Apnee notturne disturbi del sonno.

Apnee notturne e disordine temporomandibolare: le domande da fare al tuo medico

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Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista

Soffri di disordine temporomandibolare, fibromialgia o altre forme di dolore cronico e nessuno Ti ha chiesto delle apnee notturne? Ecco l'approfondimento mancante.

Questo articolo ti spiega perché devi agire subito e quali semplici domande fare al tuo medico per scoprire una causa spesso ignorata del tuo dolore cronico.

Quali sono i sintomi a cui prestare attenzione?

Di notte soffri di questi problemi?

  • russamento,
  • sonno disturbato o non riposante,
  • ti alzi dal letto frequentemente per urinare,
  • sudi molto,
  • al risveglio hai bocca secca o mal di gola.

Di giorno avverti questi disturbi?

  • ti alzi stanco, con il mal di testa,
  • la stanchezza ti è compagna inseparabile,
  • non riesci a concentrarti e ricordi a fatica,
  • ti addormenti facilmente mentre leggi o guardi la TV.

Se tutto questo succedesse alla guida o al lavoro, potrebbe essere molto pericoloso.

Sono migliaia gli incidenti automobilistici, anche mortali, associati alle apnee.

Sei irritabile, nervoso, ansioso o depresso? Hai un calo della libido o disfunzione sessuale?

Guarda il video: Dormi male? Scopri quali sono i disturbi del sonno

Quali sono le cause di questo sonno disturbato?

La causa di tutto questo potrebbe essere la presenza delle apnee notturne, anche dette OSAS, (Obstructive Sleep Apnea Syndrome, o Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno) che sono spesso associate a molte forme di dolore cronico.

Cosa sono le apnee notturne?

Si tratta di ripetute e involontarie interruzioni della respirazione durante la notte. La gola, o le vie aeree superiori, si chiudono temporaneamente (nelle forme più frequenti) o, meno frequentemente, per un difetto di segnale dal cervello.

Insieme alle apnee ci sono dei microrisvegli che interrompono e frammentano il sonno (arousal) senza che ce ne accorgiamo, lo frammentano.

Insieme al sonno frammentato si ha una riduzione di ossigeno nel sangue causando stanchezza e sonnolenza diurna.

Quali sono le conseguenze?

Le possibili complicanze sono, tra l’altro, un aumento delle possibilità di andare incontro a ictus, disturbi cardiaci, declino cognitivo fino alla demenza, diabete di tipo 2 con tutte le possibili complicanze di queste malattie.

Quanti sono i soggetti in Italia che soffrono di apnee?

Secondo uno studio condotto Borsoi e altri dell’istituto CERGAS, della Bocconi, in Italia sono 12 milioni i casi medio-gravi e solo il 4% (460 mila) viene diagnosticato; di questi solo il 2% è in terapia.

Correlazione tra OSAS e Dolore Cronico

Uno rafforza l’altro. Dormi male? Il dolore aumenta! Hai dolore? Il sonno peggiora. Un po’ come il cane che si morde la coda. Perché le apnee peggiorano il dolore?

La privazione o la scarsa qualità del sonno, anche per i microrisvegli, sono associate a una riduzione della soglia del dolore (si avverte dolore più facilmente e intensamente) e a un peggioramento di condizioni di dolore cronico preesistenti come la fibromialgia, l'artrite o il mal di schiena.

L’ipossia (riduzione dei livelli di ossigeno nel sangue) è uno stress per l'organismo che rilascia i suoi ormoni (cortisolo e adrenalina), che aumentano tensione muscolare e sensibilità al dolore. Si parla di infiammazione sistemica di basso grado, che aggrava il dolore cronico.

Apnee e disordini temporomandibolari

Uno studio di Alessandri-Bonetti e collaboratori riporta che il 51% dei pazienti con OSAS non trattata presenta segni e/o sintomi di Disordini Temporomandibolari contro il 32% del gruppo di controllo. Quindi su due pazienti con disordine temporomandibolare (o disordine cranio cervico mandibolare) uno ha anche le apnee notturne.

