Testosterone formula.

Ottimizzare il testosterone per migliorare l'erezione

andrea.militello
Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione

La funzione degli ormoni steroidei nell'organismo

Gli ormoni steroidei, tra cui il testosterone, giocano un ruolo fondamentale nella regolazione dello sviluppo degli organi genitali maschili sia interni che esterni e nelle caratteristiche sessuali secondarie, collegandosi al recettore androgenico.

Una volta stabilito il collegamento, il recettore androgenico agisce come un elemento regolativo della trascrizione, collaborando con numerosi co-fattori per attivare differenti percorsi di segnalazione.

La teoria della saturazione androgenica suggerisce che, superato un certo limite, il collegamento e l'azione del recettore androgenico restano consistenti nonostante l'incremento dei livelli di testosterone nel sangue.

Finalità della ricerca

Una recente ricerca aveva come finalità l'indagine sull'attività di queste proteine in campioni di tessuto penineo prelevati da individui affetti da una marcata disfunzione erettile, per approfondire l'effetto del testosterone circolante sull'attività del recettore androgenico.

Procedure e tecniche

Gli individui che si sono sottoposti ad interventi chirurgici per Deficit Erettile avanzato presso la struttura sono stati coinvolti nella ricerca. Durante la procedura di impianto di protesi peniena, è stato prelevato un campione del corpo cavernoso.

Da ogni campione è stata isolata la proteina per un'analisi western blot, che è stata poi esaminata per il recettore androgenico, l'ossigenasi emica, la sintasi dell'ossido nitrico e gli anticorpi fosfodiesterasi tipo 5 con GAPDH come riferimento.

Osservazioni

12 individui hanno dato il consenso a essere inclusi nella ricerca. Tutti hanno fornito campioni di testosterone la mattina dell'operazione. Il valore medio di testosterone registrato era di 300,15 ng/dL.

Le osservazioni hanno evidenziato una riduzione sia del recettore androgenico che della sintasi dell'ossido nitrico rispetto a livelli di testosterone al di sotto dei 300 ng/dL (p = 0,022, 0,03).

Analogamente, i valori di ossigenasi emica e fosfodiesterasi tipo 5 erano considerevolmente più bassi a livelli di testosterone sotto i 200 ng/dL (p = 0,017, 0,014).

Interpretazione e deduzioni

Le informazioni raccolte indicano una marcata riduzione dell'attività delle proteine regolate dal recettore androgenico a bassi livelli di testosterone circolante. Ciò mette in luce una potenziale associazione tra i livelli di testosterone nel sangue e l'azione del recettore androgenico, suggerendo un possibile intervallo di saturazione tra 200 e 300 ng/dL.

Data pubblicazione: 12 agosto 2023

Autore

andrea.militello
Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso Università La Sapienza di Roma.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 43740.

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