I farmaci antipertensivi aumenterebbero il rischio di sviluppare la degenerazione maculare senile?

Vasodilatatori e Beta-bloccanti: alleati del cuore ma nemici della vista?

Secondo lo studio Beaver Dam Eye, pubblicato sulla rivista Ophthalmology nell'Agosto 2014, l'utilizzo di farmaci antipertensivi come betabloccanti e vasodilatatori, comporterebbe un incremento dell'incidenza di DMS (Degenerazione Maculare Senile) pari al 71%.

In particolare i betabloccanti sarebbero associati ad un maggior rischio di sviluppo della forma essudativa rispetto ai vasodilatatori.

Tuttavia, mentre i vasodilatatori sarebbero in grado di accelerare la progressione di una DMS già manifesta, i betabloccanti non influiscono sul decorso della patologia.

Lo studio è stato condotto su ben 9676 pazienti, sottoposti ogni 5 anni ad una valutazione oftalmoscopica del grado di severità della maculopatia, per un follow up totale durato 20 anni.

 

Fonte: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24793737 

Data pubblicazione: 30 settembre 2014

Autore

r.paderni
Dr. Ruggiero Paderni Oculista

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2008 presso Università di Palermo.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Milano tesserino n° 42769.

Specialista con formazione d’eccellenza in Medicina e Chirurgia e Oftalmologia, con master avanzato in Neuroftalmologia. Responsabile del servizio di Neuroftalmologia presso un centro diagnostico di Milano, vanta esperienza nella gestione delle malattie retiniche rare e nella riabilitazione visiva. Membro attivo di società oftalmologiche europee, autore di pubblicazioni scientifiche e monografie di rilievo nel campo della chirurgia oftalmologica refrattiva.

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