Mamma con gravi disturbi psicologi

Salve a tutti,
Ho 28 anni, sono secondo di tre figli (una sorella di 32 anni e un fratello di 22) e i miei genitori sono divorziati da oltre 17 anni oramai. La mia situazione familiare, così come la mia infanzia e quella dei miei fratelli, non è delle più rosee. Litigi su litigi ogni giorno da parte dei miei genitori. Mia madre che ci imponeva di andar a cercare ogni poco soldi a mio padre perché l'assegno concesole dal tribunale non bastava, e quando spesso tornavamo con risposte negative urlava, bestemmiava e faceva casino per ore. Così mia sorella ovviamente a 18 anni con la scusa della scuola si è trasferita al nord. La situazione negli anni è andata sempre peggiorando, per esser sintetico ho sempre saputo che mia madre da piccola fino a dopo il matrimonio prendeva il gardenale. Da molto tempo le è stato poi sospeso. Con la partenza di mia sorella di sono presentate crisi di ansia e problemi cardiaci. Infatti adesso prende tante medicine come (cardicor, tavor, cardioaspirina, e dovrebbe prendere anche il sereupin che però rifiuta perché dice che le porta dei foruncoli). Potete immaginare come sia facile con un soggetto de genere una minima sciocchezza per scatenare l'inferno. Ora il problema è che sembra che stia peggiorando sempre di più. Se la portiamo a visita da qualche psichiatra lei appare brillante e gentile è accorta alla nostra salute e al nostro futuro. Il contrario di quello che è in realtà a casa (perché da tempo oramai non esce più di casa). Abbiamo pensato che dovendoci trasferire al nord anche io e mio fratello avendo terminato gli studi, per non lasciarla sola qui potrebbe prendere una casa nelle vicinanze. Il problema che lei peggiora di giorno in giorno, si infuria con tutti, vede questo fatto che noi possiamo farci una mostra vita secondo me come una minaccia. Dice di voler rimanere sola per vivere felice, ma non è autosufficiente. Quando si arrabbia non vuole mangiar ne prender le medicine finché non si sente male. Cosa dovremmmo fare? Come dovrei comportarmi?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 992 63
Se sua madre non vuole accedere a delle cure può averne il suo diritto.

Se dovete trasferirvi per motivi vari prendete le vostre strade senza problemi.

Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
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Salve dottore la ringrazio per aver risposto e mi scuso se rispondo adesso.. comunque il problema è che lei qui da sola non durerebbe molto. Nel senso che è anche molto depressa e si capisce da come risponde alla domanda: cosa faresti qui sola? Lei dice: nulla, se voglio mangiare, mangio. Se voglio fare qualche pulizia per casa la faccio. Altrimenti dormo tutto il giorno e tutti i giorni.
Lei qui inoltre non ha mezzi per muoversi e fare la spesa. Inoltre senza una persona che la segue non prenderebbe nemmeno le medicine. Il problema è che adesso la situazione degenera ogni giorno. Come le si dice qualcosa esplode. Se le diciamo di venire a vivere vicino (ovviamente non nella stessa casa, ma nello stesso posto almeno) non vuole. Ha una sorella che comunque non l'accetta perché lei (mia madre) ha un'ossesdione e deve stare ogni poco a lavarsi le mani per molto tempo, e quindi la sorella (mia zia) con lei non la vuole. Non ha nessuna amicizia qui con cui passare ogni tanto del tempo. Cioè non sappiamo davvero come muoverci. Io tra l'altro mi iniziò a sentire anche costretto a dover stare con lei se continua così per sempre senza possibilità di potermi fare una mia vita..