Depressione, disturbo d'ansia, ipocondria.. ho solo 23 anni.

Gentili medici,
Premetto che da due mesi sono seguita da una psicologa, ma a volte mi sorge il dubbio che nemmeno lei capisca bene quale sia il mio problema..

E' cominciato tutto con un mal di testa verso metà agosto. Non avevo mai avuto mal di testa quindi mi preoccupava abbastanza, di mio sono sempre stata una persona ansiosa e attenta alla saluta, ma mai in maniera patologica.

Inizialmente si pensava fosse una sinusite, poi cefalea, io temevo il peggio... Il tutto in un periodo di forte stress pre esami universitari.

Un giorno dovevo prendere un aereo, ma non volevo partire per paura che potesse succedere qualcosa, che questo mal di testa potesse essere qualcosa di grave.. ho avuto una crisi a poche ore dal volo, penso una crisi d'ansia.
Un mio parente è medico, ho dovuto chiamarlo perchè mi tranquillizzasse...sono riuscita a partire, ma ho avute ulteriori crisi sia in aeroporto sia appena salita in aereo. Mi mancava il respiro, ero terrorizzata, il cuore batteva a mille...

Durante la mia vacanza ho avuto un attacco di panico e sono andata al pronto soccorso perchè pensavo mi stesse venendo un infarto. Mi sentivo gambe e braccia molto pesanti, tachicardia, sudore, caldo e puro panico... non smettevo di piangere. Mi hanno fatto tutta una serie di controlli e alla fine tra una lacrima e l'altra sono riuscita a spiegare cosa mi sentivo e che avevo paura di avere una malattia grave al cervello..il medico, molto umano e gentile, mi ha fatto tutti i controlli possibili, spiegandomi che non era niente e che avevo invece bisogno di supporto psicologico.

Cominciano così delle settimane terribili, ogni giorno dalla mattina alla sera ero in uno stato pietoso. Avevo continue crisi di ansia e ipocondria, pianti, tristezza..mio padre per fortuna mi sta molto accanto e capisce la mia situazione perchè ha sofferto di depressione in passato.

Premetto però che nonostante la mia ipocondria, sono sempre riuscita a non cedere ai controlli medici e convincermi che il mio era solo un periodo.

Ora sono passati circa 4 mesi. Le mie crisi (crisi d'ansia, paura di luoghi affollati, ipocondria per alcune malattie) si sono drasticamente ridotte, non ho più avuto crisi gravi se non sporadiche.. il tutto da quando alla fine ho deciso di farmi un controllo e ho scoperto di non avere una delle malattie che più temevo.
Da qualche giorno però, in seguito ad un episodio per il quale sono dovuta correre al pronto soccorso (nulla di grave per quanto terrificante...) ho delle giornate in cui non riesco a smettere di pensare alla morte, ho paura del nulla e di cosa ci possa essere dopo la morte... La mia psicologa e in parte anche io pensa che tutto questo sia causato dall'ansia per l'università, dalla paura di non farcela..
Quello che mi chiedo è se c'è la possibilità che io torni quella di prima o se sono destinata ad avere questo disturbo per sempre, ogni volta che si presenta una situazione di forte stress. Non sono più me stessa e soffro..vorrei solo tornare a ridere.
[#1]
Psicologo attivo dal 2017 al 2020
Psicologo
Cara ragazza,

con un buon percorso terapeutico e la giusta motivazione a portarlo avanti, si possono affrontare quei pensieri causa delle Sue crisi d'ansia.
Abbia fiducia negli strumenti dei quali disponiamo e nella collega che la segue.
La buona riuscita di un progetto terapeutico si fonda però su una relazione di fiducia tra paziente e terapeuta. Se pensa di non riuscire a sentire questa fiducia, valuti l'ipotesi di affrontare con la collega il discorso. Fa parte del nostro lavoro, valutare la relazione e, nel caso non dovesse star funzionando, ipotizzare un invio ad un altro/a collega.

Ci sono altissime probabilità di guarire da un disturbo d'ansia. Non possiamo avere la certezza non si ripresenteranno crisi d'ansia, non può averla neanche chi non si è mai trovato nella Sua stessa situazione, essendo l'ansia un'emozione che possiamo provare tutti, ma possiamo acquisire gli strumenti necessari per affrontarle con la maggiore serenità possibile e senza pensare di esserne prigionieri.
Tornerà a sorridere.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dt.ssa,

Mi fido della mia psicologa, è ritenuta anche molto brava e ne sono convinta.
Il fatto è che questo disturbo orrendo vorrei passasse il prima possibile, a volte miglioro, ne sono felice, ma poi ci ricado e questo mi deprime ..
Piango, piango sempre, vado in preda al panico per alcuni sintomi fino a non respirare.
La mia psicologa aveva accennato all'ipotesi che io potessi vedere uno psichiatra, ma la cosa mi spaventa e vorrei farcela da sola. I miei invece insistono che potrebbe aiutarmi.

Ho paura di restare in questo stato per sempre, nonostante la mia forza di volontà nell'affrontare questo problema e cercare di rimanere positiva che, prima o poi, passerà..

Mi rendo conto che la mia non è propriamente una domanda, ma sono molto triste per la persona che sono diventata e forse cerco solo un po' di conforto...

La ringrazio per la risposta.


Cordiali saluti
[#3]
Psicologo attivo dal 2017 al 2020
Psicologo
Cara Ragazza,

non si preoccupi se ha avuto bisogno di cercare conforto, è normale e, seppur attraverso uno schermo, proverò a darlo.
Mi sembra che Lei, come sottolinea, ha tanta forza di volontà e questo sicuramente la aiuterà. Rispetto a molte altre persone che vivono momenti difficili, è stata molto coraggiosa a chiedere aiuto. Vedrà che si risolverà.
È normale spaventarsi quando si vive qualcosa di nuovo e tanto disturbante come un disturbo d’ansia, ma bisogna anche concedersi il lusso di non essere sempre in ottima forma, questo è molto importante.

Riguardo la possibilità di vedere uno psichiatra, non è necessariamente un male. Anche in questo caso, se si ha bisogno di un aiuto non c’è nulla di cui vergognarsi o aver timore, ma resta una sua scelta.

Se ne esce, ma con un po’ di pazienza e imparare ad esercitare la pazienza di aspettare che le cose vadano meglio è importante. Vedrà che quando starà meglio si guarderà indietro e sarà felice di avercela fatta.

La abbraccio
[#4]
dopo
Utente
Utente
E' passato più di un anno e per caso ho ritrovato questa nostra conversazione.
Le sue risposte mi hanno nuovamente commossa.
Sono infine rimasta in terapia per circa sei mesi per poi vedere uno psichiatra.

Ho da poco finito la terapia farmacologica e, nonostante qualche volta la mia mente torna su certi pensieri poco adatti ad una ragazza della mia età, posso dire di essere tornata finalmente me stessa e a sorridere.
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