Protusioni e dischi disidratati

Salve
Ho 27 anni e ho iniziato ad avere i primi dolori alla schiena circa 4 anni fa. Dolori molto forti che, inizialmente, mi costringevano a letto 15 giorni. Ho fatto la prima RMN e sono state rilevate protusione e dischi disidratati in L3L4 L4L5 L5S1. Nel corso del tempo la situazione è peggiorata e puntualmente 2 volte l'anno la schiena si infiammava ed io stavo a letto 40giorni (ogni volta). Nel 2014 ho raggiunto l'apice del dolore e sono arrivata a prendere la morfina perché niente funzionava. Dopodiché mi è stata consigliata una chiropratica. Grazie a lei ho ricominciato a camminare ma da 3 mesi la schiena non va bene, anzi... ho sempre dolori e adesso si irradiano sempre più sul davanti (inguine e sopra inguine). Lei dice che in 6-12 mesi non avrei dovuto avere più dolori e sostiene che FORSE la rimozione di una parte di dischi che mi preme sul nervo potrebbe giovarmi.
Vi copio il referto dell'ultima RMN (agosto 2015, stavo meglio di adesso):

Regolare l'allineamento dei metameri nel piano sagittale e le dimensioni del canale osseo.
Il cono midollare e le radici della cauda non presentano anomalie morfologiche o di segnale.
Regolare il segnale che si ottiene dalle strutture ossee vertebrali.
Lo studio dei dischi intersomatici evidenzia una iniziale perdita di segnale del disco L3-L4 con piccola ernia mediana contenuta nel legamento che impronta appena il profilo anteriore del sacco meningeo.
Riduzione di segnale e di ampiezza del disco L4-L5.
Minima protrusione circonferenziale del disco L5-S1 senza conflitto discoradicolare.
Evindente discrepanza fra trofismo muscolare e spessore dei tessuti adiposi.

Voi cosa ne pensate? Qual è il vostro parere? Intervento?
Ho 27 anni e non sto svolgendo la vita che mi spetterebbe.
Saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile ragazza,
stando al referto che Lei trascrive, le ernie del disco segnalate sembrano non avere un ruolo nei sintomi riferiti, mentre l'avrebbe la verosimile disidratazione di uno o più dischi.
E' necessario valutare il caso nel suo complesso, ovvero sia clinicamente che visionando le immagini RM, al fine di poter indicare la terapia idonea.

Consulti di persona un neurochirurgo

Cordialmente