Due italiane su tre sono sessualmente insoddisfatte

michele.spaccarotella
Dr. Michele Spaccarotella Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo

A lanciare l'allarme è stato il Congresso di Andrologia Medica e Medicina della Sessualità (SIAMS) appena conclusosi a Cagliari: un'indagine svolta su 3000 soggetti (uomini e donne) tra i 18 e i 65 anni rivela che 2 italiane su 3 si dichiarano sessualmente insoddisfatte perché ritengono i loro rapporti sessuali 'inadeguati e troppo sporadici'. Anche gli uomini non se la passano meglio, secondo la proiezione sono infatti 11 milioni quelli che non si ritengono appagati sotto le lenzuola.

Dalla ricerca emerge una grande differenza legata al genere: il 95% delle donne vorrebbe parlare di questi problemi (perché consapevoli delle ripercussioni che possono avere sul rapporto) ed il 60% ritiene opportuno affrontare la problematica e trovare una soluzione insieme. Nel caso della disfunzione erettile (DE), il 57% delle donne ritiene sia una situazione da risolvere in due mentre solo il 22% degli uomini la ritiene un'ipotesi percorribile. 

Per quanto riguarda la DE, il 20% degli uomini non vuole parlarne, il 25% si "autoassolve" delegando la ricerca della soluzione alla partner ma soprattutto il 79% ritiene di doversi recare da solo del medico (mentre il 59% delle donne lo accompagnerebbe).

Da questa indagine emergono quindi tre fattori:

- la diversa consapevolezza di genere rispetto al benessere sessuale e alle ripercussioni sul rapporto

- la difficoltà da parte dell'uomo di ammettere ed esternare un proprio problema

- la scissione tra il sintomo e il ruolo giocato dalla relazione

Il sintomo sessuale spesso nasce nella coppia e si ripercuote sulla coppia. Ciò che non viene sottolineato ancora abbastanza è l'importanza della comunicazione e del dialogo nella relazione a due. Ancorati ad una visione stereotipata del maschile, gli uomini spesso perdono la grande occasione dell'arricchimento personale che può dare il confronto con il femminile.

Comunicare i propri problemi ed affrontarli insieme cementa ancora di più il rapporto a due ed il partner sente di essere parte integrante della soluzione e non un soggetto inerme ed estraneo al problema. Bisogna darsi la possibilità di aprirsi al confronto anche comunicando all'altro le parti che meno accettiamo di noi stessi.

La paura del giudizio e del non essere compresi dal partner porta spesso ad un atteggiamento di chiusura ed introversione ma soprattutto allo stagnamento della comunicazione a due. Confidarsi fa sentire l'altro più importante e partecipe nella relazione. Rivolgersi ad un professionista che si occupa di queste tematiche può aiutare inoltre a rompere il ghiaccio e a far ripartire quella capacità di dialogare che si è persa nel tempo. Non smettete di conoscervi sotto e fuori dalle lenzuola, il rapporto ne gioverà.    

  

Data pubblicazione: 18 novembre 2014 Ultimo aggiornamento: 09 dicembre 2014

4 commenti

#1
Dr. Manlio Converti
Dr. Manlio Converti

scusa ma si è calcolato questo rispetto alla presenza di partner stabili, rapporti promiscui, nessun partner...o si è messi tutti sullo stesso piano ed ognuno ha risposto come voleva?
E poi i soggetti intervistati erano pazienti o moduli di popolazione generale?

#2
Dr. Michele Spaccarotella
Dr. Michele Spaccarotella

Gentile Manlio, l'indagine è stata realizzata dalla società Datanalysis e sono stati intervistati oltre 3.000 soggetti tra uomini e donne, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, rappresentativi della popolazione generale. I dati in questione si riferiscono quindi a proiezioni. Quello che ho voluto sottolineare nell'articolo (come immagino avrà inteso) non sono i numeri in senso stretto, bensì rimarcare l'importanza dell'aspetto relazionale, troppo spesso sottovalutato o addirittura bypassato. Non a caso, la metà dei soggetti (sia uomini che donne) riferiscono anche che "la caratteristica principale che dovrebbe avere il farmaco ideale contro la disfunzione erettile è che agisca velocemente, al massimo entro mezz'ora". Grazie per essere intervenuto, Le auguro buona serata

#4
Dr. Edoardo Bernkopf
Dr. Edoardo Bernkopf

Gentili Colleghi, desidero sottolineare che una causa quasi sempre dimenticata di Disfunzione Erettile é il russare notturno con apnee nel sonno.
Nella mia attività professionale (mi occupo specificamente di problemi respiratori nel soinno) non ho MAI trovato un paziente con DE al quale il proprio urologo/sessuologo abbia chiesto in anamnesi se gli risulta di russare.
La letteratura é ricca di studi in tal senso. Vale anche per la diminuita libido femminile.
Cordiali saluti. Edoardo Bernkopf

Per aggiungere il tuo commento esegui il login

Non hai un account? Registrati ora gratuitamente!

Guarda anche coppia 

Contenuti correlati