Tumori della pelle: aumentano i casi tra i giovani in Italia

Introduzione

I tumori della pelle sono in aumento e l'età media delle diagnosi si abbassa, mentre le terapie diventano più avanzate. Tuttavia, la prevenzione appare ancora carente poiché solo una minima parte della popolazione italiana si sottopone a controlli dermatologici, pur essendo più diffusa la consapevolezza riguardo all'impiego di creme solari ad alta protezione.

Questi sono alcuni dei risultati emersi dall'indagine di IQVIA Italia [1] che rileva come una ridotta percentuale di italiani abbia effettuato controlli dermatologici nell'ultimo anno, lasciando ancora ampi spazi per migliorare la prevenzione:

• l'analisi evidenzia un incremento delle diagnosi tra le persone di età compresa tra i 35 e i 50 anni;
• i trattamenti stanno progredendo, diminuendo il rischio di recidive;
• la prevenzione rimane insufficiente: solo il 14% degli italiani ha sottoposto i propri nei a un controllo nell'ultimo anno, nonostante l'aumento dell'uso di protezioni solari ad alta efficacia.

Per approfondire:Perché devi controllare i tuoi nei regolarmente?

Melanoma: diagnosi in aumento

In Italia vengono diagnosticati circa 13.000 nuovi casi di melanoma ogni anno.

La maggioranza dei pazienti colpiti (il 55%) è di sesso maschile, con un picco di incidenza tra i 50 e i 70 anni. Tuttavia, il melanoma rappresenta uno dei tumori più frequenti anche prima dei 50 anni, dove si posiziona al terzo posto per incidenza. Preoccupa il trend in crescita tra i 35 e i 50 anni, fascia d'età in cui si registra un costante aumento dei casi. Sebbene le diagnosi precoci siano in aumento, resta elevata la quota di melanomi scoperti in fase metastatica.

Quanto conta la diagnosi precoce?

La diagnosi precoce dei tumori della pelle è fondamentale per aumentare le possibilità di successo del trattamento. I metodi più efficaci includono l'autoesame regolare della pelle, dove si consiglia di controllare i nei e le macchie cutanee per eventuali cambiamenti.

Inoltre, è raccomandato un controllo dermatologico annuale, soprattutto per le persone con fattori di rischio elevati, come una storia familiare di melanoma o una pelle chiara. Tecniche come la dermatoscopia possono aiutare i dermatologi a identificare lesioni sospette in modo più accurato.

Terapie mirate e immunoterapia: più sopravvivenza, meno recidive

I progressi terapeutici hanno cambiato radicalmente la prognosi del melanoma. Oggi, grazie all’introduzione dell’immunoterapia e delle terapie mirate, è possibile ridurre in modo significativo il rischio di recidiva.

Circa il 70% dei pazienti riceve un trattamento immunoterapico. Il pembrolizumab, somministrato prima dell’intervento chirurgico (terapia neoadiuvante), seguito da un trattamento adiuvante post-operatorio, è stato recentemente approvato dal Servizio Sanitario Nazionale.

Queste strategie, supportate da solide evidenze cliniche, hanno dimostrato un impatto concreto sulla sopravvivenza a lungo termine: oggi, il 91% delle donne e l’88% degli uomini con melanoma risultano vivi a cinque anni dalla diagnosi.

Guarda il video: Protezione solare: rischi e indicazioni utili

Prevenzione: più creme solari, pochi controlli dermatologici

Nonostante la crescente attenzione alla prevenzione, i controlli dermatologici sui nei restano poco diffusi:solo il 14% degli italiani ha effettuato una visita nell’ultimo anno, con tassi ancora più bassi tra gli under 40.

Parallelamente, l’uso delle protezioni solari ad alta efficacia è in aumento:

• il mercato ha raggiunto i 258 milioni di euro a maggio 2025, con una crescita dell’8% rispetto all’anno precedente;
• gli acquisti si concentrano in farmacia (69%) e online (12%);
• significativo anche l’incremento nel canale supermercati (+20%), segnale che l’uso quotidiano di protezioni solari sta diventando sempre più diffuso, anche se non sempre accompagnato da un’adeguata prevenzione specialistica.

Per approfondire:Cos'è il basalioma?