Ansia di non dormire

Buonasera dottori, vi scrivo per un problema che mi ha afflitto per qualche mese, prima dell'estate e che pensavo di avere risolto. Purtroppo da 3 giorni questo problema si è ripalesato. Sostanzialmente mesi fa, dopo un periodo di forti stress dovuto ad una sessione di esami in università particolamente stressanti, ho avuto un periodo di fortissima insonnia, pochissime ore di sonno a notte, per altro molto discontinuo. A causa dello stress che questa situazione mi ha causato, mi si è instaurata una paura folle di non riuscire a dormire, con conseguenti attacchi d'ansia assocciati a questo fatto. Fortunatamente, in un percorso durato mesi, grazie al supporto psicologico della mia famiglia e della mia ragazza, sono riuscito ad uscire da questo vero e proprio incubo. Ho capito che la vita è bella, ma piena di insidie e che non vale la pena rovinarsi i migliori anni per cose cosi stupide. Purtroppo da 3 giorni questa paura di non riuscire a dormire e quindi la paura di non riuscire a effettuare anche i piu semplici impegni della giornata successiva mi ha riportato in questo tunnel. Vi chiedo quindi aiuto: come posso togliere questa "ansia da prestazione" legata al sonno? Vi aggiungo che ogni sera prima di andare a dormire mi faccio una camomilla e prendo 1 mg di melatonina. In passato prendevo anche 10 gocce di lexotan che però causavano cambiamenti forti nel mio umore, e quindi non ho più intenzione di prendere questo farmaco. Potreste darmi una mano? Ho una paura folla di star rientrando in questo tunnel di insonnia. Vi ringrazio anticipatamente. Cordiali saluti
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile utente, mi domando se oltre agli esami non ci sia nella sua vita qualche capitolo aperto che la preoccupa e la fa sentire in allarme , preoccupata , inadeguata.. spesso non si dorme perchè si comincia a pensare, ripensare , a rimuginare.. e tutto si ingigantisce.. Le consiglio di rivolgersi allo Spazio Giovani della sua Università , dove verrà aiutata a chiarirsi e a raccontarsi.. Questo suo modo di vivere le difficoltà viene da lontano, dalla sua storia, ma di Lei ci ha detto ben poco..
Cosa ne pensa ?. Tenga inoltre presente , che se andiamo a letto , ancora .. accesi.. avendo lavorato al PC ad esempio , i tempi di recupero di un tono rilassato sono più lenti e questo può essere una causa, ma non certo l'unica.
Restiamo in ascolto...

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Come già detto dalla Collega, anche io le suggerisco di guardare oltre ed altrove...

Il sonno é spia di altri tipi di benessere, si regredisce serenamente tra le braccia di Morfeo se tutti i cassetti della nostra psiche sono in ordine, se c'è un rumore di fondo, una spina irritativa nel fianco...il dolore ci farà stare svegli a contare le famigerate pecore.

Scatta poi il monitoraggio ossessivo dell'assormentanento....che, ovviamente, peggiora la situazione.


Stili di vita sani
Igiene del sonno (no cellulare, internet, cibi eccitanti, un buon libro...)

Ed eventualmente una visita medica, molti ospedali hanno i centri per i disturbi del sonno, unitamente allo psicologo per conoscere eventuali contenuti della sua psiche disturbanti....

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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