Depressione esketamina.

Esketamina intranasale, il nuovo farmaco approvato per la depressione resistente

v.martiadis
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta

La depressione resistente al trattamento (TRD) rappresenta, purtroppo, un problema clinico diffuso e di difficile risoluzione che, oltre a costituire causa di sofferenza, di riduzione della qualità della vita e di potenziale aumento del rischio suicidario per i pazienti che ne sono affetti, induce un significativo incremento dei costi sanitari sia diretti che indiretti.

Un nuovo studio sull'Esketamina

L'Esketamina, un isomero derivato della ketamina, è stato recentemente approvata in una formulazione spray intranasale per il trattamento della depressione resistente in aggiunta ad un SSRI o SNRI, ma sono necessari, ovviamente, oltre agli studi che hanno consentito l'approvazione del farmaco, valutazioni e studi provenienti dalla pratica clinica quotidiana per dimostrare la sua efficacia in contesti naturalistici. 

Come si è svolto lo studio?

Obiettivo di questo studio, recentemente pubblicato su una prestigiosa rivista scientifica, è stato valutare l'efficacia e la sicurezza di esketamina spray nasale in un campione clinico di pazienti con depressione resistente provenienti da diversi servizi di salute mentale italiani.

Lo studio REAL-ESK, così denominato da "real" che sta per mondo reale, ossia contesti clinici dei servizi di salute mentale, e "Esk" che sta per esketamina, è uno studio osservazionale, retrospettivo e multicentrico che comprende un totale di 116 pazienti affetti da TRD trattati con esketamina spray nasale. 

I dati anamnestici e la valutazione della sintomatologia depressiva e ansiosa effettuati con diverse scale di valutazione (MADRS, HAMD-21, HAM-A) sono stati raccolti dalle cartelle cliniche al basale (T0), un mese dopo l'inizio del trattamento (T1) e dopo tre mesi (T2) dall'inizio del trattamento.

Risultati dello studio

Dai risultati delle analisi statistiche è stata riscontrata una significativa riduzione dei sintomi depressivi a T1 e ancora di più a T2 rispetto a T0. Un notevole aumento della risposta clinica (64,2%) e dei tassi di remissione (40,6%) è stato rilevato a T2 rispetto a T1. 

Non sono stati osservati problemi di sicurezza inaspettati e i tassi di effetti collaterali erano paragonabili a quelli riportati negli studi registrativi. Non sono state riscontrate differenze di efficacia tra pazienti con e senza comorbilità psichiatriche. 

In conclusione i risultati di questo studio, al quale anche il sottoscritto ha avuto il privilegio di contribuire, supportano al momento la sicurezza, la tollerabilità e l'efficacia dell'esketamina in un campione reale di pazienti affetti da depressione resistente.

Il progressivo diffondersi di questo nuovo farmaco, ormai in commercio ed uso corrente da diversi mesi anche in Italia, potrà contribuire a confermare ulteriormente, sia in clinica che in ricerca, i risultati incoraggianti provenienti dagli studi sin qui effettuati e, soprattutto, potrà potenzialmente rappresentare un nuovo strumento di cura per la depressione resistente ai comuni trattamenti, una patologia che costituisce ancora oggi un importante problema nell'ambito della salute mentale.

Per approfondire:Perché non tutti i pazienti depressi rispondono agli SSRI?

Fonte:

Real-world experience of esketamine use to manage treatment-resistant depression: A multicentric study on safety and effectiveness (REAL-ESK study) - Journal of Affective Disorders 319 (2022) 646–654

Data pubblicazione: 17 dicembre 2022

11 commenti

#5
Dr. Vassilis Martiadis
Dr. Vassilis Martiadis

Ti ringrazio molto. In effetti è una novità sulla quale si nutrono molte speranze e che sta dando già risultati molto incoraggianti su bisogni ancora non soddisfatti nella terapia della depressione. Grazie ancora

#6
Utente 133XXX
Utente 133XXX

Salve, ma l esketamina si può fare fuori provincia? Grazie

#7
Dr. Vassilis Martiadis
Dr. Vassilis Martiadis

Salve. Grazie per il commento. La possibilità di praticare la terapia con esketamina intranasale fuori dalla propria provincia di residenza può dipendere da diversi fattori. Innanzitutto dalla regione di residenza, poiché diverse regioni hanno diverse modalità di prescrizione e utilizzo del farmaco. In linea di massima però, le strutture ospedaliere potrebbero trattare anche pazienti provenienti da territori diversi da quello dove si trova la struttura stessa. Le strutture territoriali come i centri di salute mentale dovrebbero essere invece maggiormente vincolate sula base della residenza del paziente.
Non so se sono stato utile.

#8
Utente 133XXX
Utente 133XXX

Grazie ho capito, ma lei conosce in Veneto qualche struttura che la fanno che non sia csm?

#9
Dr. Vassilis Martiadis
Dr. Vassilis Martiadis

Per le notizie di cui sono in possesso al momento, nel Veneto almeno due strutture ospedaliere dovrebbero occuparsi del trattamento con esketamina: il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Verona e quello della Clinica Universitaria di Padova.
Spero di esserLe stato utile.

#10
Utente 133XXX
Utente 133XXX

Se posso chiedere ho fatto le ultime 4 dosi a 84 mg. Ma di solito dopo quanto tempo si ha un miglioramento significativo? Calcolando che io non riesco neanche a lavorare part time. In caso grazie

#11
Utente 133XXX
Utente 133XXX

Secondo lei in che percentuale le persone curate con esketamina possono tornare a lavorare? Grazie

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