Onde t negative da v3 a v6 e cardiomiopatia ipertrofica

Gentili Dottori,
sono un uomo di 41 anni, sportivo, ex fumatore, con 4-5 Kg in sovrappeso, senza problemi di ipertensione, Celiaco dalla nascita, Ho avuto da sempre un ECG con onde t negative da v3 a v6 rimaste tali nel corso degli anni. Nei vari ECO effettuati però non sono mai venute fuori patologie evidenti, soltanto 3 anni fa nell'ECO era visibile un inspessimento marcato del ventricolo sx, tanto che il Cardiologo mi parlò per la prima volta di cardiomiopatia ipertrofica, evidenziando come l'inspessimento parietale del ventricolo ne fosse una spia. Informai allora lo specialista che sono un tipo molto sportivo e che a quel tempo facevo grandi allenamenti, correndo molto e per diverse volte a settimana. Il Cardiologo mi disse di diminuire assolutamente lo Sport e mi disse di interrompere una attività così intensa. L'anno successivo (2015) feci tutti i nuovi controlli, lo sport da parte mia era stato ridotto ma mai interrotto passando da allenamenti per 5 giorni a settimana a 2-3, quello che venne fuori fu un ridimensionamento netto degli spessori parietali e un rientro totale nella norma delle dimensioni del ventricolo. Oltre al solito ECG che riportava sempre le onde t negative, feci come sempre anche il test da sforzo, anche questo esame osservava la presenza delle onde t negative di base e una riduzione di esse durante l'attività, sostenendo segni di sovraccarico ventricolare da v3 a v6. Per la prima volta ho eseguito anche una Risonanza magnetica cardiaca, il risultato evidenziava ventricolo di sinistra di normali dimensioni, spessore parietale di 11 mm e normale spessore nella parete opposta (8 mm), buona funzione sistolica globale, non alterazioni della cinetica segmentaria, ventricolo destro di normali dimensioni, normali spessori parietali e normale funzione sistolica, non fibrosi focale o scar infartuale. Ho chiesto al Cardiologo come mai dunque che la parete del ventricolo sx sia tornata nella norma e se quindi queste onde t negative restino un indizio di cardiomiopatia ipertrofica, la sua risposta è stata che le pareti ventricolari sono tornate probabilmente nella norma per l'interruzione nel tempo della elevata attività sportiva ma che le onde t negative presenti da sempre sono la testimonianza di una cardiomiopatia ipertrofica latente, evidente soltanto attraverso l'ECG. Io resto però perplesso perchè se l'interruzione dell'attività sportiva ha regredito l'inspessimento, se in tutti gli eco effettuati (tranne quello durante il periodo di attività sportiva intensa) e se la Risonanza magnetica non hanno evidenziato nessuna patologia evidente è plausibile la presenza di una Cardiomiopatia ipertrofica visibile soltanto dall'ECG? Insomma l'ipertrofia o c'è o non c'è...mi sbaglio?
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dopo
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 106.3k 3.6k 3
Lei ha perfettamente ragione.
La miocardiopatia ipertrofica e' una patologia congenita e certo non scomapre.
Lei verosimilmante aveva una notevole ipertrofia da sovrallenamento che e' scomparsa con il detraining .
Sul perche' abbia ancora le T negative e' difficile rispondere, ma il fatto che la sua RM sia perfettamente normale la dovrebbe tranquillizzare

Arrivederci

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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