L’anestesia epidurale può allungare i tempi del travaglio di parto

La paura da parte della donna di dover partorire con dolore è stata negli ultimi decenni ridimensionata grazie all’anestesia epidurale che ormai viene spesso praticata di routine nelle sale parto. 

Un recente studio pubblicato su Obstetrics and Gynaecology rivede il ruolo dell’epidurale.

Sono state esaminate 42.268 donne, la metà delle quali ha preferito eseguire l’anestesia epidurale, quindi sono stati esaminati i tempi della seconda parte del travaglio di parto.

Il risultato dello studio ha evidenziato che, per le donne che avevano già partorito uno o più figli, l’esecuzione dell’anestesia epidurale aveva determinato un allungamento dei tempi del travaglio di circa 3 ore! (2ore e 54 minuti)

Nelle donne primipare, quindi in quelle che non avevano mai partorito prima, l’esecuzione dell’anestesia epidurale determina un allungamento dei tempi di 2 ore e 19 minuti.

Lo studio pone quindi l’accento sulla necessità di valutare con attenzione le modalità del travaglio di parto da donna a donna, valutare la sensibilità soggettiva al dolore di ognuna e decidere di conseguenza cosa fare.

Si ritiene anche di estrema importanza l’esecuzione di un valido corso di preparazione al parto specie per le nullipare che insegni le tecniche di rilassamento da applicare durante il travaglio.

 

Fonte: 
Second Stage of Labor and Epidural Use: A Larger Effect Than Previously Suggested



Data pubblicazione: 10 febbraio 2014

Autore

marcellosergio
Dr. Marcello Sergio Ginecologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1988 presso la Sapienza roma.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 40414.

Oltre 30 anni di esperienza clinica in ginecologia, ostetricia e medicina generale, con specializzazione e docenze in ambito ospedaliero e territoriale. Esperto in ecografia transvaginale, isteroscopia e monitoraggio follicolare, ha ricoperto ruoli di rilievo in ASL Roma e collaborato come consulente per importanti progetti di screening ginecologico nazionali. Autore di pubblicazioni scientifiche e relatore in convegni di settore.

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4 commenti

#2
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Dr. Marcello Sergio


Grazie dott.ssa Massaro per il contributo, ma il senso della notizia non è sulla quantità di farmaco utilizzato, bensì sull'allungamento dei tempi di travaglio, sia con anestesia epidurale "passiva" che "attiva". La validità dello studio è confermata dal numero di paz esaminate (oltre 42.000), rispetto alle 270 dello studio riportato in commento

#3
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Dr.ssa Flavia Massaro

I due studi misurano sicuramente variabili diverse e non sono in contraddizione. Mi chiedevo se, ad esempio, dimezzando il quantitativo di anestetico consentendo l'autosomministrazione non si possa ovviare all'inconveniente dell'allungamento dei tempi del travaglio.

#4
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Dr. Marcello Sergio


Sicuramente può essere uno spunto di riflessione, anche se lo studio conferma quella che è la mia esperienza personale e che riferisco alle paz che vogliono eseguire "a tutti i costi" un'anestesia epidurale per il parto spontaneo

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