Apnee e fibromialgia

 Un grosso lavoro di revisione degli articoli scientifici, condotto dal gruppo di Jie He, presenti in letteratura ha stabilito che il 21% dei pazienti con OSAS ha sofferto di fibromialgia.

Se il 21% circa di soggetti con apnea soffre di fibromialgia e, come visto sopra, sono colpiti più di 11 milioni di italiani, il 21% di 11 milioni equivale a 2.310.000. Quindi ben oltre due milioni di soggetti fibromialgici soffrono di apnee notturne!

E le apnee notturne peggiorano il dolore! Si devono trattare entrambe!

La fibromialgia è molto spesso associata a disordine temporomandibolare e il dolore orofacciale è un sintomo comune.

Una revisione che lo conferma è del gruppo di Ana Moreno.

Guarda il video: Cos'è la fibromialgia e quali sono i sintomi?

Diagnosi

È necessario selezionare i pazienti da inviare a specialista per la polisonnografia (che è l’esame vero di conferma) è semplice attraverso lo STOP-BANG test, questionario molto semplice e molto affidabile per sospettare precocemente l'OSAS.

 Si compone di 8 domande (sì/no):

  • S - Snore (russi forte)?
  • T - Tired (ti senti stanco o assonnato durante il giorno)?
  • O - Observed (qualcuno ha osservato che smetti di respirare durante il sonno)?
  • P - Pressione sanguigna alta (o sei in cura per l'ipertensione)?
  • B - BMI (indice di massa corporea) maggiore di 35?
  • A - Age (età) maggiore di 50 anni?
  • N - Neck (circonferenza del collo) grande (uomo >43 cm, donna >41 cm)?
  • G - Gender (sesso) maschile?

Per ogni risposta "Sì" viene assegnato 1 punto. Il punteggio totale varia da 0 a 8. Tutti i pazienti che rispondono si ad almeno 3 domande vanno inviate a polisonnografia.

Un lavoro su grande rivista (JAMA) di Cynthia Feltner pubblicato su JAMA, rivista tra le più prestigiose del mondo medico ci dice che questo è un test semplice, che il paziente può fare da sé e segnalare al curante.

Ora se sei uno degli 11 o 12 milioni di soggetti che soffrono di apnee notturne la tua salute è nelle tue mani e puoi agire per confermare il quadro diagnostico, con la polisonnografia, e ottenere finalmente il sollievo che meriti."

Serve uno specialista che sappia analizzare tonsille, lingua, adenoidi, eventuale deviazione del setto nasale, ecc. Addirittura il dietologo può essere un valido aiuto in caso di obesità associata.

Terapie

Vediamo le principali possibilità.

Pressione continua delle vie aeree

CPAP o Continuous Positive Airway Pressure (Pressione Positiva Continua delle vie aeree) è decisamente la terapia di prima scelta nei casi gravi. Mandare forzatamente aria dentro i polmoni avviene attraverso maschere di tanti tipi, oronasale, solo orale, solo nasale, ad olive nasali, ecc. Perché si provano molte di queste?

Ricordate 11- 12 milioni di soggetti con apnee, 460 mila diagnosticati e di questi solo la metà in trattamento. Molti pazienti non la tollerano!

Uno studio, del 2023, condotto da Min Qiao e collaboratori ci dice che su 222 pazienti analizzati solo 57 (25,7%) tollera la terapia con pressione positiva continua delle vie aeree (CPAP) a lungo termine.

Apnee notturne: terapia con CPAP  

Maschera di avanzamento mandibolare

MAD (mandibular Advance Therapy) maschera di avanzamento mandibolare è utilizzata nei soggetti che non sopportano la CPAP. Peccato che nei soggetti con dolori da disordine temporomandibolare sia, da molti, controindicata.

