Infatuazione per uomini incapazi di avere una relazione

Buonasera,

sono una trentenne che non riesce ad avere una relazione minimamente soddisfacente. Ho tanti corteggiatori ma non riesco a provare per loro interessi che vadano oltre l'amicizia, soprattutto quello che manca da parte mia è l'attrazione sessuale. Provando molta stima per alcuni di loro ho provato a cercare di frequentarli pensando che magari ne sarei stata attratta dopo ma mi rendo conto di provare un forte senso di fastidio nello stare con uomini che provino sentimenti di tipo amoroso nei miei confronti. Provo una sensazione di malessere a vedermi guardata con occhi innamorati.
Per contro provo delle fortissime infatuazioni per uomini che scappano, almeno cosi' credo. Mi spiego meglio. Negli ultimi anni sono stata per alcuni mesi con un ragazzo che dopo poco che uscivamo ha iniziato a preporre sempre i suoi impegni alla nostra relazione quasi come a voler mettere un muro... ci siamo lasciati dopo sei mesi ma abbiamo continuato a sentirci per due anni (lui non dava assolutamente nulla ma non voleva perdermi e in qualche modo riusciva a tenermi legata a lui) e per interrompere questa relazione che mi stava logorando sono stata da una psicologa per qualche mese. La psicoterapia credo mi abbia aiutato molto ad avere autostima.
Le altre due relazioni che ho avuto sono state con uomini che si facevano vedere una volta al mese e in mezzo completo silenzio. Entrambi però sembravano provare ammirazione e attrazione nei miei confronti.

La mia domanda: perchè sono attratta solo da uomini fortemente spaventati dalle relazioni?
Inoltre durante queste storie io sono presa da leggeri disturbi alimentari. Mangio di più e in modo disordinato, per ansi e paura. Poi il fatto di ingrassare mi provoca una sensazione di inadeguatezza e forse senza rendermene conto finisco per avere degli atteggiamenti che li spaventano ancora di più, col risultato che scompaiono completamente.

Premetto di aver avuto una situazione familiare veramente difficile con genitori molto infantili e ho sempre solo contato su me stessa. Infanzia e adolescenza molto tristi. Per contro, ho sviluppato con gli anni importanti relazioni di amicizia che mi hanno portato di nuovo a fidarmi delle persone.

Grazie!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

tutte le domande che pone sono domande che possono trovare risposte in una psicoterapia, perché da qui possiamo fare delle ipotesi, ma non possiamo avere una conoscenza approfondita della situazione.

Vero è che se Lei vede che un certo copione si sta ripetendo nella Sua vita, se è consapevole di provare fastidio, ansia e paura con alcuni uomini, è necessario portare tutto ciò all'attenzione di uno psicoterapeuta, in modo tale da poterci lavorare su e cercare di modificare ciò che sembra essere di disturbo ad una vita di relazione felice.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
La scelta, inconsciamente intenzionale solitamente, di partner spaventati può correlare con le sue paure.

Siamo online e solo solo ipotesi da verificare ed approfondire in sede di consultazione psicologica..


Questo potrebbe correlare all'ansia che prova verso l'intimità e la sessualità, che si traduce poi in disturbi della sfera oro/alimentare

Adoperi questo malessere per leggersi dentro, vedrà che ne guadagnerà in integrità psico/corporea ed amatoria...

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Il pattern di relazione da lei descritto non è così infrequente, ma purtroppo è disfunzionale, perché essendo una coazione a ripetere si ripresenta sempre nello stesso modo.

Potrebbe essere utile una psicoterapia ad indirizzo dinamico, che le possa permettere di far luce su queste modalità inconsce che generalmente nascono da modelli relazionali antichi (le prime relazioni significative).






Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio tutti per le risposte. Credo anche io si tratti dei modelli relazionali antichi. Ormai ho imparato che questa tipologia di uomini non da nulla e le relazioni rimangono solo superficiali e vuote oltre portare anche a grandi sofferenze.
Vorrei tanto poter provare attrazione per persone meno problematiche ma non ci riesco. Inoltre non capisco come la psicoterapia possa cambiare i miei gusti in fatto di partner. Se voleste aiutarmi a capire come funziona ve ne sarei grata anche perchè dal punto di vista economico è un bel impegno e poi io viaggio anche molto per lavoro.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gli psicologi li trova anche in convenzione

Non cambia il suo gusto, sana le ferite e l'aiuta ad elaborare gli antichi copioni, così sarà lei che sposterà lo sguardo altrove...
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>non capisco come la psicoterapia possa cambiare i miei gusti in fatto di partner.<<
il cambiamento in psicoterapia implica prima di tutto una consapevolezza su come si "funziona" (quindi un livello più profondo di conoscenza di sé e degli altri) e sul valore che si attribuisce a determinate relazioni piuttosto che altre.







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dopo
Utente
Utente
Effettivamente, come scrivevo sopra sono già stata in cura per 7 mesi e ne ho ricavato un grosso beneficio. Mi sento molto più forte e meno concentrata sui miei problemi, quindi più aperta ad ascoltare il prossimo. Forse il solo fatto di poter condividere delle sofferenze è già sufficiente per liberarsi in parte da esse.
Quanto può durare un percorso? E nel mio caso sarebbe più adatta una di tipo Psicodinamica o Cognitivo-comportamentale o altro?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

condividere la propria vita con qualcuno fa senz'altro bene, e quindi anche le proprie idee, stati d'animo, ecc... ma non è terapeutico, perché Lei ha già sperimentato un percorso psicologico e non condivideva e basta, ma probabilmente era messa nelle condizioni di poter capire e di poter cambiare.

In altre parole il terapeuta non fa ciò che fa un amico o qualcuno che ci ascolta e col quale possiamo condividere un pezzo della nostra vita.

Quanto alla durata di un trattamento, dipende. Dipende da molti fattori, tra cui gli obiettivi terapeutici fissati, la motivazione del pz, la metodologia del terapeuta e anche quanto il terapeuta sia esperto.

Con i limiti della distanza, direi di fare un primo colloquio valutativo, poi anche un approccio sistemico- relazionale non lo escluderei...
Magari può cercare informazioni sulle diverse forme di psicoterapia anche su questo sito.

Cordiali saluti,
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Dal mio punto di vista potrebbe essere utile fare un percorso con un Collega specializzato in psicoterapia psicodinamica, soprattutto se vuole centrare il focus sulle problematiche esposte.

La durata è variabile ed è strettamente legata alla valutazione psicologica.