Depressione recidivante, prospettive di vita possibili

Buonasera dottori, scrivo qui perché non so più dove sbattere la testa. Ho 24 anni e da quando ne ho 20 sono in cura per la depressione. A 5 esami dalla laurea lasciai una facoltà che avevo scelto per ripiego. In questi anni ho scoperto di avere gravi problemi di ipotiroidismo che sto cercando di curare. Quest'anno, in preda a una immotivata voglia di "farcela", mi sono iscritta di nuovo all'università. Un corso che ritenevo più attinente alle mie inclinazioni. Mi ritrovo adesso, all'inizio del secondo semestre, a fare tanta fatica a frequentare (sono pendolare, 2 ore di autobus per ogni viaggio), e quasi a odiare ciò che studio. Mi sembra tutto senza senso. Ho affrontato il difficile rapporto coi miei genitori, anziani e con un passato difficile che si ripercuote sul mio presente (ho scoperto di essere frutto di una violenza sessuale). Questo rapporto continua ad essere di difficile gestione per me. Per questo motivo sto cercando lavoro, ho bisogno di stare fuori, di essere indipendente. Benché abbia già esperienza, però, non trovo nulla. Il fatto di essere senza una laurea mi deprime, non perché dia particolare peso ai titoli ma perché è la società a farlo. Mi sento obbligata a essere in un certo modo. Sono seguita da una psicologa che adoro, ma ultimamente non riesco a parlarle con franchezza perché mi vergogno: dico sempre le stesse cose, passo dalla fiducia alla voglia di morire. Ho tentato il suicidio 2 volte, ho un passato da autolesionista e adesso la voglia di morte sta tornando a fare parte di me. Ho paura di alzarmi al mattino, ogni giorno è un'agonia perché so che il giorno seguente devo andare in facoltà per fare contenti i miei genitori. Non mi obbligano, ma per loro se io vado all'università è tutto a posto. Sono stanca di tutto, stanca di vivere, da quel 2013 la mia esistenza è cambiata e non riesco a vedere uno spiraglio di speranza. Non c'è un filo di positività nella mia vita. Ho lottato, davvero, con le unghie e con i denti. Sento una stanchezza anche fisica molto debilitante. Da circa un mese sono comparsi dei tremori alle mani che talvolta mi impediscono di compiere azioni semplici molto comuni (ad es. tenere lo spazzolino per lavarmi i denti). Sono in cura per la tiroide con Tirosint, per la depressione, l'ansia e l'insonnia con Zoloft, Bromazepam e Halcion. Non ce la faccio più a vivere così. Vorrei avere almeno la forza di provare a stare meglio, ma c'è qualcosa in me che mi riporta giù. Quindi vi chiedo: si può non uscire mai da questo tunnel? Che cosa si può fare? Quali prospettive ci sono per una persona che cade nel male oscuro ogni 3 anni?
Spero che non respingiate il mio messaggio e che qualcuno mi lasci una parola. Ne ho davvero bisogno.
[#1]
Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, spiace sentire così tanto dolore nel suo scritto, ma , Lei è seguita da una Collega ed è importante parlare con lei di questo, certamente non ci sono possibili giudizi che possano trattenerla dal dire la verità a questa Collega, la quale di qualsiasi scuola sia, certamente fa e farà di tutto per aiutarla -
C'è tra voi un ottimo rapporto a quanto ci dice..
Inoltre questi farmaci da chi le vengono ordinati, da uno psichiatra.. ? Inutile dire che in genere la presa in carico di due specialisti presuppone confronti e aggiornamenti.. e uno sguardo che mira a poter andare avanti , il passato coi suoi problemi è come un fardello pesante da cui via via ci si libera..
Che corso sta facendo all'Università ? forse ora è stanca perchè tutto è faticoso e complicato.. potrebbe fare uno stacco e riprendere tra un paio di settimane, senza colpevolizzarsi , per ricaricare le batterie.
Se crede ci riscriva, con più notizie sulla sua vita e sui risultati dei farmaci che assume, potremo aiutarla meglio..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#2]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile ragazza,

dispiace proprio molto sentirLa così sofferente.
Lei chiede:
".. Quindi vi chiedo: si può non uscire mai da questo tunnel? Che cosa si può fare? Quali prospettive ci sono per una persona che cade nel male oscuro ogni 3 anni? ..."

Gli indirizzi più recenti indicano che psicoterapia + farmaci specifici raggiungono il migliore risultato,
come può anche leggere qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html

La Sua psicologa è anche psicoterapeuta?
Essa si rapporta regolarmente con lo psichiatra?
E Lei, si fa controllare periodicamente la terapia farmacologica?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

Insonnia

L'insonnia è un disturbo del sonno che comporta difficoltà ad addormentarsi o rimanere addormentati: tipologie, cause, conseguenze, cure e rimedi naturali.

Leggi tutto