Prevenzione andrologica

La prevenzione andrologica nell'età pediatrica e puberale

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

La prevenzione andrologica inizia già nell'infanzia e nella pubertà: molti problemi diagnosticati in tempo, infatti, possono essere risolti per evitare conseguenze nella vita adulta.

Molti problemi andrologici diagnosticati precocemente all'infanzia e alla pubertà possono essere brillantemente risolti senza lasciare nessuna conseguenza sul futuro della vita sessuale e riproduttiva di un uomo. Vediamo quali sono le patologie dell'apparato genitale maschile più diffuse che si possono manifestare nelle varie fasce d'età.

Patologie dell'infanzia

Fimosi

La fimosi è un restringimento del prepuzio, la pelle che ricopre la punta del pene, cioè il glande.

Le cause possono essere molteplici:

  • congenite,
  • infiammatorie,
  • post traumatiche.

Quando questo succede scoprire il glande può essere doloroso o impossibile. In questi casi è sempre indicata una correzione chirurgica che prevede la circoncisione, cioè la rimozione di questa pelle ristretta ed eventualmente, se possibile, una plastica del prepuzio residuo. Bisogna ricordare che questo è un intervento che viene praticato, presso alcune culture, oltre che per motivi terapeutici, anche per motivi religiosi.

Per approfondire:Prepuzio e bambini: consigli per i genitori

Ipospadia

L'ipospadia è un'alterazione congenita del pene che colpisce circa 2 bimbi ogni 1000 nati a termine e che interessa l'apertura esterna dell'uretra (il meato uretrale esterno), cioè il canalino da cui passa l'urina. In questa situazione patologica il meato dell'uretra si trova in un punto qualsiasi della faccia inferiore del pene invece che alla punta. Questa particolare alterazione dell'anatomia di questo canalino necessita quasi sempre di una correzione chirurgica.

La ritenzione testicolare o criptorchidia

Il testicolo ritenuto o criptorchidia è la mancata discesa di un testicolo o di entrambi nella borsa scrotale. È l'anomalia più frequente dell'apparato genitale in età pediatrica e colpisce il 4-5% dei nati a termine ed il 10-30% dei pre-termine. Quindi in Italia ogni anno possiamo ipotizzare dai 10.000 ai 90.000 nuovi casi.

La ritenzione testicolare è definita in modo più preciso come la condizione per cui il testicolo si localizza in una delle regioni anatomiche che questo percorre normalmente nella sua discesa allo scroto.

Parliamo di ectopia testicolare quando il testicolo si arresta invece in un' altra sede.        

Le cause di una ritenzione testicolare possono essere diverse ad esempio anatomiche da brevità congenita del funicolo e dell'arteria spermatica, dall'inserzione anomala del gubernaculum, mancanza dell'orifizio inguinale.

In molti casi di criptorchidia può esserci in concomitanza una disgenesia gonadica generalmente caratterizzata da complesse alterazioni dello sviluppo dell'apparato genito-sessuale. 

In tutti questi casi è fondamentale la diagnosi precoce e la successiva correzione con trattamenti farmacologici o chirurgici che devono essere attuati entro il secondo-massimo terzo anno di vita, quando possibile. Questo naturalmente per conservare la futura fertilità del bimbo e controllare l'evoluzione del testicolo disgenetico.

Tutte queste condizioni anatomiche si associano frequentemente ad un non perfetto "funzionamento" del testicolo con effetti negativi sulla futura produzione di spermatozoi determinando anche una maggiore frequenza allo sviluppo di tumori.

Guarda il video: Salute dell'uomo: le malattie più diffuse

Patologie della pubertà

La pubertà è una tappa importante nello sviluppo psico-fisico e culturale di un uomo. Le variazioni dell'epoca di comparsa dipendono da fattori genetici, sociali, economici ed alimentari.

Pubertà precoce e ritardata

Parliamo generalmente di pubertà precoce quando questa si manifesta nel bimbo prima dei 10 anni. Le cause posso essere molteplici: secrezione prematura di ormoni ipotalamici di natura idiopatica oppure dovuta a malattie infiammatorie o tumorali del sistema nervoso centrale.