L’International Consensus on Obstructive Sleep Apnea del marzo 2023 lo conferma, mettere maschere ad avanzamento mandibolare in soggetti con dolore da disordine temporomandibolare può peggiorare il dolore. Talvolta può farlo insorgere.

Apnee notturne e maschera per avanzamento mandibolare

Dispositivo di riposizionamento mandibolare con uno “scudo”

Coruzzi Paolo, e altri hanno presentato, già da molti anni, un lavoro su un particolare tipo di bite inferiore curativo per il disordine temporomandibolare a cui è stato aggiunto una specie di scudo che come si vede nella foto sotto a destra si posiziona tra le labbra e i denti.

Peccato che questo tipo di bite sia poco usato e conosciuto perché i risultati sono davvero ottimi. Un bite inferiore che cura il disordine temporo mandibolare e che impedisce, durante il sonno, nella posizione supina alla mandibola e alla lingua di cadere indietro ad ostruire le vie aeree provocando le apnee.

Apnee notturne: terapia con scudo

Bibliografia

  1. Alessandri-Bonetti, A, Et Al. Prevalence of signs and symptoms of temporo-mandibular disorder in patients with sleep apnea. Sleep Breath. 2021 Dec;25(4):2001-2006.doi: 10.1007/s11325-021-02337-9. 
  2. Ana Maria Moreno-Fernández, et Al. Fibromyalgia syndrome and temporomandibular disorders with muscular pain. A review. Mod Rheumatol, 2017 Mar;27(2):210-216. doi: 10.1080/14397595.2016.1221788. Epub 2017 Feb 1.
  3. Borsoi L, Ferini-Strambi L. The invisible costs of obstructive sleep apnea (OSA): Systematic review and cost-of-illness analysis. PLoS One. 2022 May 20;17(5):e0268677. doi: 10.1371/journal.pone.0268677
  4. Coruzzi Paolo, Gualerzi Massimo, Bernkopf Edoardo, et Al. Autonomic Cardiac Modulation in Obstructive Sleep Apnea: Effect of an Oral Jaw-Positioning Appliance. CHEST Volume 130, Issue 5, November 2006,
  5. Cynthia Feltner et Al. Evidence Report Screening for Obstructive Sleep Apnea in Adults Updated Evidence Report and Systematic Review for the US Preventive Services Task Force. Jama 2022 Vol. 328, No. 19
  6. Jie He Fibromialgia in obstructive sleep apnea-hypopnea syndrome: a systematic review and meta-analysis. Front Physiol. SYSTEMATIC REVIEW. Front. Physiol., 20 May 2024 Sec. Respiratory Physiology and Pathophysiology Volume 15 - 2024 | https://doi.org/10.3389/fphys.2024.1394865
  7. Jolie L, et Al. Chang International Consensus Statement on Obstructive Sleep Apnea. Review Int Forum Allergy Rhinol. 2023 Jul;13(7):1061-1482. doi: 10.1002/alr.23079. Epub 2023 Mar 30.
  8. Min Qiao, et Al. Long term adherence to continuous positive Airway pressure in mild obstructive sleep apnea. BMC Pulmonary Medicine volume 23, Article number: 320 (2023)
Data pubblicazione: 01 ottobre 2025

Autore

dtonlorenzi
Dr. Daniele Tonlorenzi Gnatologo, Dentista

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1989 presso Università Pisa.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Massa-Carrara tesserino n° 1202.

Esperto in gnatologia e disordini temporomandibolari con formazione in Medicina e Chirurgia e perfezionamento in Chirurgia Orale e Implantologia. Socio fondatore del C.R.I.S.A.F., vanta brevetti innovativi in terapia fotodinamica e dispositivi mandibolari. Ricercatore con pubblicazioni internazionali e docente universitario, applica protocolli avanzati per il trattamento non farmacologico di cefalee e dolori temporomandibolari, integrando tecnologie diagnostiche all’avanguardia.

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