Problemi sessuali a chi rivolgersi?

Buongiorno,
Vi scrivo perché ho un problema con il mio fidanzato che vorrei risolvere. Allora in pratica non riusciamo quasi mai ad avere rapporti sessuali soddisfacenti, perché io se so che lui viene a casa mia e quindi faremo l'amore iniziò ad agitarmi, mi sento un nodo in gola e allo stomaco e quindi non riesco nè ad eccitarmi nè a provare piacere, anzi provo dolore perché non sono lubrificata. Inoltre durante la penetrazione non riesco a lasciarmi andare, anzi molte volte mi vengono le lacrime agli occhi e vorrei che lui smettesse. Altre volte mi è capitato durante i preliminari di respingerlo, perché improvvisamente mi spavento, sono spaventata da lui non voglio che mi tocchi o mi stia vicino.
Non capisco cosa mi succede, io amo il mio ragazzo e mi ha sempre trattata bene, non ricoardo di aver subito traumi o violenze che possano giustificare il mio comportamento.
Aggiungo che ho sofferto di anoressia e tutt'ora il mio rapporto con il cibo è precario, alterno periodi buoni a periodi di abbuffate, restrizioni e autolesionismo.

L'ho scritto perché altre persone con dca mi hanno raccontato situazioni sessuali simili alla mia e mi chiedo se non siano correlate le due cose.
Detto questo vorrei poterne parlare con qualcuno di competente, che mi aiuti a superare questo problema. Posso rivolgermi a un consultorio o a chi? Grazie mille per l'attenzione e anticipatamente per la risposta
Cordialmente

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Ragazza,
è possibile che il tuo disagio individuale che si è già manifestato attraverso un rapporto disfunzionale con il cibo stia iniziando a coinvolgere anche la dimensione relazionale di coppia ma entrambe le problematiche andrebbero considerate la conseguenza e non la causa del tuo malessere.
In prima battuta puoi rivolgerti direttamente al consultorio familiare della tua ASL per un colloquio con lo psicologo e fare il punto della situazione insieme allo specialista che saprà indicarti la modalità d'intervento terapeutico più adeguata.
Se avessi ulteriori perplessità non esitare a scriverci.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,
Disturbi del cibo e disturbi sessuali riguardano ambedue il corpo.
Spesso sono presenti contemporaneamente.

Talvolta vanno curati in contemporanea.

Il consultorio è un referente adatto.
In alternativa una Psicologa Psicoterapeuta perfezionata in Sessuologia.

Ci siamo. Se ritiene, ci tenga al corrente.



Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Le domande che pone aprono scenari complessi che obbligano a diagnosi su più livelli...
Anche io come la Collega le suggerisco il consultorio.

Le riporto qualcha che spezzone di un mio articolo che sembra racchiudere le sue sofferenze.

"Esiste una correlazione tra oralità e sessualità?
In effetti si, sia sessualità che oralità oggi, sembrano abitare in una cornice temporale ed ambientale, fatta più di patologia che di piacere.

Due patologie importanti, della sfera oro-alimentare, sono:
1-Anoressia nervosa
2-Bulimia nervosa.

1- La prima viene caratterizzata dall’incessante riduzione di assunzione di cibo, fino al totale rifiuto, patologia che può sfociare in un quadro di dimagrimento estremo e morte.


2- La seconda, che in termini clinici, rappresenta l’altra faccia della medaglia dell’anoressia nervosa, è caratterizzata da un’assunzione convulsa di elevate quantità e qualità di cibo, e l’adozione da parte della donna che ne soffre, di strategie di eliminazione dello stesso, tramite il vomito o l’assunzione di farmaci che velocizzano il metabolismo basale e/o lassativi...."

Entrambe sono strettamente correlate alla dimensione dell'affettivita e della sesualita (anoressia sessuale, bulimia sessuale)



Queste problematiche sono caratterizzate in termini psichici, da un sentimento di "vuoto e solitudine", che crea un circolo vizioso tra insorgenza e mantenimento delle patologie; sentimenti che trovano un’interfaccia, quasi obbligatoria, nella dimensione sessuale, che mi sembra essere quello che è capitato a lei...

Le due problematiche devono essere trattate "congiuntamente" dallo stesso clinico che sappia farsi carico della sua sofferenza e, soprattutto, essere considerate all’interno di una cornice univoca, tenendo ben presente la dimensione complessa del significato dei sintomi, apparentemente disgiunti tra loro....ma l'uno l'altra faccia della stessa medaglia.

Il cibo, spesso, assume svariati significati:
emotivi
consolatori
compensatori
ansiolitici
Anti depressivi
sessuali..

Compensa, in maniera malsana, un'assoluta mancanza d’amore e di nutrimento per un’anima malata e sofferente, depauperata d’attenzioni, cure ed energie psichiche.

Il cibo, diviene un’amante, una madre accogliente, un utero caldo ove potersi rintanare, un chiaro sostituto d’amore.


E le allego del materiale che può consultare su delle difficoltà sessuali femminili, se desidera, dopo ne riparliamo.

https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/110-vaginismo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/861-sessualita-femminile-disfunzioni-cause-e-terapie.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1995-donne-e-sessualita-vergini-adulte-vaginismo-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4106-l-intimita-impossibile-donne-vergini-adulte-e-matrimoni-bianchi.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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