Una scelta impossibile. situazione di zugzwang: obbligato a muovere?

Gentilissimi medici dello staff di Medicitalia,
ho deciso di scrivere qui, per un consulto, in quanto mi trovo da 9 mesi in una situazione che mi sta portando un estremo stress e sento di dover prendere una decisione.
Ho 28 anni, fidanzato da 3 anni, situazione universitaria bloccata (nonostante buoni voti), momentaneamente inoccupato.
Vivo a casa dei miei genitori (separati), e do ripetizioni di matematica per avere una minima indipendenza economica.
Circa 9 mesi fa, ho conosciuto una studentessa di 5° liceo, 19 anni, e come immaginerete ormai a questo punto del mio testo, dal primo momento c'è stata un'attrazione particolare e un'affinità caratteriale molto alta.
Dopo un paio di mesi di lezioni, ci siamo baciati e da lì continua la nostra storia nonostante, con estrema vergogna, io continui ad essere fidanzato.
Sono cosciente del fatto di trovarmi in una situazione estremamente sbagliata e di star facendo soffrire entrambe le ragazze.
La mia fidanzata ha 28 anni come me, appena laureata, una ragazza di cui mi fido ciecamente, buona, generosa, premurosa, sempre attenta agli altri. Potrei dire che potrebbe essere "la moglie perfetta"... l'unico problema è che non ho mai provato una grande attrazione fisica per lei.
Con la ragazza di 19 anni invece abbiamo subito trovato una intesa di tipo sessuale che non ho mai avuto con nessuna altra ragazza con cui io sia stato. A livello caratteriale mi trovo forse più che con la mia attuale fidanzata... ma c'è un grande problema: non riesco a fidarmi.
Nonostante lei non mi abbia "tradito" in questi sette mesi, per com'è stato il suo passato e per come sono i ragazzi di oggi, dove il sesso è molto più semplice da trovare(lei ha avuto già più esperienze)... io non riesco a fidarmi e a pensare che a soli 19 anni possa pensare di volere una storia "seria" (nonostante a livello conscio lei sia convinta di volerla e di essere innamorata).
Lei a Settembre inizierà l'università e sono sicuro che lei debba ancora crescere e formare il suo carattere.
Non so se questo tipo di situazioni possano essere presentate spesso a voi dottori, e certo non chiedo un consiglio su una decisione da prendere... forse vi sarei davvero grato se riusciste a darmi anche solo un consiglio "di vita".
Mi sento in una situazione tipica degli scacchi, "Zugzwang", dove il giocatore è obbligato a muovere, ma qualunque mossa faccia, perderà la partita.
Se lascio la mia attuale fidanzata, potrei vivere la storia con una ragazza con la quale scherzo e rido come mai fatto (spensieratezza dovuta all'età?o forse è davvero carattere), avere una intesa sessuale come mai avuta... MA... vivrei con la paura di avere una bomba ad orologeria tra le mani. Lei (la ragazza) non ha mai avuto una storia lunga, e spesso ha lasciato d'improvviso le persone con cui stava.
Se rimanessi con la mia attuale fid., potrei avere forse più possibilità di costruire un futuro, starei con una persona di cui mi fido, ma forse sarei insoddisfatto.
Vi ringrazio in anticipo :)
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Mi sento in una situazione tipica degli scacchi, "Zugzwang"..<<
comprendo e apprezzo la metafora, ma la sua situazione è sostanzialmente diversa perché non è destinato a perdere la "partita". Voglio dire che se lei vede la cosa in questo modo è chiaro che troverà qualcosa a cui rinunciare in entrambe; si trova a mio avviso in una tipica situazione di "sdoppiamento" dove la fidanzata rappresenta la sicurezza e l'appoggio (attaccamento) anche nel lungo periodo e la giovane liceale le sue pulsioni più profonde (sessualità).

Queste due componenti andrebbero integrate nelle relazioni di coppia, ma credo sia importante riflettere su ciò che non sta andando con la sua attuale partner, voglio dire che forse non è proprio una situazione "perfetta".