Parliamo invece di pubertà ritardata quando i segni tipici mancano ad una età che supera di circa due anni quella in cui compaiono di media, ad esempio quando non si ha un aumento del volume testicolare all'età di 14 anni oppure non si manifesta una peluria pubica all'età di 15 anni. In questi casi è sempre indicata una attenta valutazione andrologica ed endicronologica.

Guarda il video: 3 domande sulla visita andrologica

Malattie Sessualmente trasmissibili (MTS)

Per malattie sessualmente trasmissibili si intendono oltre 20 malattie causate da batteri, virus, funghi o parassiti che si trasmettono tutte per via sessuale (HIV e AIDS, Chlamydia, Condilomi acuminati, Epatiti virali, Gonorrea, Herpes genitale, Micosi, Sifilide, Trichomonas genitale, ecc). Il contagio avviene generalmente durante i rapporti sessuali attraverso il contatto diretto di liquidi organici infetti (secreti vaginali, sperma, sangue) con le mucose.

Secondo dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità il 25% dei ragazzi italiani ha avuto il suo primo rapporto sessuale prima dei 16 anni. Più della metà della nuove infezioni di AIDS interessano giovani tra i 15 e i 25 anni.

Inoltre la diagnosi di una infezione sessualmente trasmessa è più difficile durante l'adolescenza, perché la malattia può essere asintomatica e perché l'accesso ai centri di controllo non sempre è facile.

Per proteggersi da queste malattie si consiglia di seguire le regole d'oro a difesa della vostra salute:

  • scegliere con cura il proprio partner (conoscere bene i suoi comportamenti abituali e le sue precedenti esperienze sessuali);
  • cercare di "stabilizzare" e "conservare" una relazione quando è possibile e lo si desidera;
  • fare, quando sono indicate e regolarmente, tutti i test per le malattie sessualmente trasmissibili;
  • evitare rapporti sessuali occasionali, non protetti e con partner non ben conosciuti;
  • vaccinarsi contro l'epatite B;
  • astenersi dall'uso di droghe che alterano la corretta percezione della realtà, con riduzione del senso di responsabilià e di autocontrollo;
  • usare sempre il preservativo in caso di rapporti occasionali con partner non ben conosciuti.

Per approfondire:6 regole per evitare le malattie sessualmente trasmissibili

La prevenzione tramite autopalpazione dei testicoli

Come si fa l'autopalpazione del testicolo?

A partire dai 15 anni, una palpazione eseguita mensilmente consente di individuare l'eventuale insorgenza di una tumefazione o irregolarità sospetta.

Ecco le raccomandazioni del National Cancer Institute statunitense per l'autopalpazione del testicolo (l'esame andrebbe effettuato dopo una doccia o un bagno caldo che rilassano le strutture dello scroto):

  1. Porsi di fronte a uno specchio e verificare che non vi siano rigonfiamenti o “cose nuove” nello e sullo scroto.
  2. Esaminare ogni testicolo con entrambe le mani, mettendo indice e medio nella zona inferiore e pollice in quella superiore. Eseguire un movimento rotatorio delicato (non bisogna sentire alcun dolore) e non allarmarsi se un testicolo sembra un po' più grosso dell'altro: questa è una cosa del tutto normale.
  3. Trovare l'epididimo, cioè la struttura tubulare morbida che si trova dietro al testicolo e che trasporta gli spermatozoi prodotti dal testicolo e che a un occhio inesperto potrebbe essere preso per una massa sospetta. Ricordare che nell'epididimo non si formano tumori, quindi non preoccuparsi se si trovano piccole irregolarità.
  4. Se invece le irregolarità, gli “indurimenti”, le “masse nuove” sono nella parte posteriore o in quella anteriore del testicolo, chiedere subito un parere al medico. L'anomalia può essere dovuta ad un'infezione (di solito vi è dolore), ma se fosse causata da un tumore non bisogna perdere tempo.
  5. Ricordarsi che tutte le “masse” che possono muoversi liberamente all'interno della borsa scrotale non sono generalmente di natura maligna.

Per approfondire:Cos'è il varicocele?

Data pubblicazione: 04 luglio 2011 Ultimo aggiornamento: 04 novembre 2022

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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