Sertralina, problemi sessuali e rapporto di coppia

Gentilissimi dottori.
Ho 26 anni.
Da tre mesi sono in cura con sertralina (50mg/die).
E da due mesi svolgo una psicoterapia cognitivo comportamentale per un disturbo d' ansia generalizzato.
La sertralina sta avendo buonissimi effetti sull' ansia.
Tuttavia l altra sera, per la prima volta nella mia vita (compresi i primi 3 mesi con sertralina) ho avuto problemi di erezione al secondo rapporto, a distanza di circa mezz ora dal primo.
Ne ho parlato col mio psichiatra che, sebbene convinto che non si tratto degli effetti collaterali della sertralina, mi ha comunque consigliato di passare all escitalopram.
Sono fidanzato da sei mesi.
La mia fidanzata non mi ha detto nulla ne mi ha fatto pesare la cosa. Tuttavia io mi sento troppo a disagio.
Ovviamente ho cercato di ri-eccitarmi il gg dopo...a furia di pensarci non ci sono riuscito.
Ne parlerò col mio psicologo (diverso dallo psichiatra) solo che non ho modo di incontrarlo prima della settimana prossima in quanto é all estero.
Volevo sapere da voi, come comportarmi con la mia fidanzata. Ne abbiamo parlato e lei mi é sembrata aver capito ed essere solo "triste" perché io sono triste.
Un episodio e mezzo é poco per parlare di problemi di iimpotenza da farmaci? Come dovrei comportarmi con lei e con me stesso?
É corretto il cercare la "normalitá" e non parlare sempre di questo?
Come posso aiutarmi mentalmente?
Mi sento a disagio a parlare di figli (futuri), di futuro insieme ecc..cosa che invece prima di questo episodio parlavo sempre e bene. Mi sento un uomo incompleto e mi sembra di prendermi in giro da solo se ne parlo.
Datemi voi un aiuto perché davvero non so cosa pensare e la paura si fa sentire.
Grazie mille a chiunque risponderà.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
<<é poco per parlare di problemi di iimpotenza da farmaci? Come dovrei comportarmi con lei e con me stesso?
<<É corretto il cercare la "normalitá" e non parlare se..


Gentile utente,
per quanto riguarda i farmaci e i loro effetti, lo specialista di riferimento è lo psichiatra.
Egli stesso - a quanto Lei ci dice - si è mostrato dubbioso circa il collegamento tra gli stessi e il deficit erettile occasionale intercorso.

La nostra indicazione è quella di non entrare in un circolo vizioso da ansia da prestazione, perchè essa non migliora la pretazione; all'opposto. E dunque, se può, di prendere con semplicità l'argomento sesso/erezione come fa la Sua fidanzata; almeno per quanto la stessa dichiara.




Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Ovviamente ho cercato di ri-eccitarmi il gg dopo...a furia di pensarci non ci sono riuscito"

Il problema è qui e credo che tradisca un po' d'ansia...
Che fare? Nulla.

Non patologizzi anche ciò che non è patologico: accanirsi per eccitarsi ovviamente non funziona.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
Difficile non pensarci.
Ovviamente proietto l immagine del fatto che lei se non soddisfatta sessualmente...mi lascerà.
Ed ecco che, come giustamente fate notare voi, l ansia sale.
Quindi il ripristino della normalità...é la cosa giusta?
speriamo che la cosa si sistemi da sola.
Io mi sforzo di non pensarci..ma davvero Non ci riesco.
Grazie mille per le risposte.
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Non Le ho detto di NON pensarci, perché è chiaro che implica uno sforzo che tiene alta l'attenzione sul problema.
Le ho detto che non deve fare nulla.
Se fossimo in seduta, ma NON lo siamo, potrebbe ricevere indicazioni chiare su cosa fare. On line non è possibile risolvere una problematica d'ansia.
Le faccio però notare che l'idea che la Sua ragazza potrebbe lasciarLa per la defaillance va rivista con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta.

Cordiali saluti,