Lei sembra una persona bisognosa di conferme e sicurezze, ma non credo sia utile fare troppi progetti fantasticando in là con gli anni.








Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
nessuna scelta le potrebbe garantire a priori una qualsiasi certezza assoluta.
La comprendo, ma l'amore non è matematica e comunque solo lei può decidere il da farsi.

Forse dandosi del tempo senza né l'una né l'altra, potrebbe riuscire a fare chiarezza.

Potrebbe essere che la "partita" potrebbe perderla, soprattutto con se stesso, continuando a tenere il piede in due staffe.

Cosa desidera veramente per la sua vita? Che progetti di coppia avrebbe?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gent.mi dottori,
vi ringrazio per la vostra davvero celere risposta :)

Prima, ho cercato quanto meglio di riassumere la situazione.

Mi rendo conto che con la mia fidanzata era sempre andata "bene", anche nella vita sessuale; poi la studentessa forse a portato a galla una problematica che avevo nascosto a me stesso (anche perchè con lei non c'è solo intesa sessuale ma anche caratteriale).

Per quanto riguarda me e ciò che vorrei dalla mia vita, c'è da dire che non riesco a comprendere per quale motivo a un certo punto della mia vita ho perso "la concentrazione" per lo studio, nonostante fossi uno studente diligente alle superiori.
Ora come ora sono iscritto ad Ing.Informatica e sto cercando di portare avanti un mio progetto personale come programmatore.
Sento di essere "in ritardo" con la vita e vorrei quanto prima riuscire a realizzarmi, anche dal punto di vista lavorativo.
Sono cosciente che probabilmente, a causa della separazione dei miei, avvenuta quando avevo 10 anni, ho un carattere che presenta una sorta di dipendenza affettiva dagli altri; tant'è che non mi sento a mio agio da single.
Allo stesso tempo, con mio grande dispiacere, non riesco a tenere le amicizie.

Per quanto riguarda la studentessa, lei è figlia in una famiglia molto all'antica, dove il padre "padrone" pretende dai figli e dalla moglie di essere a sua completa disposizione perchè lui è "colui che lavora" (gli devono preparare addirittura preparare accanto al letto i vestiti per quando andrà a lavoro il giorno dopo).
Lei ha un rapporto pessimo con il padre, anzi non ha proprio un rapporto e un dialogo, e questo forse l'ha portata a cercare sempre una figura paterna, tant'è che è sempre stata con ragazzi più grandi di lei.
Anche lei come me non riesce a tenere le amicizie, e come vi dicevo ha sempre avuto solo storielle brevi dove d'improvviso perdeva interesse nel partner, in quanto non riusciva a legarsi.
Lei vive la sessualità in un modo tranquillissimo, nel senso che si piace, e non ha "ansie", non teme il suo corpo, tant'è che anche la sessualità "con se stessa", da sola, riesce a viverla liberamente.

La mia fidanzata, oltre tutti i pregi che vi ho elencato, ha forse come difetto un'ansia generalizzata in ogni cosa che vive.
Figlia anche lei di genitori separati, ha dovuto "crescere" i suoi tre fratelli a causa di una madre un pò assente.
La sessualità la vive in maniera completamente differente, le è stato insegnato che la masturbazione fosse una cosa sbagliata e anche se quando avevamo rapporti non abbiamo mai avuto problemi (la vita di coppia era tranquillissima), lei ha continue ansie riguardanti il suo corpo (ad esempio, toccando il seno, ha paura che io possa sentire una massa tumorale, inesistente, e quindi ultimamente sento tutto molto più macchinoso).

Non vorrei assolutamente ridurre tutti e due i rapporti al sesso, nonostante io sia conscio che sia una parte fondamentale di un rapporto... come lo è la fiducia che mi manca nei confronti della "liceale".
Probabilmente rimarcavo questo aspetto perchè a livello caratteriale, nonostante siano diametralmente diverse, mi trovo con entrambe.

D'altra parte forse vorrei solamente riuscire a capire come sbloccare questa mia situazione di staticità lavorativa/universitaria e probabilmente questo blocco mi porta a trovare nella mia fidanzata quell'appoggio di cui parla il Dr. Del Signore.