Sclerosi multipla: diagnosi più rapide e precise con i nuovi criteri McDonald
Novità per la diagnosi della sclerosi multipla: sono stati pubblicati su Lancet Neurology i nuovi criteri McDonald, un cambiamento importante che rende possibile diagnosticare la malattia in tempi più rapidi e in modo più preciso grazie a nuove evidenze biologiche.
Indice
Diagnosi sclerosi multipla: i criteri McDonald
I criteri McDonald per la diagnosi della sclerosi multipla sono stati recentemente aggiornati, introducendo significative innovazioni che consentono di riconoscere la malattia in una fase ancora più iniziale.
Le ultime modifiche ai criteri McDonald per diagnosticare la sclerosi multipla, appena apparse sulla rivista The Lancet Neurology [1], rappresentano un cambiamento importante nella pratica clinica. Le revisioni si concentrano su tre aspetti principali:
- il potenziamento delle basi biologiche della patologia,
- la semplificazione del processo diagnostico,
- l'aumento dell'accuratezza diagnostica.
Con i nuovi criteri, è ora possibile diagnosticare la sclerosi multipla anche in presenza della Sindrome Radiologicamente Isolata (RIS), osservata in individui senza sintomi clinici tipici ma con danni alla sostanza bianca del sistema nervoso centrale visibili tramite risonanza magnetica (RM).
Inoltre, non è più necessario dimostrare che le lesioni si siano sviluppate in tempi diversi (la cosiddetta "disseminazione nel tempo" o DIT). Ora basta identificare lesioni in almeno due delle cinque aree chiave del sistema nervoso centrale (disseminazione nello spazio – DIS).
Il nervo ottico, valutato attraverso tomografia a coerenza ottica (OCT) per misurarne lo spessore, è ufficialmente incluso tra le sedi anatomiche considerate per la diagnosi.
In aggiunta, viene introdotta l'analisi delle catene leggere kappa (kFLCs) nel liquido spinale.
Ulteriori approfondimenti per pazienti a rischio e bambini
Per i pazienti oltre i 50 anni con fattori di rischio vascolare (come ipertensione, diabete, colesterolo alto, fumo o emicrania), si raccomanda l'uso di criteri aggiuntivi per confermare la diagnosi. Anche nei bambini e negli adolescenti sono previsti esami di laboratorio supplementari per assicurare una diagnosi corretta.
Per approfondire:Sclerosi multipla: domande e risposte
Quali sono i vantaggi dei nuovi criteri diagnostici?
Le nuove modifiche ai criteri McDonald, che ampliano quelli del 2017, mirano a ridurre ulteriormente i tempi di diagnosi: da una media di quattro anni nel 2001 a pochi mesi attualmente.
I criteri, punto di riferimento internazionale dal 2001, vengono aggiornati con specifiche indicazioni per bambini e adulti over 50, semplificando l’interpretazione degli esami (in particolare della risonanza magnetica) e introducendo strumenti diagnostici meno costosi e meno invasivi, utili anche in contesti con risorse limitate.
L’aggiornamento è il risultato del lavoro di un comitato internazionale composto da 56 esperti provenienti da 16 paesi diversi e con competenze multidisciplinari. Oltre ai dati scientifici, il gruppo ha preso in considerazione anche ciò che è realmente importante per chi vive la malattia: ridurre l’incertezza, migliorare l’accesso alle cure e valorizzare la qualità della vita.
Il lavoro è stato coordinato dall'International Advisory Committee on Clinical Trials in Multiple Sclerosis (Comitato Consultivo Internazionale per i Trial Clinici nella SM), cui partecipano AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e la sua Fondazione FISM, un organismo scientifico supportato dalla National Multiple Sclerosis Society (USA) e dall’ECTRIMS (European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis).
Per approfondire:Quali sono i sintomi della sclerosi multipla?
Diffusione della sclerosi multipla
Nel mondo ci sono 2,8 milioni di persone affette da sclerosi multipla.
In Italia oltre 144.000 persone convivono con questa malattia e ogni tre ore viene effettuata una nuova diagnosi. È la principale causa di disabilità neurologica nei giovani adulti dopo i traumi ed è più comune tra le donne rispetto agli uomini.

Dati 2025 sulla diffusione della sclerosi multipla
“I nuovi criteri rappresentano un cambiamento significativo nella diagnosi della sclerosi multipla: sono più sensibili e permettono un accesso più rapido alle cure specialmente nei casi più gravi. Rimane fondamentale il ruolo del clinico nell'interpretare i dati e distinguere la SM da altre condizioni simili. Una diagnosi tempestiva consente di avviare subito trattamenti efficaci migliorando significativamente il decorso della malattia offrendo alle persone maggiore consapevolezza per il loro futuro”, afferma il Prof. Mario Alberto Battaglia Presidente di FISM fondazione AISM [2].
“Come AISM ci impegniamo affinché questi aggiornamenti vengano recepiti nella pratica clinica italiana perché ogni giorno perso nella diagnosi è un giorno perso nella possibilità di prevenire la progressione della malattia”, dichiara Paola Zaratin Direttore della Ricerca Scientifica di AISM/FISM.
Fonti
- The Lancet Neurology, Volume 24, Issue 10, 850 - 865 - Diagnosis of multiple sclerosis: 2024 revisions of the McDonald criteria
- Comunicato stampa AISM - Nuovi criteri diagnostici per la sclerosi multipla: diagnosi più rapide, più accurate e basate su evidenze biologiche.
Revisione scientifica a cura di
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo