cordiali saluti e nel ringraziarvi per il vostro indispensabile lavoro e contributo.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.1k 1.2k 642
Gentile lettore,

non ci metta di mezzo a discussioni e controversie cliniche tra colleghi che hanno avuto modo di poter valutare in diretta la sua reale situazione clinica.

Se dubbi sulle loro conclusioni diagnostiche o terapeutiche risentire in primis sempre il suo medico di fiducia.

Detto questo poi si ricordi che, in questi casi, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile comunque formulare una risposta corretta, cioè capire la vera causa del suo problema e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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