Fertilita invecchiamento maschile.

L'età come cambia la fertilità di un uomo

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Una nuova, completa ed interessante review è stata recentemente pubblicata da due ricercatori britannici sulla prestigiosa rivista “Reviews in Endocrine and Metabolic Disorders” su questa tematica andrologica, a molti ancora poco nota, cioè l’invecchiamento dell'apparato riproduttivo e la conseguente riduzione della fertilità che interessa appunto un uomo quando invecchia.

Fertilità maschile ed età

È noto che, rispetto alle donne, l'aumento dell'età nei maschi non è accompagnato dai quei cambiamenti marcati e decisamente negativi sulla sfera riproduttiva che coinvolgono una donna e che sono legati all’insorgenza della menopausa con il relativo esaurimento della sua riserva ovarica.

Oggi sappiamo che si verificano comunque delle modificazioni fisiologiche non positive anche nel maschio.

Per approfondire:Fertilità maschile: studi recenti sull'impatto dell'età

Quali sono i cambiamenti nell'uomo?

Questi cambiamenti sono dovuti pare, in buona misura, ad alterazioni dell'asse ipotalamo-ipofisi-testicolare con la conseguente riduzione della produzione e della biodisponibilità del testosterone e questo determinerebbe anche una spermatogenesi modificata, con una riduzione significativa soprattutto della motilità e della normale morfologia degli spermatozoi. 

Altri problemi che si presentano nei maschi con l’età che avanza è il relativo declino della risposta sessuale, con un significativo aumento delle problematiche legate ad una non normale erezione, in alcuni casi già dopo i quarant’anni; questo sintomo sessuale a volte è anche un vero e proprio marker per una malattia coronarica clinicamente evidente o, a volte, asintomatica.

Nonostante le alterazioni della spermatogenesi e la ridotta capacità di fertilizzare un ovocita, comunque le possibilità di avere un figlio per un uomo “maturo” rimangono ma, soprattutto per cause di natura genetica, si possono avere implicazioni negative, da non sottovalutare, per la salute della propria prole. 

Queste problematiche si verificano sia nei figli avuti in modo “naturale” che in quelli che sono nati con l'aiuto di una tecnica di riproduzione assistita.

Per approfondire:Cromosoma Y e infertilità maschile

Fonte:

Reproductive axis ageing and fertility in men

Data pubblicazione: 02 dicembre 2022

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

Iscriviti alla newsletter

Per aggiungere il tuo commento esegui il login

Non hai un account? Registrati ora gratuitamente!

Guarda anche fertilita 

Contenuti correlati