Ansia da presrazione persistente e doc omosex

Gentili dottori,
Cerchero' di essere breve, ho 21 anni e da quando,a 18 anni,ho cominciato ad avere le prime esperienze sessuali, sono sempre stato accompagnato dall'ansia da prestazione. Questo deriva dal fatto che, la prima esperienza, è stata abbastanza traumatica nel senso che,non sapendo dove mettere mano,ero in forte ansia e non ho avuto l'erezione. Da quel momento,sebbene in modo più o meno intenso(le erezioni le ho praticamente sempre,spesso vanno via perché focalizzo troppi l'attenzione sullo stato di erezion stesso ),l'ansia sessuale non ha mai lasciato la mia vita. La mia fidanzata del tempo,all'inizio non diede peso alla cosa però poi,quando cominciarono i rapporti penetrativi, vedendo che non duravo molto si è cominciata a indispettire. La nostra relazione si e' conclusa in breve tempo, probabilmente non solo per moitivi legati alla sessualità. Sebbene riuscissi e riesca tutt'ora ad avere erezioni,il fatto che in un momento d'intimita' ci riesca questo non m'impedisce di avere ansia anticipatoria nei confronti dell'incontro sessualè della volta successiva (anche perché penso che avendo l'erezione non riuscirei a soddisfare la mia ragazza perché comunque duro molto poco,poche spinte) .
Non riesco a godere della mia sessualità, quando i miei amici parlano di esperienze sessuali mi sento sempre in difetto e quando vedo un qualsiasi uomo per strada,specialmente sicuro di se', penso "lui riusce sicuramente a dare soddisfazione alla sua donna e a guardare il sesso come un momento piacevole,io non ci riesco" .
La cosa mi fa stare molto male,anche perché non capisco perché con l'andare avanti delle esperienza l'ansia non passi mai. Gli unici momenti in cui non ho ansia anticipatoria sono quando non mi aspetto che ci sia un rapporto o quando nel momento precendente sono riuscito a soddisfare la mia ragazza e quindi(sto con la mia attuale ragazza da due anni,è meravigliosa e non mi fa pesare niente ma non basta per non farmi avere ansia ),per la soddisfazione, se c'è un rapporto subito successivo a questo, non ho ansia (cosa rara perché duro sempre poco e quindi non la soddisfo). Inutile dire che queste poche volte in cui l'ho soddisfatta non mi hanno dato fiducia poiché le volte dopo la storia era la stessa,di nuovo ansia anticipatoria. Esattamente Come il fatto che un esame universatario sia andato bene,questo non vuol dire che quello di dopo andrà bene allo stesso modo..è terribile da dire ma vedo il sesso così e sono stanco,vorrei viverlo con più spontaneita'. Nel chiedermi del perché l'ansia ci sia sempre ho cominciato ad avere paura di essere in realtà gay e che quindi il mio corpo rifiuti questa situazione (nonostante la.mia masturbazione sia sempre stata etero, e abbia sempre provato attrazione sentimentale e fisica per le ragazze,ho pure avuto una piccola depressione dopo essere stato lasciato perché mi mancava e l'amavo) e infatti vi sto scrivendo per avere un chiarimento,perché questa paura è diventata ossessiva.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile utente,

cercare le cause dell'ansia è infilarsi in un ginepraio, dove un dubbio si attorciglia a quello seguente,
e se prima l'ansia riguardava il rapporto sessuale
ora è riuscita a coinvolgere lo stesso orientamento sessuale.

Non è cercando la causa che la si sconfigge,
bensì individuando modalità nuove
che la facciano diventare una entità secondaria.

Per quanto riguarda il DOC omosessuale,
Le consiglio di leggere con calma questa lettura:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html

Saluti cordiali.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa,
Intanto la ringrazio per la tempestività della risposta. Dopodiché leggendo l'articolo non ho potuto fare a meno di notare che corrispondo nel profilo indicato
Come portatore di pensieri ossessivi. L'unica cosa è che purtroppo nell'articolo dice che per fare la distinzione è necessario un colloquio faccia a faccia e la cosa non mi ha tranquillizzato perché il dubbio rimane...la cosa che più mi spaventa di questo dubbio è che se fosse vero perderei la mia ragazza,cosa che non voglio assolutamente...inoltre per capire che orientamento ho secondo lei è sufficiente pensare che,prima dell'inizio delle attività sessuali che mi hanno creato quest'ansia che gioca brutti scherzi, non mi sono mai posto il dubbio sull'orientamento in quanto sono anche stato molto innamorato di una ragazza (a cui purtroppo per timidezza non ho saputo dire cosa provavo ed è finita male...)?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Sì,

la diagnosi faccia a faccia è necessaria.
E così la terapia.

C'è problema?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Buon giorno,
Come le è stato già detto: diagnosi e terapia, si valuterà poi de visu se combinata o meno.

L'Asia da prestazione se non curata in tempo, quando si tratta solo di quello e non di altre paure o nuclei fobici nei comfronti della sessualità, va accuratamente diagnosticata e curata, proprio per evitare quello che è successo a lei.

Le allego delle letture dove potrà trovare parecchi spunto di riflessione

Un canale salute redatto a quattroani con un andrologo, ed una video intervista.

https://www.valeriarandone.it/disfunzioni-sessuali-maschili/sessuologia-andrologia/

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html

Un articolo scientifico su diagnosi e terapia ed il ruolo della donna nel d.e

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Gentile dottoressa Randone,
Intanto la ringrazio per essersi interessata alla domanda. Dopodiché,se non ho capito male, lei ha detto che è proprio l'ansia da prestazione che cronicizzata mi ha portato il pensiero ossessivo sull'orientamento sessuale; a questo punto mi chiedo, dato che mi sento un po' in colpa per non aver chiesto aiuto prima, nonostante questa ansia da prestazione vada avanti da tempo,mi può rassicurare sul fatto che è comunque risolvibile e che io un giorno potrò finalmente godere di spontaneità in un rapporto sessuale?al momento sono in cura con una psicoterapeuta che mi sta guidando a una maggiore consapevolezza di me stesso con tecniche di mindfulness e che mi ha detto che eventualmente valuteremo quando fare pure il consulto sessuologico; lei ritiene che fin da subito dovrei richiesere pure questo consulto?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile utente,

".. e mi sento un po' in colpa per non aver chiesto aiuto prima .."
può recuperare il tempo chiedendo aiuto "subito",
di persona.

Di persona è possibile ricevere una diagnosi e una terapia,
cosa che on line non è possibile.
[#7]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa Brunialti,
Già,come ho scritto poco prima,vedo una psicoterapeuta che si sta focalizzando più sulla mia ansia in generale,più che sull'ansia da prestazione in particolare;la stessa mi ha detto anche che sarebbe stata mia decisione se aggiungere il consulto sessuologico adesso o fra un po' di tempo (ed è questo il dubbio che ho posto alla dotteressa Randone). Comunque sia,dalla sua risposta,si evince che forse la cosa migliore da fare è chiederlo subito.
La ringrazio molto per la sua disponibilita'
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
"... Comunque sia,dalla sua risposta,si evince che forse la cosa migliore da fare è chiederlo subito. .."

Proprio così.

Saluti cordiali.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Caro Ragazzo,
Non si colpevolizzi, non aiuta!

Se si trova bene, prosegua con la Collega, può anche integrare una consulenza sessuologica che è già diagnostica, e poi decidere il da farsi.

Per rispondere compiutamente alla sua domanda dovrei effettuare una diagnosi differenziale, altrimenti è impossibile sapere cosa viene prima e cosa dopo.
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